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Foliage, neve e non solo. Tra temperature e libri da brividi, in gita per i luoghi più belli del Varesotto visti con gli occhi di due travel blogger di successo: i “Viaggiascrittori” Marco e Chiara. Un tour alla riscoperta di bellezze che diamo troppo per scontate

Hanno coniugato la loro passione per i viaggi e la letteratura, creando uno dei travel blog (viaggiascrittori.com) e dei profili Instagram (@viaggiascrittori) più amati dalle anime romantiche: sono Marco Tamborrino (travel influencer nella lista di TTG Travel Awards 2017 & 2018) e Chiara Pagliochini. Vivono a Busto Arsizio, anche se Chiara si è trasferita in provincia di Varese dall’Umbria per amore di Marco.
Tra un viaggio e l’altro non smettono di stupirsi anche del territorio in cui vivono, e proprio alle sorprese urbane Marco aveva dedicato, durante la pandemia, una serie di foto alla sua città, rivelando la poesia e la magia delle piccole quotidianità nei centri di provincia. 
Ma cosa amano di più del Varesotto? E, soprattutto: dove vanno in gita quando le temperature scendono drasticamente? 

Itinerari del cuore
“Uno dei luoghi che amiamo di più è il Sacro Monte di Varese” risponde Marco. Il piccolo borgo che sotto la neve e a Natale sembra trasformarsi in un villaggio delle fiabe è una meta magnifica in ogni periodo dell’anno. Anche in autunno e in inverno, con quella leggera foschia che sembra immergere tutti in una dimensione fatata.
“È veramente affascinante - proseguono Chiara e Marco - anche per chi ama fare passeggiate fotografiche, tra colori autunnali e scorci da scoprire. Qui c’è anche la casa museo dello scultore Ludovico Pogliaghi, che abbiamo visitato ed è spettacolare”.
Un altro luogo del cuore per Marco è Laveno Mombello: “Salire con la funivia fino in alto, quando nelle giornate limpide la vista arriva fino a Milano, è qualcosa di incredibile. Uno dei più bei panorami che abbia mai visto”. 
Agli appassionati di attività (anche sportiva) outdoor, Chiara e Marco suggeriscono la ciclopedonale della Valle Olona, un piccolo tesoro che merita di essere conosciuto e percorso in ogni stagione. Segue l’antico tracciato della ferrovia della Valmorea, ormai dismessa, lungo la quale si è sviluppata l’industrializzazione del territorio, oggi un percorso ideale sia per chi ama i giri in bici, sia il running, sia le lunghe passeggiate. Il percorso permette anche una sosta rilassante al parco Calipolis di Fagnano Olona, nato dal recupero di un ex area dismessa. Un itinerario green e sostenibile, che regala colori da sogno in questo periodo dell’anno.
Infine: Cuasso al Monte, al confine con la Svizzera. “È una bellissima gita per passeggiare nei boschi, per ammirare il foliage e anche mangiare benissimo”, sottolineano.
 
Una provincia tutta da leggere
E poi ci sono i gialli: non solo quelli del foliage. Per dei viaggiatori-lettori il connubio libri e itinerari è sempre presente. “Abbiamo scoperto che ci sono molti giallisti in questa zona”, raccontano i Viaggiascrittori. Dal fenomeno più recente di Sara Magnoli che continua a conquistare premi e riconoscimenti, a diverse altre firme di talento più o meno note. “La manifestazione Giallo Stresa, sul versante piemontese del lago Maggiore, è una bella occasione per scoprire scrittori anche del lato varesino”. 
Tra gli autori più amati della zona dai due blogger non poteva non esserci Piero Chiara. Ma ci sono diversi altri autori che anche in modi originali hanno regalato un tributo letterario alla provincia di Varese e oltre. Come Carlo Linati, giornalista e scrittore comasco, che nelle sue Passeggiate Lariane ha dedicato pagine ricche d’amore per i sentieri e i boschi tra la provincia di Varese e quella di Como, tra Appiano Gentile e Tradate. Come non ricordare poi il poeta e giornalista di Gallarate, Lorenzo Scandroglio, scomparso prematuramente la scorsa estate, che per molti anni è stato l’anima della cultura e del buon leggere anche in provincia. 
 
