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Impiegata. Casalinga. Libera professionista. Più sportiva, meno sportiva. Ottima in cucina oppure una frana totale. Di mamme, così come i supereroi dei fumetti, ce ne sono di tutti i tipi e ognuna di loro con un “super potere” diverso. Agli occhi dei bambini, la propria madre è una figura simile ad una divinità che sa sempre dove sono le cose; è brava in tutte le materie di scuola; sa le migliori barzellette oppure fa il pollo arrosto migliore del mondo. Insomma, una Wonder Woman a tutti gli effetti. Eppure, liberatosi dal velo di Maya, ci si rende conto che quella figura idealizzata dai bambini, dalla famiglia e da preconcetti obsoleti che ancora esistono, nient’altro è che una donna a sé con le sue forze e le sue debolezze.

Dentro l’ultimo libro di Luigi Ballerini “Il segreto delle mamme”, alla scoperta dei trucchi e dei misteri che stanno dietro la serenità di queste donne che magicamente e con semplicità riescono a fare tutto (o quasi) 

Di questo parla lo scrittore e orientatore per i giovani, Luigi Ballerini, nel suo ultimo libro “Il segreto delle mamme”. Pagine che raccontano ai bambini e ai genitori qual è il mistero che si racchiude dentro ogni madre. Classe 1963, Ballerini è giornalista milanese, che nel corso degli anni ha trattato in maniera vasta e creativa diverse tematiche educative e sociali, collaborando con scuole, insegnanti e ragazzi. Solida è la partnership con la nostra illustratrice Paola Formica (alla cui opera si deve anche la copertina di questo numero di Varesefocus), che, oltre ad aver lavorato sui disegni dell’ultimo libro di Ballerini, già nel 2019 ha contribuito a realizzare l’iconografia che ha accompagnato “I segreti dei papà”, racconto precursore all’attuale in cui si cercano di svelare i misteri dell’altra metà di mondo della genitorialità. 

“Il vero segreto delle mamme – spiega Ballerini – è che anche loro un tempo, prima di essere genitrici, sono state bambine e figlie a loro volta. I bambini però non riescono a percepire questa caratteristica perché, nel momento in cui sono nati, è nata reciprocamente anche quella figura che riconoscono solo come loro madre”. Questo segreto di Pulcinella serve tanto ai bambini quanto alle mamme, che spesso dopo anni ad accudire la famiglia o a lavorare incessantemente, si dimenticano di essere donne prima che genitori: “La nascita di un figlio è uno degli avvenimenti che cambiano la vita in maniera permanente, ma questo succede all’interno di una vita che già esiste e che non deve essere messa da parte”. Il libro aiuta a ripercorrere i passi nella realtà femminile, ricordando di essere una sposa o una compagna, un’amica o una sorella e sì, anche madre, ma non solo quello. Questo perché, spiega Ballerini, “i figli non annullano l’esistenza precedente, ma aggiungono un pezzo in più nella vita di coppia, in quella familiare e anche in quella professionale. La conciliazione della parte domestica con la parte lavorativa può diventare sì, più articolata con la presenza di un figlio, ma non necessariamente più difficile”. 

Luigi Ballerini: “Il vero segreto delle mamme? È che anche loro un tempo, prima di essere genitrici, sono state bambine e figlie a loro volta”

Bisogna capire e intuire quindi quale sia il modo migliore per conciliare il nuovo arrivo con scorci di vita presenti già da prima. E qui può venire incontro il mondo del lavoro. “I fatti di cronaca dove aziende assumono donne in stato interessante non devono far notizia, perché questo gesto dovrebbe essere la pura normalità e non l’eccezione. La presenza di incentivi e facilitazioni per i genitori potrebbero aiutare a sostenere le coppie che vogliono avere figli. Non è certo questa la soluzione, ma partendo da un sostegno nel lavoro si potrebbe abbattere una delle tante barriere che impediscono ai giovani di costruirsi una famiglia”. Nel libro, l’autore racconta come una conciliazione tra le due vite (quella lavorativa e quella familiare) non sia assolutamente da pensare come un’impresa impossibile nonostante la presenza di un figlio. Ciò avviene con una collaborazione da parte di entrambe le figure dei genitori, nel rispetto di ciò che viene deciso all’interno della coppia. 

“Sebbene le relazioni mamma-bambino e mamma-famiglia abbiano bisogno dei propri tempi, è importante non adattarsi a quei modelli imposti dalla società che spesso generano insoddisfazione e frustrazione nella donna e, di conseguenza, nell’ambiente domestico”. Dal libro emerge quanto sia fondamentale il confronto tra i genitori, questo perché può aiutarli a capire quale possa essere il modo migliore per lavorare e gestire una famiglia in maniera condivisa: “Un bambino sta bene quando i genitori sono sereni, realizzati e soddisfatti. È il mio consiglio per le mamme: di non sentirsi in colpa o in debito se continuano a lavorare. La mamma che è contenuta di dedicarsi alla casa e alla propria famiglia e lo fa con gusto e soddisfazione, fa altrettanto bene di una madre che decide di continuare ad investire sul lavoro che magari si è costruita nel tempo. Perché non esiste solo un tipo di madre”. Nel libro vengono rappresentati i diversi tipi di mamma che tutti hanno avuto modo di incontrare nella propria vita e che differiscono per diverse caratteristiche come: l’aspetto, il comportamento, lo stile nel vestire e molto altro. Il racconto fa così capire quanti modi diversi esistano per essere mamma e quante esistenze diverse si possano conciliare nella vita familiare, senza che nessuna prevarichi sull’altra, aiutando i bambini a capire meglio le mamme e le madri a capire meglio loro stesse. Conclude Ballerini: “Dietro ogni famiglia serena c’è una mamma soddisfatta, un papà tranquillo e un bambino felice che ama i propri genitori”. 

 



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