Varese guarda verso Hannover
Accompagnare le imprese (in questo caso meccaniche e siderurgiche) alla scoperta di nuove opportunità che stanno nascendo all’interno di tradizionali e nuove filiere produttive. Come que
Accompagnare le imprese (in questo caso meccaniche e siderurgiche) alla scoperta di nuove opportunità che stanno nascendo all’interno di tradizionali e nuove filiere produttive. Come quelle dell’idrogeno, ma non solo. Questo uno degli obiettivi di Confindustria Varese che ha recentemente organizzato, nell’ambito del GEIE, una missione nel Land tedesco della Bassa Sassonia, per approfondire le strategie di transizione ecologica di un colosso dell’acciaieria come Salzgitter AG, in cui gioca un ruolo importante anche il know–how varesino di Tenova
‘‘È stata un’esperienza molto utile che ci ha permesso di comprendere come si stiano evolvendo i piani di investimento in sostenibilità nel settore delle acciaierie al di fuori dei nostri confini e quali strategie green stanno adottando i big player del settore. E, non ultimo, portiamo a casa anche conoscenze e contatti importanti per l’evoluzione del nostro business”. Roberto Caironi, Titolare della F.I.A.S. Srl Fonderie Italiane Acciai Speciali R. Caironi di Gorla Minore, è uno degli imprenditori che ha preso parte alla missione svolta da Confindustria Varese ad Hannover a fine giugno. Un’iniziativa organizzata nell’ambito della partecipazione dell’Associazione degli industriali varesini al GEIE, il Gruppo Economico di Interesse Europeo di cui è componente insieme alla rappresentanza datoriale francese francese MEDEF de l’Est Parisien e quella tedesca della stessa area di Hannover, l’Institut der Norddeutschen Wirtschaft E.V.
Non si è trattato di un episodio o di un appuntamento isolato. L’idea di accompagnare le imprese della provincia di Varese alla scoperta delle opportunità e dei progetti di sviluppo del settore delle acciaierie nel Land della Bassa Sassonia si inserisce nelle attività che i Gruppi merceologici delle aziende “Meccaniche” e delle “Siderurgiche, Metallurgiche e Fonderie” di Confindustria Varese stanno portando avanti nell’ambito del Piano Strategico #Varese2050 per la valorizzazione dei cluster e delle filiere e per aumentare le collaborazioni nazionali e internazionali delle imprese varesine. Un obiettivo condiviso su altri versanti e su altri tipi di supply chain anche dagli altri Gruppi merceologici che compongono la compagine associativa confindustriale varesina e coordinati dalla sua Area Centro Studi, Competitività ed Estero.
Ci sono da presidiare filiere in rapida composizione. Tradizionali e non. Come quella dell’idrogeno a cui è legata la transizione ecologica di diverse specializzazioni produttive. Non è un caso, dunque, che, cuore della missione ad Hannover, sia stata la visita al Gruppo siderurgico Salzgitter AG. Realtà industriale da quasi 10 miliardi di euro di fatturato, che rappresenta un impianto pilota per la produzione di acciaio green, attraverso il progetto SALCOS. Obiettivo: realizzare un sistema che permetterà all’azienda tedesca di produrre acciaio virtualmente neutro dal punto di vista climatico, impiegando idrogeno. Protagonista del progetto è anche il know–how varesino, con la partecipazione industriale di Tenova che sta fornendo la tecnologia per la riduzione diretta di ferro (ENERGIRON, sviluppata con Danieli).
L’unità, che Tenova sta costruendo con un consorzio di cui fanno parte anche Danieli e DSD Steel Group, è un DRP (Direct Reduction Plant) dalla capacità produttiva annua di oltre 2 milioni di tonnellate di ferro a riduzione diretta. Lo scopo di SALCOS è quello di raggiungere una produzione di acciaio quasi priva di CO2, che sarà implementata in 3 fasi. Il primo stadio entrerà in funzione già alla fine del 2025 ed è composto dall’impianto di riduzione diretta, un forno elettrico ad arco e un impianto di elettrolisi da 100 MW per la produzione di idrogeno. Entro la fine del 2033, la trasformazione della produzione di acciaio nel sito di Salzgitter sarà completata, molto prima dei requisiti normativi. Ciò fa di Salzgitter AG il primo produttore di acciaio europeo ad aver preso la decisione di investire e ad aver stipulato tutti i principali contratti per la sua trasformazione, facendone un pioniere dell’industria sostenibile.
Un caso studio anche per l’industria varesina e la stessa Confindustria Varese che sullo sviluppo di una hydrogen valley intorno alla zona di Malpensa è impegnata in prima fila tramite la partecipazione, insieme a vari partner europei e italiani, tra cui SEA Milan Airports, Comune di Busto Arsizio e Rina Consulting, a TH2ICINO, il progetto co–finanziato dal Programma Horizon Europe – Clean Hydrogen Partnership della Ue. Obiettivo: promuovere la nascita di un ecosistema integrato per la produzione, lo stoccaggio, il trasporto e il consumo di idrogeno da fonti rinnovabili, al fine di decarbonizzare diversi settori (dalla mobilità all’industria) e facilitare l’adozione dell’idrogeno come combustibile nel territorio. C’è tutta una filiera e una catena di fornitura da costruire e in cui inserirsi come sistema produttivo varesino. Una partita da giocare a livello continentale. Non è un caso che la missione ad Hannover sia stata anticipata a dicembre 2023 dalla partecipazione di Confindustria Varese e di sue alcune imprese associate al convegno internazionale “I Corridoi dell’#idrogeno in Europa” svoltosi a Legnica in Polonia. E durante il quale si sono svolti anche dei tavoli b2b sui quali Confindustria Varese ha rappresentato le tecnologie più importanti delle imprese varesine di questa filiera. In particolare, quelle di F2N Green Hydrogen di Varese, Interfluid di Gallarate, Lu–Ve di Uboldo e la stessa Tenova di Castellanza.
Presidiare ogni occasione utile di sviluppo di affari, progetti e conoscenze. Questa la strategia che vuole perseguire la Confindustria varesina anche in quei Paesi partner storici e dai rapporti ben collaudati. Come la Germania, appunto. Andare in missione nei lander tedeschi è un po’ come fare tappa nel giardino di casa. Già oggi l’export varesino sul mercato tedesco (primo partner commerciale del sistema economico prealpino) vale quasi 1,2 miliardi di euro (dato 2023), ossia il 12% delle vendite all’estero dell’industria del Varesotto. Ma crescere si può ancora, come confida Stefano Carlini, della Viar Spa di Sumirago, altro partecipante alla missione di Hannover: “Molto positivo è stato l’approccio collaborativo delle istituzioni del Land della Bassa Sassonia che abbiamo incontrato e che sponsorizzano molto la collaborazione tra Italia e Germania. Non escludiamo che da questa esperienza possa svilupparsi un rapporto con l’importante progetto di decarbonizzazione dell’acciaieria Salzgitter AG, possibile nostro futuro supplier”. Così Carlini nel video di commento girato sui social e ripreso dalla Responsabile del Centro Studi di Confindustria Varese, Paola Margnini, che componeva la delegazione dell’Associazione datoriale insieme al Direttore, Silvia Pagani e alla Responsabile dell’Area Estero, Lucia Florenzano. Questa la rappresentanza che, insieme alle imprese, ha avuto un incontro anche con il Segretario di Stato del Land, Doods, con cui si è svolto un confronto su tematiche legate all’incubazione di startup e a politiche di innovazione, in vista della creazione di sinergie e collaborazioni internazionali per il Progetto Mill.
Alcune immagini della Missione