Storia da amare
Paesaggi e luoghi storici hanno conquistato anche Chiara, che di bellezza se ne intende essendo cresciuta nel cuore dell’Umbria. Ville ed edifici antichi hanno lasciato il segno tra le foto e i ricordi dei due blogger.
“Sicuramente oltre ai siti più famosi da visitare in provincia di Varese c’è anche una serie di monumenti di luoghi che secondo noi hanno delle potenzialità per essere scoperti sempre di più”, spiegano. Tra questi, tra le tappe invernali da non perdere, ci sono il monastero di Torba e il vicino parco archeologico di Castelseprio. “Secondo noi l’intero complesso è ancora poco conosciuto rispetto alla sua bellezza”.
Altra tappa è a Villa della Porta Bozzolo con il suo parco: “Una delle più belle ville che ho mai visto”, aggiunge Chiara. E poi c’è un “gioiellino”, che non è sempre visibile, ma che davvero colpisce tutti quando ne sentono parlare. “Il rifugio antiaereo nel centro di Varese”, spiega Chiara: “Durante l’anno ogni tanto vengono organizzate delle visite guidate, si può camminare lungo questo tunnel sotterraneo che si trova sotto il Parco Bassetti, che era stato creato durante la Seconda Guerra Mondiale in previsione dei bombardamenti. Una cosa davvero particolare”.
E visto che viaggiare non è solo vedere, ma è anche esperienza, l’ultima domanda è per Chiara: quale esperienza non hai ancora fatto e vorresti fare in provincia di Varese? “Andare in barca a vela sul lago e vedere l’eremo di Santa Caterina del Sasso dall’acqua, deve essere fantastico. E non ho ancora visitato il birrificio Poretti in Valganna: siamo appassionati di birra e quella è una tappa che vogliamo fare assolutamente”.  

5 cose da vedere a Varese

Marco e Chiara nel loro blog hanno dedicato diversi post alla provincia di Varese, e uno in particolare al capoluogo, intitolato 10 cose da vedere a Varese: una mini-guida valida sempre per ammirare punti particolarmente affascinanti della città e divertirsi a vedere come mutano e cambiano nel corso delle stagioni.
Ecco 5 tappe da non perdere indicate nella guida (le altre vi invitiamo a scoprirle sul loro blog viaggiascrittori.com)
1. Giardini e Palazzo Estense. Il parco è ispirato a quello del palazzo imperiale di Schönbrunn a Vienna. Consiste in una fusione tra elementi romantici e francesi, il cui fulcro è un ninfeo posto su un’altura.
2. Villa Mirabello e Torre Robbioni. Villa Mirabello, che fu costruita nel XVIII secolo dal Conte Gaetano Stampa, oltre a offrire scorci “instagrammabili” è sede del Museo civico archeologico. Una tappa obbligatoria a Varese. 
3. Corso Matteotti. Il corso è fiancheggiato dalle cosiddette case “a lista”. In passato, svolgevano la funzione di bottega e abitazione privata. Al piano terra, sotto i portici, c’era l’ingresso dei negozi; al primo e secondo piano stava invece l’abitazione. Oggi è l’arteria pulsante della città.
4. Arco Mera. Fu costruito per volere del canonico Luigi Mera, e si distingue per alcune statue e bassorilievi. Come materiale fu utilizzata la pietra di Viggiù, proveniente dalle cave della Val Ceresio.
5. Antico Monastero di Sant’Antonino. Il civico 53 di Corso Matteotti. Appena varcato l’ingresso del chiostro, ci rendiamo conto di quanto questo luogo rappresenti una vera e propria oasi all’interno del centro storico di Varese. Fa parte del complesso conosciuto come “Casa Veratti”. Oggi è possibile passeggiare nel chiostro e sotto il porticato, ammirando uno spaccato della vita varesina di un tempo. E segnalano: “C’è anche un bellissimo gatto, un po’ altezzoso, di proprietà del guardiano...”



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