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Nata nel 1996 per volontà della famiglia Osti, la Raelcon Srl di Laveno Mombello si è occupata, sin dalle sue origini, della distribuzione di accessori e componenti del settore dell’elettronica di consumo. Fino al 2012 l’unica attività dell’impresa era quella di rappresentanza per aziende leader nel settore di accessori e ricambi come Philips e Whirlpool. Nove anni fa ha, poi, preso il via il processo di acquisizione di brand storici. “Parliamo di nomi come AEV (Apparecchiature Elettroniche Varesine), attivo nel settore della ricezione dei segnali televisivi a livello regionale, del marchio Matsuyama, di Global conosciuto per i set top box e di EWIG, dedicato alla produzione di strumenti da laboratorio per la saldatura. Tutti marchi non conosciuti al grande pubblico, ma noti da anni all’interno dei professionisti del settore B2B. Oggi abbiamo circa 3.500/4.000 referenze gestite da un magazzino semi automatizzato, che nel corso degli anni si è implementato sempre di più”, precisa Fabio Osti, Presidente del Consiglio di Amministrazione della Raelcon.  

L’ultima novità apportata dalla pmi varesina, che attualmente conta una quindicina di dipendenti, è l’apertura lo scorso febbraio, in piena emergenza Covid, di una nuova divisione dedicata ai prodotti per la protezione personale. Ed è proprio al termine di un anno così difficile e sfidante, sotto svariati punti di vista, che la Raelcon ha realizzato un inatteso +30% nel fatturato, passando da 4,3 a 5,7 milioni di euro. “Non ce lo saremmo mai aspettati – commenta di nuovo Osti –. Quando abbiamo iniziato l’attività di rilancio di marchi e prodotti dismessi nel 2012, partivamo da un fatturato annuo di 400/500mila euro. Con una crescita che si attestava ogni anno tra il 5 e il 6%. Dopo il primo lockdown di marzo ci siamo accorti che i numeri erano cresciuti in maniera importante: credevamo si trattasse di un fatto momentaneo, ma in realtà abbiamo proseguito in una crescita costante per tutto il resto del 2020”.

Nemmeno Osti in persona sa spiegarsi con certezza il motivo di un tale incremento: “Credo sia dipeso da tre principali fattori: innanzitutto, nonostante le chiusure preannunciate, non abbiamo bloccato le importazioni dei materiali dall’estero. In secondo luogo, abbiamo puntato sul fattore umano, rimandando i pagamenti che i nostri clienti avevano in sospeso nei nostri confronti: questo ha creato, in un dilagante clima di negatività, un network molto stretto tra noi e la nostra clientela, che si è sentita compresa. Infine, ritengo che abbia giocato un ruolo fondamentale la selezione di famiglie di prodotti di largo consumo, fatta nel corso degli anni, che in questa specifica situazione di confinamento forzato si è rivelata vincente”, precisa il Ceo di Raelcon.

In altre parole: coraggio nella pianificazione, vicinanza con i clienti e lungimiranza nella scelta dei prodotti da commercializzare. Non senza un pizzico di sana incoscienza: “Mi hanno preso tutti per matto quando ho deciso di far arrivare comunque i materiali, pagandoli in anticipo e, per giunta, permettendo ai clienti una dilazione del pagamento: sembrava un disastro annunciato e invece questa vicinanza mostrata nei confronti delle problematiche della nostra clientela, avvenuta in maniera del tutto spontanea, è risultata vincente”, ammette sorpreso Fabio Osti.

E dopo un 2020 in crescendo, come vede Raelcon il 2021? “Prevediamo ulteriori crescite: lo scorso anno abbiamo investito, creando una nuova divisione. Il che ha comportato, ovviamente, costi aggiuntivi e l’assunzione di 3 nuovi collaboratori. Passaggio che riteniamo fondamentale per rimanere competitivi quanto lo è il web e per essere in grado di mantenere un determinato livello di servizio. Quello che ci preoccupa è che si possa verificare una riduzione dei consumi, anche drastica, nel momento in cui terminerà lo stato di crisi, ancora in atto. Al momento viviamo in una sorta di bolla e fino a quando le cose non cambieranno, i nostri numeri rimarranno costanti o in crescita. Questo anche in base ai nuovi investimenti effettuati. In sostanza, nel 2021 prevediamo di stare sulla falsa riga dell’anno passato”, conclude il Presidente del Consiglio di Amministrazione di Raelcon.



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