La storica azienda di Castiglione Olona, attiva nel mercato dell’occhialeria di alta gamma a livello mondiale, compie 175 anni. Da una piccola bottega di bottoni si è trasformata nel tempo in una fabbrica del lusso che negli ultimi anni ha investito ingenti risorse per un polo oggi all’avanguardia tecnologica e di sostenibilità. Un gruppo industriale che crea il materiale con il quale viene prodotto circa il 70% delle montature degli occhiali dei maggiori brand della moda
Da un lato, uno stabilimento che racconta quasi 2 secoli di storia imprenditoriale. Dall’altro, un edificio moderno in via di ultimazione, che sa di futuro. È ciò che si respira, guardando fuori dalla finestra, dall’ufficio della presidenza della Mazzucchelli 1849 Spa: l’azienda di Castiglione Olona, attiva a livello internazionale nel settore dei semilavorati di materie plastiche per il mercato dell’occhialeria di alta gamma. Ha appena compiuto 175 anni, è alla sesta generazione di conduzione familiare, si estende per 400mila metri quadrati in riva al fiume Olona, detiene un fatturato che si aggira attorno ai 180 milioni di euro e circa il 70% del materiale con il quale vengono realizzate le montature degli occhiali dei maggiori brand di lusso sul mercato, arriva dai suoi stabilimenti. Sono solo alcuni dei numeri che connotano l’impresa ultracentenaria, oggi leader di mercato con oltre 900 collaboratori, equamente distribuiti tra gli stabilimenti in Italia e quelli all’estero. Senza contare le persone che lavorano alla TP Reflex, il gruppo di aziende dedicate alla produzione di componenti rivolti all’industria del bianco con cui il Gruppo arriva ad avere 1.800 collaboratori e 270 milioni di euro di fatturato. “Ma al di là dei numeri – conferma Corrado Brustio, componente del Cda della Holding Orsi Mazzucchelli Spa –, siamo orgogliosi di essere un’azienda composta da persone appassionate del proprio lavoro con un forte legame di appartenenza e che si rispettano reciprocamente. Questo vale per tutti i livelli della struttura aziendale a partire dai componenti del Consiglio di amministrazione, per chi svolge funzioni direttive e per tutti coloro che lavorano in Mazzucchelli”.
“La nostra realtà manifatturiera è nata a Venegono Superiore con Santino Mazzucchelli, come un laboratorio per la fabbricazione di pettini e bottoni – racconta il Presidente Giovanni Orsi Mazzucchelli, alla guida dell’azienda insieme alla sorella Silvia Orsi Mazzucchelli Brustio –. Poi, a fine ‘800 è stata costruita una nuova sede a Castiglione Olona fino a che l’impresa è cresciuta tanto da dover aprire stabilimenti in tutto il mondo. Oggi, oltre al sito produttivo in Italia, siamo presenti in Cina, precisamente a Hong Kong (dal 1976), a Shenzhen (dal 1996) e a Shanghai (dal 2001), ma anche in Vietnam, in India e negli Stati Uniti con uno showroom a New York”. Paesi, questi, che rivelano un raggio di azione in mercati importanti, che però la Mazzucchelli punta ad ampliare ancora. A dimostrarlo sono le rilevanti risorse investite in Italia negli ultimi 5 anni. La posta in gioco? “Fare un vero e proprio salto tecnologico capace di portare l’azienda a sorpassare tutte le tecnologie esistenti in possesso della concorrenza e continuare ad essere un punto di riferimento all’avanguardia per il proprio settore”. Racconta così l’importante investimento, Davide Orsi Mazzucchelli, Group R&D Manager: “Volevamo fare uno scatto in avanti con delle tecnologie all’avanguardia, ma che soprattutto fossero detenute solo dalla Mazzucchelli. Su certe linee di produzione, siamo decisamente avanti rispetto alla concorrenza perché abbiamo guardato oltre gli standard competitivi. Avendo un processo che è unico al mondo abbiamo anche bisogno di auto-sviluppare i nostri macchinari. Un’evoluzione, questa, che comporta la necessità anche di una formazione maggiore. Oggi avviene grazie al passaggio di consegne tra i collaboratori più anziani e quelli più giovani, ma la predisposizione a fare formazione è storicamente nelle nostre corde, tanto è vero che già dal ‘42 al ‘68 con l’Istituto professionale Mazzucchelli, finanziato dalla nostra stessa azienda, siamo stati capaci di formare circa 5.000 studenti. È da qui che, in quegli anni, attingevamo per avere tecnici formati. Tutta l’industria locale, inoltre, poteva trarne vantaggio e ingaggiarli per le proprie realtà manifatturiere”.
Davide Orsi Mazzucchelli: “Su certe linee di produzione, siamo decisamente avanti rispetto alla concorrenza perché abbiamo guardato oltre gli standard competitivi”
E a proposito di formazione, Davide Orsi Mazzucchelli tiene a precisare: “Una volta si cercava la professionalità, oggi si guarda tanto anche all’attitudine. Ad esempio, in Ricerca e Sviluppo abbiamo bisogno di persone certamente qualificate, ma devono avere anche la curiosità, l’attitudine al lavoro di squadra e una flessibilità mentale. Abbiamo anche dei ragazzi che non hanno fatto studi specifici per il nostro settore, ma sono delle soddisfazioni perché recepiscono bene tutta la nostra formazione”. Forse anche perché, come sottolinea il Presidente Giovanni Orsi Mazzucchelli, “chi lavora qui è sempre stimolato dalla continua necessità di sperimentare”. Sì, perché, come aggiunge Elena Orsi Mazzucchelli, Group Product Development Manager, “ogni azienda cliente è un mondo a sé. Con ognuno di loro, studiamo insieme il prodotto da realizzare, facciamo il prototipo e poi, se il campione piace, lanciamo la produzione. Cerchiamo di essere il più possibile vicino ai nostri clienti con stabilimenti nei principali mercati di riferimento. Seguiamo l’andamento dei gusti dei consumatori finali e la loro cultura. Lavorando con e come il settore del tessile-moda, con cui siamo storicamente collegati, studiamo i colori di tendenza dei prossimi anni e li adattiamo alle specifiche esigenze tecniche dei materiali con cui sono fatte le montature”.
