Aumentano le iniziative e i progetti dei golf club del Varesotto per avvicinare i giovani ad uno sport fino a ieri considerato di élite, ma che in realtà costa quanto “un abbonamento annuale in palestra” e che attrae sempre di più anche gli adolescenti, grazie ai videogame

Colpo e occhio. Perché per giocare a golf il colpo e il gesto tecnico sono importanti, ma diventano perfetti nell’esecuzione se il giocatore ha anche “occhio”, ovvero visione di gioco, tattica, strategia. Ma anche “colpo d’occhio” sui green della nostra provincia, dove il golf non ha perso quell’aurea di eleganza che lo caratterizza da sempre ma, buca dopo buca, si sta lasciando indietro l’etichetta di sport economicamente esclusivo e si sta aprendo sempre più a giovani e giovanissimi. Obiettivo: dare vita a un movimento numericamente, oltre che qualitativamente, importante. I maestri di golf Stefano Begnis e Alberto Ballarin insegnano a praticare questo sport in club differenti: il primo alle Robinie di Solbiate Olona, il secondo al Panorama Golf di Varese, ma entrambi sono in sintonia su ciò che oggi serve a questa disciplina per crescere, per portare sui campi non le folle, ma certamente più praticanti. Soprattutto giovani. Begnis, che alle Robinie ha dato vita alla Master Swing Academy insieme ai colleghi Michele Riccardi ed Emilio Bianchi, spiega che “fino a pochi anni fa solo i figli dei golfisti iniziavano a giocare fin da bambini e la soglia d’ingresso in genere veniva varcata solo al termine degli studi universitari.

L’avvio al golf dei più piccoli e sempre stato l’anello debole del movimento. Per questo, da qualche anno stiamo lavorando per colmare questo gap e ora siamo pronti a dare vita a una serie di iniziative sempre più strutturate e dedicate ai più piccoli, a partire dai 6 anni. E si iniziano a vedere i primi risultati”. Certo non bisogna pensare ai vivai calcistici, anche per le caratteristiche intrinseche a questo sport, ma il trend e in crescita. E che la rotta sia stata invertita lo conferma anche Alberto Ballarin: “Il Panorama è un club giovane, con solo vent’anni di vita alle spalle. E un campo che si sviluppa in città, a Varese, ovvero a stretto contatto con quella che e la vita quotidiana. Logistica che ci ha permesso di dare subito la sensazione di essere a portata di mano. E anche per la nostra realtà riuscire ad aprire ai ragazzini e uno degli obiettivi”. Ballarin collabora con il comitato regionale della Federazione Italiana Golf, soprattutto nell’organizzazione dell’attività del settore giovanile: “Con il Golf Giovani Lombardia, sulla base delle classifiche, convochiamo periodicamente le ragazze e i ragazzi golfisti per osservarli sui green. I numeri non sono ancora significativi, ma la qualità sta crescendo. E anche i risultati iniziano ad arrivare”.

Stefano Begnis: “L’avvio al golf dei più piccoli è sempre stato l’anello debole del movimento. Per questo da qualche anno stiamo lavorando per colmare questo gap e ora siamo pronti a dare vita a una serie di iniziative sempre più strutturate”

In questo momento a dare soddisfazione sono le giovani golfiste: Alessia Nobilio, milanese e punta di diamante del movimento lombardo dilettantistico, ha appena conquistato gli Internazionali di Portogallo ed e la terza nel ranking mondiale. Insomma, il golf è anche uno sport per giovani e giovanissimi. “Ed economicamente accessibile”, interviene Stefano Begnis introducendo un altro tema sul quale il movimento ha scelto di switchare: “Fino a vent’anni fa questo era uno sport esclusivo. Oggi esiste ancora quell’etichetta, ma in realtà giocare a golf costa come un abbonamento annuale in una palestra. Alle Robinie sono state studiate diverse formule, con allenamenti differenziati a seconda del livello e delle esigenze di ogni giocatore. Ad esempio, facciamo anche lezioni collettive a costi davvero contenuti e per chi vuole iniziare non mancano le agevolazioni”. Si lavora anche sulla comunicazione, “perché è importante far arrivare i messaggi alla gente”, dice Ballarin ricordando che a Varese, in mezzo a una rotatoria di grande passaggio è  stata posizionata una pallina da golf di importanti dimensioni. Ma non solo: “Oggi, può sembrare strano, ma abbiamo ragazzi che chiedono ai loro genitori di venire a provare dal vivo dopo che hanno conosciuto il golf attraverso i videogame.

È davvero curioso come in alcuni casi la passione virtuale cresca e arrivi al punto in cui si senta la necessità di vivere le emozioni su un campo vero”. Il volto inclusivo del golf, primo progetto sportivo di questo tipo in provincia di Varese, e quello del Panorama dove verrà avviata un’attivita mirata a bambini e ragazzi autistici. Iniziativa che verrà portata avanti da Alberto Ballarin, il quale ha frequentato seminari ad hoc organizzati dalla federazione. “Il golf può rappresentare uno sport ideale per chi soffre di questo disturbo – spiega – si tratta di una disciplina che richiede tempi di concentrazione brevi. Ed è un’attività che si svolge all’aria aperta a contatto con la natura. Al momento questo tipo di progettualità è stata sperimentata solo a Roma, Salerno e Como”.

I green in provincia di Varese

La mano del campione, quella di Jack William Nicklaus, ex golfista statunitense, conosciuto anche come l’Orso d’oro è da molti considerato il più grande giocatore di golf di tutti i tempi, si vede al Golf Club le Robinie di Solbiate. Il campo da 18 buche, infatti, è l’unico in Italia a portare la sua firma. Il green a dimensione cittadina invece è il Panorama di Varese, “battezzato” anche city golf, poiché inserito nel contesto urbano della Città giardino, a 5 minuti dal centro. Appena fuori Varese, a Luvinate, si trova il Golf Club Varese, 18 buche con vista sul Monte Rosa, molto apprezzato anche dagli svizzeri del Canton Ticino poiché facile da raggiungere anche da Lugano. Il poker green del Varesotto si completa con il Golf club dei Laghi. Inaugurato nel 1993, progettato dall’architetto Piero Mancinelli e costruito in un’area prevalentemente boschiva un tempo di proprietà della famiglia Visconti, è apprezzato per gli ostacoli naturali (alberi, laghetti, ruscelli). E se si vuole andare fuori provincia si può puntare sulle 18 buche del percorso del Green club golf di Lainate, un par 71 di media difficoltà, che premia i giocatori più precisi.



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