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Prosegue il viaggio di Varesefocus alla scoperta dei sentieri dedicati agli amanti della bicicletta. Il percorso di 14 chilometri che da Cuveglio porta a Luino è perfetto per una gita primaverile alla scoperta delle bellezze naturalistiche del Varesotto. Adatto anche a chi è meno allenato e alle famiglie per la sua caratteristica pianeggiante, regala scorci suggestivi e molteplici possibilità di deviazioni per rendere l’escursione un ricordo indimenticabile

È probabilmente uno dei percorsi in bicicletta più belli da fare in questo periodo dell’anno: la ciclabile della Valcuvia immerge il ciclista nel suo verde di mille sfumature diverse, tra i suoi torrenti e le sue vette e accompagna, a passo lento, verso una delle città più struggenti affacciate sul Lago Maggiore, Luino. Il percorso è particolarmente incantevole per innumerevoli motivi: è la lunghezza giusta per divertirsi in bici senza stancarsi troppo, è pianeggiante, adatto anche a chi non è allenato o a famiglie, è ben isolato dal traffico e regala degli scorci che restano nel cuore. 

Pedalare nel verde

Questa ciclabile parte da Cuveglio per arrivare fino a Luino senza quasi mai incrociare il traffico delle strade più percorse. È lunga 14 chilometri: una distanza che permette di stare in bici senza stancarsi, arrivare a Luino per una piacevole pausa sul lungolago, per poi ritornare senza eccessiva fatica. Quasi l’intero percorso si snoda tra viali alberati, affiancando corsi d’acqua, in particolare il Margorabbia e offrendo frescura e riparo dal sole, con il sottofondo rilassante del rumore del fiume. Una combinazione perfetta per le gite primaverili. Gli scorci panoramici si alternano a ogni pedalata: vasti prati, boschetti, agriturismi, caselli di un tempo, il Margorabbia che accompagna per lunghi tratti, abbellito da fioriture spontanee e animali selvatici che fanno capolino, come aironi, cigni, germani e tante altre specie di uccelli. Che siate ciclisti esperti o alle prime armi, con i vostri bambini o in compagnia di amici, potrete godervi un itinerario sicuro e privo di particolari difficoltà. Lungo il tracciato, non ci sono ostacoli degni di nota e le asperità dovute ad alcune radici di alberi sono comunque minime, superabili anche dai più piccoli. Inoltre, i pochi attraversamenti stradali presenti lungo il percorso sono regolati da semafori e da un’attenta segnaletica che garantisce la massima sicurezza. E poi ci sono i sottopassi: una caratteristica che si incontra più volte lungo il percorso, creati appositamente per evitare di passare lungo i tracciati delle auto.

Da dove si parte

Il percorso più bello è quello che da Cuveglio accompagna a Luino, per arrivare poi fino al lago. Lasciate l’auto al comodo parcheggio del centro commerciale Valcuvia Shop a Cuveglio e preparatevi a immergervi nella splendida Valcuvia in bicicletta, seguendo le indicazioni per la via ciclopedonale. Il percorso inizia proprio qui, a pochi passi dalle auto. Subito vi troverete immersi nella natura, pedalando accanto a una pittoresca fattoria dove potrete ammirare gli animali al pascolo. La pista ciclabile, realizzata principalmente in asfalto e cemento, si snoda dolcemente tra saliscendi leggeri, regalando panorami suggestivi.
Proseguendo il vostro viaggio, sul lato destro del percorso, noterete un vecchio mulino, un tempo fulcro dell’attività molitoria della zona. Un affascinante testimone del passato che cattura l’attenzione e invita a una sosta per una riflessione storica. Durante il tragitto non mancheranno tratti da percorrere attraversando ponticelli e passerelle, che rendono l’itinerario davvero bucolico e divertente, soprattutto per i bambini. Il consiglio durante questo tragitto è di non dimenticare la macchina fotografica o avere lo smartphone ben carico per immortalare i momenti più belli di questa escursione.

Quante sorprese a Rancio Valcuvia

Tra fattorie, prati, cascatelle e boschetti, in poco tempo arriverete a Rancio Valcuvia, dove troverete uno dei famosi sottopassi e, poco dopo, uno dei punti più incantevoli di questo itinerario. Dopo un campo coltivato e una caratteristica fattoria sulla destra, poco più avanti, troverete una passerella di legno a forma di S, che si snoda tra gli alberi. Prestate attenzione: in caso di umidità o di pioggia, la superficie potrebbe risultare scivolosa. Per maggiore sicurezza, è consigliabile, come indicano i cartelli, scendere dalla bici e attraversarla a piedi. Sotto al ponticello, un piccolo stagno vi regalerà un momento di quiete e la possibilità di sostare un po’ all’ombra. Continuando per circa 2 chilometri, raggiungerete un semaforo. Proseguendo sulla pista ciclabile, potrete ammirare il paesaggio circostante e godervi la piacevole sensazione di pedalare nella natura. Poco dopo arriverete a Ferrera, località famosa per le sue cascate.

Verso Luino

Proseguendo verso Luino, vi troverete a costeggiare un suggestivo laghetto artificiale, un piccolo angolo rurale affascinante. Lungo il percorso ci sono anche alcuni bar o ristoranti dove fare una sosta e alcune aree attrezzate per un piacevole picnic all’aria aperta. Continuando il vostro viaggio, attraverserete campi coltivati e fattorie, dove potrete ammirare animali al pascolo come cavalli, asini, mucche e belve da cortile. Uno spettacolo bucolico che vi riporterà indietro nel tempo. Senza quasi accorgervene, vi ritroverete alle porte di Luino: un traguardo che vi riempirà di soddisfazione, soprattutto se pensate alla bellezza del percorso che avete appena completato. L’arrivo a Luino è emozionante. Dovrete passare il ponte di metallo che supera la foce del torrente Margorabbia, nel punto di congiunzione con il Tresa. Gli spunti per le foto qui sono innumerevoli: dal placido fiume al bosco che si mescola alla città. 

Lo sbarramento della Valcuvia

Attraverso questa ciclabile vi troverete a incrociare i siti dello Sbarramento della Valcuvia, segnalati con un apposito cartello, testimonianza della Grande Guerra in Nord Lombardia, che può trasformarsi in un itinerario di scoperta a se stante. Il sistema difensivo italiano verso la Svizzera alla Frontiera Nord venne ideato nel 1871 dal Regno d’Italia per proteggersi da eventuali aggressioni provenienti da oltralpe. Iniziati i lavori nel 1904, gran parte vennero eseguiti tra il 1916 e il 1917. A Nord di Varese, il sistema antintrusione nemica si svolge su più linee ed è articolato in 62 appostamenti. Caposaldo dello sbarramento della Valcuvia era il Forte a Vallata del Monte San Martino, mentre il fondovalle era chiuso tra i complessi trincerati di Mesenzana Cassano, a Ovest, e di Rancio-Masciago Primo.

Tappe fuori percorso

Un aspetto molto affascinante di questa ciclopedonale è il fatto di poter allungare all’infinito il percorso, aggiungendo deviazioni che accompagnano alla scoperta di alcuni dei luoghi iconici più belli della provincia, come ad esempio le cascate di Ferrera raggiungibili con una deviazione quando si passa dal Comune omonimo. Interessante è anche una visita a Cavona, piccolo borgo dove è presente la Chiesa di Santa Casa, eretta tra il 1635 e il 1643 sull’esempio del Santuario della Madonna di Loreto.



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