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“Incontri” è un racconto a 360 gradi scritto da Giordano Casiraghi, amico e massimo conoscitore del compositore siciliano, che, attraverso le voci di chi, per un motivo o per l’altro, lo ha conosciuto, ripercorre la sua vita e la sua evoluzione creativa, partendo dagli esordi per arrivare al capitolo finale legato al lato più spirituale del musicista

Ci sono persone che per vivere hanno bisogno degli altri: delle energie inaspettate che nascono dagli incontri, magari casuali, sporadici e irripetibili, così delle complicità che solo le amicizie di una vita possono farti vivere. 
Franco Battiato, il celebre cantautore morto lo scorso 18 maggio 2021, era proprio una di queste. Ogni passaggio, ogni esperienza vissuta, aveva bisogno di condividerla con il prossimo. Ed è da qui che nasce l’ultimo libro di Giordano Casiraghi, scrittore e giornalista missagliese che nel suo libro “Incontri” ha racchiuso 40 anni di conoscenza e amicizia con il celebre cantante, raccogliendo oltre 130 testimonianze di persone che lo hanno conosciuto: dai giornalisti ai fotografi, dagli amici di una vita ai produttori, dai tecnici dei concerti agli operatori delle tournée. Un racconto a 360 gradi di un artista unico nel suo genere raccontato da colui che nel mondo del giornalismo lo ha conosciuto di più: “Il primo incontro con Battiato è stato da spettatore – racconta Casiraghi –. Sono sempre stato un amante della sua arte e della sua musica; ho avuto modo di viverla assistendo a diversi suoi concerti, spesso immortalati da fotografie, alcune presenti all’interno del libro. Sono la testimonianza concreta della mia passione per l’artista”.      

Scatti utilizzati anche nelle ristampe dei dischi di Battiato, come quella avvenuta nel 1991. “Io, insieme al produttore dell’epoca, abbiamo promosso le riedizioni dei suoi album. Siamo stati i propulsori che hanno portato poi alle ristampe di tutti gli album nella prima versione in Cd. Ed è in quel momento che mi sono reso conto della quantità di materiali che avevo su Battiato, è da lì che è nata l’idea di realizzare un libro”. Un racconto per episodi e periodi storici che ricostruisce la vita del cantante grazie ai contributi di intervistati che hanno avuto modo di incontrarlo nei diversi periodi della sua vita, creando così un ritratto del musicista per certi versi inedito. Tra questi è presente il testo della scrittrice Barbara Alberti, con cui Casiraghi ha collaborato per la rivista Re Nudo. “Nel 1996 Barbara mi aveva mandato un suo testo per il libro allora già presente nei miei pensieri ma non ancora concretizzato e messo ben a fuoco. E per fortuna direi. Ho avuto modo così di arrivare ad una maturazione tale da poter essere contento del lavoro che ho fatto, mettendo insieme i vari pezzi nell’ordine in cui doveva essere”.    

Giordano Casiraghi ha racchiuso nel suo libro più di 40 anni di conoscenza con il musicista, dipingendo un ritratto per certi versi inedito dell’artista siciliano

Le persone intervistate spaziano per tipologia ed età, partendo dai giornalisti e andando a finire con figure spirituali che hanno accompagnato l’artista nell’arco della sua vita. Figure apparentemente diverse ma accomunate tutte dall’amicizia e dal sentimento che provavano per Franco. Un viaggio nella vita di Battiato ripercorsa dall’inizio alla fine. All’interno del libro, infatti, è presente un servizio fotografico finora inedito, realizzato nel 1965 da Uliano Lucas, celebre fotoreporter milanese, agli inizi della carriera di Battiato. Le foto lo ritraggono insieme al pianista Gregorio Alicata, suo compaesano con cui ha collaborato nel duo musicale “Gli ambulanti”. Questo reportage immortala i due ragazzi in giro per Milano e costituisce una vera chicca per gli amanti del musicista. “Tutto questo va a dare un’ulteriore importanza al libro perché difficilmente si trovano questi tipi di materiali in altre pubblicazioni. Ogni capitolo contiene un qualcosa di unico, come queste foto. Una vera e propria collezione da custodire con cura”.    

Viene così delineata l’evoluzione creativa di Battiato, dagli esordi fino al capitolo finale “Attraversando il Bardo”: in quest’ultima parte intervengono diversi personaggi legati all’aspetto spirituale sempre ricercato nella vita dell’artista. Questa ricerca lo ha portato a percorrere diverse strade, come quella intrapresa nella realizzazione del film da cui prende il nome il capitolo finale, “Attraversando il Bardo” appunto. “Nel documentario vengono trattati temi importanti come il passaggio tra la vita e la morte, andando ad interrogare diverse figure legate al mondo mistico, come i lama tibetani o esponenti della chiesa cattolica. Uno tra tutti Padre Guidalberto Bormolini, che oltre ad aver partecipato al film e aver celebrato la funzione dell’artista, si è reso disponibile a contribuire alla raccolta delle interviste del libro. Questo documentario aiuta a ricollegarsi ai valori importanti della vita. In periodi come quelli che stiamo vivendo, fa anche bene guardarlo”.     

Questa ricerca per l’ignoto è protagonista anche del film “Perduto Amor”, in cui viene mostrato l’interesse per il mistero già a partire dall’infanzia del musicista. Coinvolgimento per il mistico che negli anni è mutato in un vero punto fermo nella sua vita, grazie anche al rapporto con il filosofo armeno Georges Ivanovi? Gurdjieff, figura che ha influenzato molto il percorso spirituale di Battiato con insegnamenti presenti anche nei testi dell’artista, uno fra tutti “Centro di gravità permanente”.     

Un libro, dunque, che ripercorre momenti importanti e che rivela anche qualche piccola curiosità sconosciuta ai più, frutto della conoscenza e amicizia di Casiraghi, che da fan è diventato amico e poi scrittore. Opera figlia dell’interesse provato per il maestro Battiato, che nell’arco della sua vita con la sua musica ha influenzato l’esistenza di diverse persone: tra questi c’è anche Giancarlo Saporiti, imprenditore varesino, titolare della Samic Spa di Lonate Ceppino e Past President della Piccola Industria dell’Unione degli Industriali della Provincia di Varese, che, in collaborazione con la casa editrice Officine Hank, ha portato alla realizzazione di questo libro.

“È un po’ un debito morale che avevo da grande fan quale sono”, spiega Saporiti. “Il libro mi riavvicina all’insegnamento che mi ha trasmesso Battiato nel corso della sua carriera e ci tengo a far arrivare questo stesso insegnamento a tutti gli amanti del maestro. Nell’opera si parla anche di Varese, come teatro di momenti speciali e territorio d’origine di alcuni collaboratori vicino a Franco. Giordano Casiraghi ha realizzato un’opera da conservare gelosamente in quanto racchiude, in una maniera unica, il talento e la passione per un artista che sarà riconosciuto per sempre come unico nel suo genere”, precisa Giancarlo Saporiti. 



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