NTT, dove l’energia non è mai sprecata

Camici radiologici che possono essere del tutto sterilizzabili, protezioni per camion, prodotti anti-accoltellamento: tutto questo e molto altro prende vita nei capannoni della NTT New Tech Targets di Fagnano Olona. “La nostra è una realtà unica al mondo: abbiamo sviluppato una tecnologia per la produzione di film, spalmati e tessuti tecnici con un processo di spalmatura completamente libero da solventi, più o meno tossici e chimici”, spiega il Direttore Tecnico Adriano Moioli ai ragazzi della Scuola Secondaria G. Salvemini di Varese, durante la prima giornata di viste del Pmi Day 2019.

Ma cosa significa eliminare un solvente da un processo di spalmatura? “A livello industriale si tratta di una vera rivoluzione, poiché tradizionalmente in procedimenti simili vengono impiegati, ancora oggi, per il 70% solventi altamente inquinanti. Rimuovere completamente questi componenti si traduce in un impatto ambientale pari a zero, una riduzione dei costi di gestione, nonché un considerevole risparmio energetico”, prosegue Moioli che, insieme ai soci Mario Borri, Maria Vittoria Leva e Patrizia Meazzi e dopo una vita passata in azienda, ha fondato una startup che, attualmente, occupa 5 collaboratori e un’impiegata.

“Siamo in pochi e condividiamo tutto: questo è il nostro segreto”, racconta di nuovo il Direttore Tecnico della NTT ad una classe di tredicenni letteralmente conquistati dai tessuti prodotti dall’azienda. “La tecnologia NTT può utilizzare i supporti più vari, tessuti di qualsiasi tipo, nuovi supporti tessili come reti metalliche, fibre di poliestere, di vetro e di carbonio, aramidiche, spalmati con specifiche formulazioni di resine poliuretaniche solvent-free, generando una serie di manufatti dalle caratteristiche innovative”, specifica Moioli che, prima di congedare gli studenti di terza media, ha per loro un’ultima chicca: “Per lavorare in un’azienda come la nostra è necessario conoscere la chimica, ma anche sapere come gestire la macchina che lavora il preparato chimico: i macchinari sono, quindi, parte integrante del processo e possono essere modificati, integrati e migliorati di continuo. Alla base di tutto, però, c’è la passione: quella non deve mancare mai”.



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