Pedalando nella storia, la Piana Gallaratese
I primi mesi autunnali, dai colori aranciati e dal profumo di funghi e zucche, permettono ancora agli amanti delle biciclette di divertirsi sui percorsi ciclopedonali varesini, prima di riporre le du
I primi mesi autunnali, dai colori aranciati e dal profumo di funghi e zucche, permettono ancora agli amanti delle biciclette di divertirsi sui percorsi ciclopedonali varesini, prima di riporre le due ruote nella stagione più fredda. Qualche giro magari in piano, su strade non rese scivolose da ghiaccio che ad alcune altezze comincia già a farsi vivo o tappeti di foglie in pendenza, è un bel modo per pedalare e chiudere in bellezza la stagione ciclistica.
Gli ultimi giri in provincia
Nemmeno a dirlo, le ciclopedonali che caratterizzano la provincia di Varese, molte delle quali abbiamo già descritto nei numeri precedenti di Varesefocus, sono perfette in questo periodo dell’anno. Anzi, se le avete apprezzate con le fioriture primaverili e con i colori estivi, provate a rifarle a novembre. Le linee e i profili sono cambiati e regalano un fascino diverso. Il sole basso e il clima fresco stancano meno i pedalatori ed è perciò possibile concentrarsi sulla bellezza del percorso e dei panorami. Tra queste, naturalmente la ciclopedonale di Varese è uno dei percorsi più belli anche in autunno. Se si ha voglia di pedalare più a lungo, è possibile prendere il collegamento che unisce questa pista con la ciclopedonale di Comabbio e raddoppiare giro, laghi e scenari, sbucando a Varano Borghi. Il consiglio è di concentrarsi su percorsi già noti, sicuri in questa stagione e di cui si conoscono i tempi di percorrenza. Facendo buio presto, in questi mesi è necessario calcolare bene orari di uscita e rientro. In questo, alcune App di escursionismo possono essere utili nel calcolo preciso di chilometri e di tempi di percorrenza. Se si ha voglia di provare qualcosa di diverso e stare un po’ più a lungo in sella, restare in un’area urbana e visitare nel frattempo interessanti musei lungo il percorso, un bel giro può essere quello della Piana Gallaratese. Un itinerario che tocca luoghi affascinanti anche dal punto di vista storico-culturale, eppure sottovalutati a volte e poco conosciuti persino dagli stessi abitanti.
La Piana Gallaratese in bici
Ci troviamo in Valle Olona e dintorni per scoprire questo itinerario ad anello davvero interessante. Il percorso è nato poco più di un anno fa, in occasione del Giro d’Italia 2023. In concomitanza dell’evento, sono stati ideati diversi percorsi cicloturistici che si snodano lungo le tappe della celebre Corsa Rosa. Tra questi appunto, c’è l’itinerario “Valle Olona: la Piana Gallaratese in bicicletta”, un tour di media difficoltà che si sviluppa principalmente su strade asfaltate che il Giro consiglia alla categoria di ciclisti “famiglia ben preparata”. Una gita su due ruote, insomma, che si può fare tutti insieme, con compagni e figli al seguito, basta non essere neofiti della bicicletta. Con i suoi 50 km di lunghezza e un dislivello complessivo di soli 440 metri, questo percorso si rivela infatti adatto a ciclisti di ogni livello, purché discretamente allenati o dotati di una bicicletta a pedalata assistita. L’itinerario offre un’esperienza ciclistica gratificante, combinando la sfida fisica con la bellezza del paesaggio circostante.
Questo percorso propone un’affascinante esplorazione del territorio compreso tra Busto Arsizio e Varese, immergendo i ciclisti in un mosaico di paesaggi che alternano zone agricole ad aree boschive. Nonostante sia una delle aree più industrializzate della Lombardia, questo percorso accompagna la storia di grandi imprese con affascinanti spazi verdi, incastonati nel tessuto urbano.
Pedalando lungo queste strade, si ha l’opportunità di intraprendere un viaggio nel tempo, scoprendo il ricco patrimonio storico e culturale che caratterizza questi luoghi. Ma quali sono le tappe del tour?
