Molto più che una competizione sportiva. L’evento organizzato ogni anno dalla società Binda, grazie ad un vasto calendario di appuntamenti, è in grado di tirare la volata anche ad un importante indotto economico stimato intorno ai 5 milioni di euro. Migliaia gli appassionati che arrivano da tutta Italia e dall’estero. Incalcolabili i vantaggi per il territorio in termini di visibilità. Un circo mediatico, ciclistico, culturale in crescita costante che le disavventure meteo di quest’anno di sicuro non fermeranno. Nuovi progetti sono già in cantiere
Il Festival del ciclismo, la Gravel experience, la Crono per gli Amatori, i 3mila della Gran Fondo, la gara Elite Donne e la Tre Valli dei professionisti. In due parole un grande evento, fermato quest’anno solo da ciò che non si può ponderare e organizzare: il meteo. Ma non per questo intaccato nella sua autorevolezza, conquistata edizione dopo edizione. Ma non è del palmares sportivo che la società Binda può vantare in tanti anni di organizzazione della Tre Valli di cui vogliamo parlare. Bensì della capacità di trasformare una gara da “corsa di preparazione” per competizioni più importanti in un appuntamento da non perdere nel folto calendario internazionale. E ancora, vogliamo parlare della Tre Valli che non vive più... di solo Tre Valli. Oggi, infatti, quando pronunci il nome di questa gara, che ha superato brillantemente il secolo di vita senza dimostrare i suoi 103 anni di edizioni alle spalle, parli di sport ma anche di cultura, di turismo e di economia. Partiamo dall’ultimo aspetto, quello economico e non per questioni veniali, ma per stupire con due dati numerici. I giorni clou del bouquet delle manifestazioni su strada muovono un indotto stimato in 5 milioni di euro. Solo le notti letto vendute dagli alberghi della provincia sono state, nei giorni delle competizioni, 30mila nel 2023.
Da anni la Tre Valli dei professionisti gode della diretta TV. “Un passaggio pubblicitario su Rai Due – spiega il patron della Binda Renzo Oldani – vale 150mila euro. La gara va in diretta per 6 ore. Durante le quali milioni di telespettatori possono ammirare, con anche riprese spettacolari, il bello della nostra terra. Un grande spot pubblicitario. Ora sfido chiunque a trovare un altro grande evento della nostra provincia in grado di conquistare una vetrina televisiva così lunga”. Dall’economia al turismo. Un passo di lato, poiché questo settore è interconnesso con il primo. E qui entrano in gioco gli appuntamenti per gli Amatori. Partiamo dalla Crono, una disciplina per appassionati. Quella varesina non è l’unica nel suo genere, ma è la prima nell’intero panorama per iscritti: 250 nell’edizione 2024. “Un numero importante – continua Oldani – se si pensa che altre pari fanno non più di 50 partecipanti. Quest’anno poi abbiamo avuto Amatori che provenivano anche dalle Filippine e gli americani che sono venuti qui ci hanno chiesto persino di predisporre le biciclette per non portarle dagli Stati Uniti”. Nota di cronaca e spunto di riflessione: alla Crono 2024 al via c’era anche qualche amatore di nazionalità russa, segno che lo sport abbatte barriere e confini.
Per non parlare della Gran Fondo e della carica dei suoi 3mila ciclisti. “È il collante tra sport e turismo – continua Oldani –. E se la gara dei professionisti in tv è il giusto esempio di promozione, gli iscritti alla Gran Fondo sono la declinazione concreta che il messaggio della diretta Rai è arrivato al cuore degli appassionati di ciclismo. Che poi scelgono Varese per pedalare e vivere qualche giorno di sport e bellezza nella nostra provincia”. Negli eventi dedicati agli amatori le nazioni rappresentare sono 21. Restiamo ancora sui numeri delle gare: 25 le squadre professionisti uomini e 24 le donne, il massimo di quelle consentite dal regolamento. Per cucire tutto questo occorre però una grande squadra. E la Binda lo è: 600 volontari, oltre a una ventina di persone che formano il corpo direttivo della società con vari incarichi. I Comuni coinvolti dalle gare sono 134, ovvero tutta la provincia. “Poi occorre contare la sinergia che c’è tra istituzioni, Prefettura, forze dell’ordine, realtà di soccorso, polizie locali e protezione civile. La Tre Valli – sottolinea Oldani – è l’unica corsa ciclistica al mondo ad avere una cabina di regia interforze, oltre a un punto avanzato della Chirurgia dell’Ospedale di Circolo attivo in piazza Monte Grappa durante la Gran Fondo”. Oldani quando in sede di presentazione di ogni edizione della Tre Valli dice che “questo è un evento che vive ogni giorno per 365 giorni all’anno”, dice una verità. Poiché il primo pensiero all’edizione successiva, scatta nel momento in cui la carovana dei professionisti lascia la città. E ogni volta, quasi come un mosaico, si aggiunge un tassello.
Il patron Renzo Oldani: “Quest’anno abbiamo avuto Amatori che provenivano anche dalle Filippine e gli americani che sono venuti qui ci hanno chiesto persino di predisporre le biciclette per non portarle dagli Stati Uniti”
“Facciamo sport e cultura – continua con una punta d’orgoglio Oldani –. Basti pensare al Festival del ciclismo di quest’anno. Abbiamo raccontato la storia di questo sport, abbiamo portato sul territorio appuntamenti e campioni. La società Binda crede davvero che la Tre Valli possa essere motore imprescindibile dell’economia della nostra provincia”. E l’anno prossimo ci sarà un nuovo appuntamento: “Il Mondiale di ciclocross Amatori si disputerà nella nostra provincia per due anni consecutivi”. Oldani mentre parla si ferma un attimo e, come il corridore pronto ad andare in fuga, si guarda attorno per cercare gli occhi di chi sta in gruppo e capire qual è il momento giusto per scattare. Uno sguardo rapido. Vede e rivive il momento in cui tutto è partito: “Il giorno in cui sono stati assegnati a Varese i Mondiali del 2008 – conclude – lì abbiamo capito che sarebbe stata l’occasione per fare il salto di qualità”. Il momento per andare in fuga. Un ultimo numero per chiudere in bellezza. La Tre Valli, nella graduatoria delle gare più ambite al mondo, è ottava. Davanti ci sono il Tour, il Campionato del Mondo, il Lombardia e le Olimpiadi. La Milano Sanremo è settimana a un pugno di punti. Dietro il resto dell’universo ciclistico, Tirreno Adriaco, Vuelta e Amstel comprese. Chapeau.