Sapessi come è strano
Libri che hanno un sapore di nuovi inizi, di rientri dalle ferie, di primo giorno di scuola e di stagione autunnale in arrivo
Gianni Biondillo (a cura di)
MM Milano’s Movies
About Cities, 2024
cinemaindustriale.liuc.it
“Sapessi com’è strano fare cinema a Milano”. Per quanti pensano che il cinema italiano sia solo made in Cinecittà, sebbene vogliamo credere che siano ormai in pochi, questo volume sarà una piacevole sorpresa. “Milano, città dell’editoria, della cultura, del teatro, della musica, ad un primo sguardo sembra aver abdicato su questo fronte. Ma non è esattamente così”, sostiene questo libro, che racconta la storia del cinema milanese come un percorso accidentato, avventuroso e spesso irrisolto, portato avanti con fatica ed entusiasmo fin dalla nascita della cinematografia. Un viaggio nella storia, ma anche nella geografia, di una città che nel suo massimo splendore ha avuto quasi 200 sale cinematografiche e altrettante pellicole ambientate nelle sue strade, piazze, cortili, palazzi. Una produzione che include anche quella delle pubblicità di carosello, del cinema industriale e aziendale, delle animazioni e dei generi popolari, della televisione, dei documentari e della serialità. Il volume è un omaggio alla settima arte, ma anche ai protagonisti di questa storia, artisti, attori, sceneggiatori, registi ma anche architetti, musicisti, esercenti, spettatori. E se “è strano fare cinema a Milano”, può sembrarlo ancora di più fare tappa a Castellanza. Tra le firme del volume, c’è infatti anche quella di Daniele Pozzi, Direttore dell’Archivio del cinema industriale e della comunicazione d’impresa dell’Università LIUC con un saggio intitolato “La capitale del cinema industriale”. L’Archivio del cinema industriale è nato nel 1998 per preservare e valorizzare la memoria audiovisiva delle imprese italiane, pensato come un centro per la conservazione di documenti utili alla ricerca storica e nell’ambito delle discipline aziendali. Con l’ambizione non solo di creare un punto di riferimento per i futuri studi, ma anche di offrire un contributo allo sviluppo di una più matura cultura industriale.
Alessandro Gini
21 minuti: Abitudini per crescere con LinkedIn®
2025
linkedin.com/in/alessandrogini/
Il varesino Alessandro Gini è uno tra i più accreditati formatori specializzati sull’uso di LinkedIn. Attivo nel campo della comunicazione e del marketing dal 2013 si è dedicato totalmente a studiare la piattaforma, fondando una sua agenzia specializzata, la up4business e diventando nel 2024 il primo LinkedIn® Certified Marketing Expert in Italia. Il libro fornisce consigli fondamentali per chi vuole sviluppare il proprio business sul social network attraverso spunti pratici, tattici e strategici. Accanto a queste buone abitudini, nel volume ci sono le testimonianze di 20 professionisti, content creator e LinkedIn® Top Voice.
Francesca Di Vito
Certe volte
Nomos, 2025
nomosedizioni.it
Il nuovo lavoro dell’autrice, illustratrice e grafica, è dedicato ai più piccoli, ma ci piace proporlo ai lettori di ogni età. “Certe volte capita così. Ti svegli e sai già dove devi andare”. È il primo giorno di scuola: un papà accompagna il figlio all’ingresso della scuola e lo saluta con un racconto che mette in parallelo la scuola e la vita di un marinaio. E quella di tutti noi. “Certe volte vai dritto per la tua strada. Ma poi fai degli incontri imprevisti. Certe volte invece parti con qualcuno. Ma ritorni da solo. E sei felice anche così. E poi ci sono quelle volte spaventose come tempeste…”. A settembre, il mese che per molti segna nuovi inizi, come una sorta di Capodanno autunnale, pagine rassicuranti e dai colori tenui che ricordano a grandi e piccini che, in fondo, la vita ci pone davanti sempre nuove sorprese e possibilità e che, per questo, è importante vivere pienamente quello ci offre. Proprio come a scuola. E quindi… buon nuovo anno!
Luciano Landoni
Noi facciamo così…
La memoria del mondo, 2025
memoriadelmondo.it
In primo piano il fattore LCE – Leadership Condivisa Empatica di Pomini Long Rolling Mills. Dal dialogo dell’autore con il Ceo Ernesto Bottone riflessioni sul talento. “Dalla parabola dei talenti emerge ciò che tutti noi viviamo, ovvero la differenza sostanziale che esiste tra la bellezza e l’efficacia di un lavoro fatto accanto a persone che usano i propri talenti, piuttosto che con altre (…). In ogni attività oggi emerge la necessità che tutto debba essere fatto sempre prima e sempre meglio e la consapevolezza che ciò diventi fattibile solo quando (…) ogni persona mette in gioco le sue competenze e la sua motivazione”. Cioè, quando fa fruttare i propri talenti.






