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La stampa del nuovo Catechismo presentato in Vaticano alla presenza del Pontefice Francesco è solo l’ultima di una serie di importanti commesse per la Tipografica Varese. Un’impresa dove hanno preso forma cartacea libri come “Il Gattopardo”, “Il dottor Zivago”, “Va’ dove ti porta il cuore”, fino ad alcune avventure del mago più famoso del mondo

La notizia è di quelle che colpiscono e un po’ emozionano. Le pagine del nuovo Catechismo, presentato dal Papa in Vaticano lo scorso ottobre, hanno un profumo tutto varesino. È La Tipografica Varese, infatti, ad essersi aggiudicata una commessa tanto prestigiosa. Un’opera preziosa: quasi 2.000 pagine su carta Bibbia - la carta più nobile con cui si stampavano appunto le edizioni sacre, particolarmente raffinata, non trasparente e vellutata al tatto - avoriata da 40 grammi, con tavole a 4 colori. Non una semplice ristampa ma un’edizione speciale realizzata per celebrare il 25esimo anniversario della pubblicazione del Catechismo della Chiesa Cattolica, promulgato nel 1992 da Giovanni Paolo II con un nuovo commento teologico-pastorale. Coordinati da Monsignor Rino Fisichella, infatti, oltre 40 teologi e catecheti di tutto il mondo hanno riletto gli articoli del Catechismo in un’ottica di innovazione e contemporaneità. 

Una soddisfazione per l’impresa varesina aver contribuito alla realizzazione di un lavoro tanto importante. “In realtà noi non abbiamo nessun merito, quello va sempre all’editore (in questo caso San Paolo, in coedizione con la Libreria Editrice Vaticana ndr)”, si schernisce con grande modestia Gianandrea Redaelli della Tipografica, che però ammette: “Noi siamo meri trasformatori ma lo facciamo bene. In effetti, un merito tecnico c’è, data la complessità di questa particolare opera, una vera e propria chicca. Noi siamo una delle poche aziende in Europa - e una delle due in Italia - a poter realizzare, per tecnologia ed esperienza, un lavoro del genere. Siamo ben pochi e, cosa curiosa, in ottimi rapporti e in continuo confronto con i competitor”. Eppure le tipografie sono moltissime. Cosa fa la differenza? “Il plus è nel trattamento della carta, bella e con ottime fibre, sia a livello di stampa che di piegatura. La produzione, particolarmente complessa da realizzare per la bassa grammatura e per la presenza di pagine con immagini a 4 colori, è stata realizzata in allestimento cartonato. La stessa confezione è curata: sul mercato è stata proposta una versione con un prezioso cofanetto e una senza. Alcune copie con lavorazione particolare - in pelle bianca di spaccato di vitello e incassate a mano - sono state destinate a Papa Francesco e a Monsignor Fisichella, coordinatore dell’opera”.

“Guardiamo sempre di più all’estero e, in particolare all’Africa con un progetto dell’Università Cattolica che mira a realizzare, insieme ad alcune grandi imprese, percorsi formativi per far crescere le professioni”

Un’uscita celebrata in Vaticano con una mostra sui catechismi della storia e che per Tipografica Varese arriva a pochi giorni da un compleanno speciale: 90 anni di storia di impresa di famiglia. Cosa non da poco. Non tutte le imprese realizzano un prodotto che arriva fino al Papa. “E per noi non è nemmeno la prima volta”, svela Gianandrea. “Ricordo il lavoro fotografico di Bandirali dedicato alla Genesi, presentato nel 2008 in udienza privata a Benedetto XVI, a cui è stata consegnata la prima copia del volume e ‘Mirabile Ydio ne li sancti soy’ la storia della beate Caterina e Giuliana del Sacro Monte di Varese consegnato a Giovanni Paolo II nel 1983 in occasione della storica visita a Varese. Tra l’altro, quest’ultimo vanta un nihil obstat ut imprimatur (l’attuale “visto si stampi” del “canonico” Delpini, oggi arcivescovo di Milano”. 

Ma La Tipografica Varese non ha a che fare solo con i santi. Con una struttura produttiva a ciclo completo - dalla pre-stampa alla legatoria - realizza una vasta gamma di prodotti editoriali (tradizionale produzione libraria, saggistica e scolastica, dizionari, codici e guide turistiche, riviste e cataloghista industriale) e serve i maggiori editori italiani ed europei come Mondadori, Rizzoli, DeAgostini, Pearson, Gruppo Hachette. Forse non tutti sanno, ad esempio, che ha stampato “Il dottor Zivago” pubblicato in anteprima mondiale in Italia nel 1957 o “Il Gattopardo” o i più recenti “Va’ dove ti porta il cuore” di Susanna Tamaro fino a due delle tappe del viaggio del mago più famoso del mondo, Harry Potter. Progetti per il futuro? Non tanto libri specifici ma strategie. “Ad esempio - racconta Redaelli - guardiamo sempre di più all’estero e, in particolare all’Africa con un progetto dell’Università Cattolica che mira a realizzare, insieme ad un network di grandi imprese (tra cui Eni e Ferrero, solo per dirne due) percorsi formativi per far crescere là professionisti dei vari settori. Poi ci sono altre importanti novità ma le sveleremo a tempo debito”. Come dire che un nuovo manoscritto nel cassetto c’è e presto andrà in stampa. 



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