Rettore_Federico_Visconti_consegna_lauree_Liuc

“Non di rado la speranza si stiracchia deformandosi in illusione. Saper rinunciare a sogni impossibili, ritornare con i piedi piantati nella polvere della quotidianità, riscoprire i propri limiti senza inseguire miraggi di gloria, può essere un esercizio sano e coraggioso. Questo però non deve spegnere ogni attesa e desiderio”: è con le parole di Monsignor Gianfranco Ravasi, tratte dal libro “Scolpire l’anima”, che il Rettore della LIUC – Università Cattaneo, Federico Visconti, si è rivolto ai laureati protagonisti della Cerimonia delle Lauree che si è tenuta nei giorni scorsi nel parco dell’Università. Un momento che sancisce la conclusione della prima parte (in caso di triennale) o dell’intero percorso universitario (in caso di magistrale), ma soprattutto un importante segnale di ritorno alla normalità per la comunità della LIUC che lo scorso anno aveva necessariamente dovuto cancellare questo evento a causa della pandemia. L’evento questa volta è stato articolato in due tappe: la prima dedicata agli 797 laureati dell’Anno Accademico 2019/2020; la seconda dedicata ai 733 laureati dell'Anno Accademico 2018/2019 che lo scorso anno non hanno potuto festeggiare. L’intervento del Presidente della LIUC, Riccardo Comerio, è stato dedicato al tema delle relazioni: “La pandemia vi ha insegnato che per mettere le basi del vostro futuro sono necessarie relazioni, sane e costruttive, nella vita e nel lavoro. In questi mesi avete compreso che non è scontato poter studiare nelle aule, frequentare la biblioteca, ripassare con un amico. Avete capito quanto sia importante la comunità universitaria di cui fate parte, quanto conti il senso di appartenenza, anche per una realtà giovane come la nostra, con alle spalle una storia recente… seppur già di 30 anni”. 

 

Per saperne di più:

Leggi il comunicato stampa della LIUC – Università Cattaneo



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