E con un’attenzione sempre più spasmodica alla sostenibilità. Come spiega Davide Orsi Mazzucchelli: “Oggi le persone vogliono avere la consapevolezza di ciò che comprano e vanno alla ricerca di un futuro migliore, anche tramite l’acquisto di prodotti più green. Quella della sostenibilità è per noi una fuga in avanti già dal 2010, quando abbiamo brevettato per le nostre lastre di acetato di cellulosa una formula, M49, con un contenuto BioBased molto più elevato di quello che era il riferimento di mercato. Un prodotto, questo, la cui domanda sta crescendo sempre di più tanto che copre il 30% della nostra produzione italiana. Questo è stato il primo fondamentale passo verso delle produzioni e dei prodotti più sostenibili, commercializzati sotto il nome BeCycle ovvero una gamma di prodotti di nuova generazione con una elevata impronta di sostenibilità derivati sia da riciclo chimico sia da riciclo meccanico. BeCycle va oltre il concetto di riciclo e sostenibilità. Incarna la consapevolezza che ognuno di noi può fare qualcosa per le generazioni che verranno e per il futuro del nostro pianeta. È un’esortazione a far parte di un circolo virtuoso dove ogni attore della filiera fino al consumatore finale può scegliere prodotti a minor impatto ambientale”.
Un momento dellla festa per i 175 anni con il Ministro Giorgetti e il Presidente Fontana
In Mazzucchelli vengono sviluppati circa 8.000 colori all’anno che possono trovare applicazione o nella creazione di effetti esclusivi per ciascun cliente o entrare nell’offerta dell’azienda andando altresì ad aggiungersi a prodotti con colorazioni e fantasie che non passano mai di moda, come il nero e i tartarugati, ad esempio. È questa la potenza della creatività che l’impresa propone al suo mercato di montature per l’ottica. Ma quello di cui si occupa la Mazzucchelli non è solo la valorizzazione estetica del materiale ma anche tecnica. Tra le linee produttive, infatti, c’è anche quella di lastre trasparenti per le lenti interne delle maschere da sci, con trattamenti specifici come per esempio l’antiappannamento. Senza dimenticare che le lastre di acetato di cellulosa trovano applicazione anche nel mondo degli accessori, come mollette per capelli, manici di borsette, fibbie e spille per l’alta moda. Di recente costituzione una divisione che, a seguito di un nuovo brevetto e con il conseguente utilizzo di differenti materie prime, produce film decorativi di rara profondità e valenza estetica con una pluralità di possibili applicazioni.
Circa 8.000 colori all’anno, oltre ad un altro ventaglio di linea fissa con quelle colorazioni e fantasie che non passano mai di moda, come il nero e i tartarugati, ad esempio. È questa la potenza della creatività che l’impresa propone al mercato di montature per l’ottica
“Ma non è solo sull’innovazione delle sue linee produttive che l’azienda si concentra. Da un lato, fin dal 1927, con lo storico accordo con Du Pont, si parla di alleanze strategiche con società di livello internazionale anche mediante l’apertura del capitale sociale. Ultima solo in ordine di tempo, l’alleanza che ha visto l’ingresso nell’azionariato di Luxottica”, commenta Umberto Brustio, Cfo Asia. Dall’altro, esiste un importante impegno al sociale: “Un’altra attenzione, che da sempre è nel nostro dna – precisa il Presidente Mazzucchelli –, è quella di essere avanti anche sul fronte del welfare. Basti pensare a quello che una volta era il dormitorio femminile realizzato accanto allo stabilimento di Castiglione Olona oppure alla squadra di pompieri creata nel 1924 per aiutare il territorio o, ancora, al villaggio di un centinaio di villette costruite per i lavoratori. Oggi ci siamo innovati, ma il nostro impegno non cambia. Lo dimostrano, ad esempio, le campagne di prevenzione delle maggiori patologie maschili e femminili, ma anche il Poliambulatorio presente all’interno dell’azienda e gratuito dal 1940, con cui dipendenti, familiari e pensionati hanno un ventaglio di dottori a disposizione, dal medico generico a specialisti tra i quali, ma non solo, cardiologo e oculista”. “Anche il nuovo stabilimento, frutto dell’investimento dell’ultimo quinquennio, guarda alla responsabilità sociale e ad una maggiore sostenibilità ambientale, utilizzando degli standard ancor più elevati rispetto a quelli richiesti dalla normativa – aggiunge Davide Orsi Mazzucchelli –. Questo perché crediamo fortemente che l’investimento più grande che un’impresa possa fare sia sulle persone. Anche su quelle che un giorno potrebbero lasciare questo posto di lavoro per andare altrove. In quel caso avremo comunque dato qualcosa sia alla persona, sia alla società, perché abbiamo formato un tecnico capace di svolgere la propria mansione, che dunque sarà un valore aggiunto per l’industria di tutto il territorio”.