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È una delle affascinanti contraddizioni dei giorni nostri: guardare al nuovo in ogni senso e voler riscoprire il passato in chiave inedita. Anche per quanto riguarda alcuni prodotti che possono sembrare superati ai più, ma portano con sé una carica affettiva mai sopita tale da garantirgli nuova vita. Un esempio? Pensate al successo recente della macchina fotografica Polaroid, un oggetto diventato desueto nel tempo e che potrebbe sembrare inutile in tempi di assoluto dominio della fotografia digitale. E, invece, non solo il fascino dell’oggetto, impreziosito di nuovo design, ma anche quello della stampa hanno dato nuova vita alla rentrée, in particolare in un pubblico di giovanissimi. Esempio perfetto per raccontarvi la nuova avventura della Raelcon srl di Laveno Mombello che ha deciso di riscoprire un marchio d’altri tempi, la cui storia aziendale si lega a tappe fondamentali della storia nazionale e mondiale.

 

La storia del marchio Allocchio Bacchini

 

Allocchio Bacchini è stato uno storico marchio di radio. Un vero e proprio mito per molti appassionati. L'azienda smise la produzione negli anni Sessanta. Ma ora da Laveno nasce un progetto per il suo rilancio

Parliamo delle radio Allocchio Bacchini: per chi non le conoscesse, basta googlare o surfare su Wikipedia, per scoprire un mondo di ancora attivissimi appassionati. La Società Allocchio Bacchini & C fu fondata a Milano nel 1920 con pochi dipendenti: operava nella costruzione di strumenti di misura elettrici ed apparecchi per la telegrafia, radiotelefonia e radiotelegrafia. Il 6 ottobre 1924 vennero avviate le prime trasmissioni radiofoniche in Italia attraverso l'URI, e fu allora che iniziò la produzione dei radioricevitori ai quali negli anni seguenti si aggiunse quella degli amplificatori. In poco tempo, divenne una delle maggiori industrie elettroniche italiane e conquistò ampio consenso sul mercato, soprattutto nel corso degli anni Trenta, con la produzione delle radio "popolari" (Radio Balilla, Radio Rurale, Radio Roma). Vennero poi le autoradio e i sistemi di amplificazione per il cinema, per i primi film con il sonoro. Nel 1940 l'azienda contava 2.000 operai in tre stabilimenti (Milano, Saronno, Caronno Pertusella): con lo scoppio della guerra, la società dovette convertire la sua produzione da quella civile a quella bellica. I bombardamenti del 1943 danneggiarono lo stabilimento milanese rendendolo inagibile e l'azienda fu costretta a trasferirsi in una vecchia filanda dismessa a Caronno Pertusella. Al termine del conflitto, in mancanza di commesse militari, si ritrovò in crisi di liquidità e fu costretta a chiudere. Dopo la chiusura, i tre dirigenti Raffo, Recla e Ferri fondarono la ABC Radiocostruzioni (le iniziali sono l’acronimo di Allocchio Bacchini & C) e successivamente ad un nuovo fermo dell’attività, Giovani Viganò (quello di Salmoiraghi e Viganò) decise di investire nel settore radio televisivo, fondando la Radio Allocchio Bacchini srl e riportando l’unità produttiva a Milano, questa volta in via Ornato, mantenendo l’operatività produttiva per tutti gli anni cinquanta e sessanta, fino alla definitiva chiusura.

 

Come rinascerà Allocchio Bacchini

 

L'idea di dare nuova vita al brand Allocchio Bacchini è dell'imprenditore Fabio Osti, amministratore unico della Raelcon Srl di Laveno Mombello

Ed è proprio da via Ornato, 72 a Milano, dove oggi è stato riaperto un piccolo laboratorio tecnico, proprio adiacente alla storica unità produttiva (oggi un albergo), che riparte il prestigioso progetto di rilanciare questo importante marchio italiano, grazie alla volontà e passione dell’imprenditore Fabio Osti, amministratore unico della Raelcon srl di Laveno Mombello: “L’idea è semplice - ci spiega. – Il nostro lavoro è quello di rilanciare marchi e aziende, grazie alla nostra ottima penetrazione nel mercato del canale retail e soprattutto all’esperienza ventennale maturata. Come, però, rilanciare Allocchio Bacchini? Abbiamo incominciato depositando all’EUIPO (European Union Intellectual Property) il marchio Allocchio Bacchini e in data 28 febbraio 2018 abbiamo ricevuto l’attestazione di avvenuta registrazione, dichiarandone l’ufficialità della proprietà intellettuale del marchio nel mese di marzo.  Aggiungeremo nella comunicazione e in tutte le attività di marketing “Milano 1920” per sottolineare l’importante storicità del brand. Per quanto concerne la produzione rispetteremo gli elementi distintivi che sono stati il simbolo della diffusione di massa della radio popolare brandizzata Allocchio Bacchini. Obiettivo è arrivare a celebrare con la massima enfasi il centenario nel 2020 con articoli che, utilizzando le più avanzate tecnologie e le partnership con società selezionate ad alto contenuto tecnologico, rispecchino la filosofia ma anche il design del prodotto con i suoi elementi distintivi. Pensate ad esempio alla manopola e a quell’’occhio magico’ che garantiva la sintonizzazione delle trasmissioni radiofoniche, che era al centro della campagna pubblicitaria degli anni 60’-70’.  Con qualcosa in più: vorremmo infatti coinvolgere gli utenti, sollecitati attraverso una campagna social ad hoc, nella personalizzazione del prodotto ma anche in aspetti più legati alla vendita, in modo che il prodotto che verrà realizzato sia di grande impatto per lo stesso pubblico selezionatore, garantendone estetica e design italiano”.

Sarà costituita la newco Allocchio Bacchini srl la quale nascerà come start up e cercherà di avvalersi di giovani talentuosi che avranno la voglia di partecipare allo sviluppo di un’idea estremamente innovativa dalle radici ormai centenarie.

info@allocchiobacchini.it



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