Nella scalata verso una ritrovata capacità competitiva sui mercati, un ruolo fondamentale lo giocherà anche l’aggiornamento delle risorse umane. Una sfida per le imprese, ma anche per le società di servizi delle associazioni imprenditoriali e per i fondi interprofessionali come Fondimpresa

“Un processo che ha accelerato i tempi del cambiamento, ma che non ci ha trovati impreparati”. Marco De Battista, Presidente di Univa Servizi, la società di servizi alle imprese dellUnione degli Industriali della Provincia di Varese, commenta così il rapido passaggio alla digitalizzazione che ha caratterizzato anche il mondo della formazione durante il periodo del lockdown. Un processo che, inevitabilmente, apre nuovi scenari anche per i mesi a venire, quelli decisivi per la ripresa economica del Paese, in cui la valorizzazione del capitale umano giocherà un ruolo determinante. “Se da una parte ci siamo dovuti velocemente adeguare alla situazione, come tutti, con rapide soluzioni che ci hanno permesso di lavorare in modalità smart, in un momento così complesso, è pur vero che la nostra società stava già vivendo un forte impulso verso il digitale. Questo ci ha permesso di rendere più rapido il percorso, per poter restare vicini alle imprese, anche da lontano. Così è stato, ma non si torna indietro: la digitalizzazione è la chiave per la ripartenza. Ora dobbiamo guardare al futuro per superare la crisi: la formazione è sicuramente uno degli strumenti più importanti per raggiungere l’obiettivo”, spiega De Battista. Un’attività, quella di Univa Servizi che, solo per dare qualche numero, nel 2019 ha gestito oltre 35.300 ore di formazione finanziata coinvolgendo 14.500 allievi attraverso i fondi interprofessionali Fondimpresa e Fondirigenti, senza contare le attività di formazione a pagamento, la consulenza in diversi campi (salute e sicurezza sul lavoro, ambiente, sistemi di gestione, trattamento dei dati e modelli organizzativi 231), la consulenza specialistica per l’energia, l’assistenza alle imprese per la partecipazione a bandi o l’ottenimento di voucher digitali. Grazie a quest’ultima attività, in particolare, ammontano a 148mila euro i contributi ottenuti dalle imprese.

Per quanto riguarda nello specifico la formazione, sono diverse le novità messe in cantiere da Univa Servizi per venire incontro alle esigenze delle imprese. Come quelle, ad esempio, di una realtà affermata sui mercati internazionali come Vibram: “Il nostro desiderio – racconta Sara Bardelli, Responsabile delle Risorse Umane dell’azienda di Albizzate – era proprio quello di un catalogo di contenuti formativi che ci permettessero di progettare percorsi su misura. Non si tratta di un bisogno sorto a causa dallo stato di emergenza in cui ci siamo trovati. Già da qualche tempo, infatti, stavamo pensando di lasciare ai singoli lavoratori la possibilità di scegliere parte del- la loro formazione in azienda su base volontaria. Perché ciascuno possa avere una visione più ampia possibile, quasi imprenditoriale, per promuovere le interconnessioni e l’approfondimento. È poi ovvio che le nuove esigenze legate al contesto abbiano fatto nascere innovative modalità di fruizione, come è successo anche per noi, negli ultimi mesi. Per quanto riguarda il futuro della formazione è ragionevole immaginare una situazione ibrida che veda, accanto alle modalità che favoriscono il contatto e l’empatia, quelle online con altri vantaggi”.

Non esclude nessuna possibilità nemmeno Manuela Meroni, Responsabile HR della Rodolfo Comerio di Solbiate Olona: “Da noi la formazione è prassi consolidata, un sistema: lo conferma il fatto che abbiamo in azienda una sala ad hoc. Periodicamente raccogliamo i bisogni formativi e realizziamo un piano adeguato. Va da sé che, come azienda meccanica, l’attività è prevalentemente tecnica e persino mista del tipo ‘learning by doing’. Tuttavia, cerchiamo di cogliere ogni occasione. La formazione a distanza, ad esempio: già ben prima del lockdown la usavamo per i dipendenti che sono spesso in trasferta. L’importante, in generale, è che i percorsi siano sempre mirati sul contesto e sulle persone. Con questa premessa, si possono contemplare tutte le possibilità che arriveranno in futuro”. Ma con quali novità Univa Servizi si presenta in autunno alle imprese? “Il rallentamento operativo è stato un’opportunità di accelerazione notevole. Oltre che in digitalizzazione, abbiamo investito in progettualità – spiega Paolo Praderio, Responsabile dell’Area Formazione –. Due importanti novità saranno le Pillole formative online e l’E-learning. Abbiamo poi sul tavolo i piani strategici relativi agli avvisi di Fondimpresa, un progetto di circular economy con Fondirigenti, la formazione continua della Regione Lombardia e la competitività di Fondimpresa”.

Proprio l’esperienza di Fondimpresa conferma come la digitalizzazione “forzata” non abbia trovato impreparate le realtà coinvolte nella formazione, che anzi hanno colto l’occasione per lavorare allo snellimento di alcuni processi. “Di questo periodo così particolare mi sento di poter sottolineare tre aspetti”, racconta Elvio Mauri, Direttore Generale di Fondimpresa , il fondo interprofessionale per la formazione continua più importante in Italia. “La prima è che abbiamo lavorato fin da subito per non far perdere opportunità alle imprese durante il lockdown: da una parte ci siamo attivati per offrire una proroga e posticipare di 6 mesi i termini stabiliti per la conclusione delle attività formative previste, dall’altra per garantire la possibilità alle aziende, già affaticate dalla situazione, la possibilità di non stornare le proprie risorse del Conto formazione e poterle poi usare per la programmazione futura. Da subito, poi, abbiamo deliberato la possibilità di convertire tutte le modalità classiche di aula frontale in tele-formazione in accordo con Anpal (l’Agenzia Nazionale Politiche Attive del Lavoro, ndr).

La terza considerazione è di visione per il futuro. Abbiamo ereditato una formazione stile anni ‘80 molto standardizzata. Oggi non è più così e bisogna agire di conseguenza. C’è una linea di confine labile tra chi lavora e chi studia: le persone si aggiornano continuamente, e ovunque, per la propria crescita personale. Servono modalità nuove e smart, a partire dalla formazione a distanza, con pillole formative, aule virtuali, webinar interaziendali o altre soluzioni flessibili, che spazino in diverse e ampie tematiche, perché le imprese possano scegliere la forma più vicina ai propri obiettivi, anche in modalità asincrona. Ci stiamo impegnando per dare vita ad un Conto Formazione Digitale che permetta di ragionare in maniera del tutto nuova tenendo conto del fatto che oggi il valore della piattaforma si deve misurare in rapporto non al tempo impiegato, ma al numero di soluzioni e di risultati raggiunti. Questo ovviamente implica un cambio di testa ma anche della normativa: lo stiamo già perseguendo con grande serietà e obiettivi chiari insieme ad Anpal”.



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