Tour tra natura e città
Si parte dal centro di Cassano Magnago per poi toccare Santo Stefano, Caronno Varesino, salire verso Morazzone e poi Schianno e Bizzozzero fino a Lonate Ceppino e Tradate. Si rientra, quindi, passando da Cairate, Solbiate Olona e Fagnano Olona.
Prima di partire, una piccola deviazione nella città di partenza, Cassano Magnago, è doverosa per ammirare il parco della Magana. È pieno autunno e gli alberi del parco si incendiano con i colori del foliage. Poi, in sella verso Varese, procedendo per Lozza, percorrendo vie secondarie e poco trafficate. Il percorso, in seguito, si innesta sulla pista ciclopedonale della Valle Olona. Questo tratto, ricavato dal tracciato dismesso della ferrovia Valmorea, offre un itinerario pianeggiante e rilassante e davvero scenografico dal punto di vista paesaggistico.
Musei da scoprire
Da qui, pedalando si arriva fino a Tradate e si entra nel centro cittadino. Questo è il momento giusto per una pausa rifocillante, un bel caffè caldo e una visita al museo Fisogni in via Giacomo Bianchi. Un luogo davvero fuori dagli schemi. L’edificio ospita, infatti, la collezione di distributori di carburanti più completa al mondo (Certificata Guinness World Record). Aperto solo su prenotazione con ingresso a offerta libera. Al suo interno, si trova anche la mostra “Boom Economico”: un percorso espositivo realizzato con gli studenti tradatesi per ripercorrere gli anni del boom economico nella città, ricco di foto e testimonianze dell’epoca storica tra gli anni ‘50 e ‘60. Il Museo conserva numerose opere, pezzi e grafiche disegnati da noti illustratori e designer del ‘900, come quelle di Marcello Nizzoli per Oliofiat e quelle di Lora Lamm, Giorgio Muggiani e Plinio Codognato per Pirelli, oltre ai loghi Agip e AgipGas di Luigi Broggini e Federico Seneca per Pirelli. Tra le pompe di benzina, i modelli realizzati da Alberto Rosselli e dalla coppia Nizzoli-Olivieri per Agip-Nuovo Pignone (in prestito alla Triennale di Milano) e molti altri. Dal 2023 il Museo raccoglie anche diverse opere d’arte a tema, realizzate da artisti tra i quali Andy Warhol, Mimmo Rotella e Mario Schifano, solo per citarne alcuni.
Seguendo l’Olona
Da questo punto, dopo Tradate, si rientra in natura nel parco del Medio Olona, un luogo in cui la storia industriale della provincia di Varese si mescola alla bellezza della natura, dove antichi mulini si specchiano nelle acque di un fiume che ha plasmato il paesaggio per secoli. Il Parco del Medio Olona è un libro aperto sulla storia della regione. Lungo i suoi sentieri, si possono scoprire antiche fabbriche e mulini ad acqua, testimoni silenziosi di un’epoca in cui il fiume era il motore dell’economia locale.
La pista ciclabile Valle Olona offre un modo unico di esplorare il parco, pedalando tra paesaggi, ponti affascinanti e scorci storici. È un viaggio nel tempo e nello spazio e nella modernità, visto che ci si trova in una zona ricca di sviluppo e tecnologia.
Pedalando si arriva anche a Castiglione Olona, gioiello del Rinascimento lombardo. Il percorso ideale parte dalla Collegiata, maestoso complesso che domina il paese dall’alto. Da qui, scendendo verso il centro storico, si incontrano palazzi nobiliari come Palazzo Branda Castiglioni, con i suoi affreschi quattrocenteschi. Proseguendo, merita una sosta il Museo Civico d’Arte Moderna, ospitato in Villa Castiglioni. Poco distante, il Battistero affascina con i suoi dipinti di Masolino da Panicale. Uscendo dal centro, una piacevole pista ciclabile costeggia il fiume Olona, offrendo scorci suggestivi sulla campagna circostante. Il percorso si conclude idealmente al Monastero di Torba, sito Unesco poco fuori dal paese. Proseguendo in bici, si rientra a Cassano Magnago, dopo aver fatto un vero e proprio viaggio nella storia del territorio varesino.