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Negli spazi confiscati alla mafia in uno stabile nel centro di Busto Arsizio, nasce una realtà in cui prendono vita percorsi formativi gratuiti pensati per le persone in difficoltà. È qui che gli “Amici della Grassi 1925”, Associazione che raggruppa i dipendenti e gli ex dipendenti della Grassi Spa di Lonate Pozzolo, hanno avviato un progetto per insegnare un mestiere alle donne (straniere e non) che desiderano lavorare nel settore tessile 

In via Quintino Sella a Busto Arsizio si respira aria nuova e voglia di fare, nello stabile al numero 7 tinteggiato di un programmatico verde speranza. Negli spazi che un tempo sono stati quelli di una ex pizzeria confiscata alla mafia, oggi le attività fervono. Per la precisione dalla primavera del 2023 e dalla inaugurazione del 21 marzo, Giornata nazionale della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime di mafie. Grazie alla O.d.V Società San Vincenzo De Paoli, in primis, che ha preso in mano le redini dell’immobile riqualificato con i fondi di Regione Lombardia e ribattezzato “L’Officina del Sapere”. Grazie alle imprese che, accogliendo lo stimolo della San Vincenzo, hanno offerto la loro collaborazione per progetti specifici pensati per un luogo che, staccandosi dal passato, possa garantire un nuovo futuro. E se è vero che la dignità di un essere umano passa dal lavoro, lo scopo di fondo di questo progetto è di puntare sulla formazione.

A raccontarlo è Silvana Marangoni della San Vincenzo: “L’idea era di dare valore alle persone, con interventi precisi e mirati e grazie all’aiuto di una rete di collaborazioni con il Comune, l’ufficio di collocamento e con imprese del territorio. Siamo partiti da progetti semplici ma molto concreti, come corsi di italiano per rifugiati ucraini per poi passare alla formazione vera e propria, organizzando corsi gratuiti per l’inserimento lavorativo delle persone in difficoltà. La chiave è stata l’apertura reciproca del terzo settore, il nostro, al mondo delle aziende. Il tutto grazie ad incontri con persone e realtà sensibili, come la Grassi Spa di Lonate Pozzolo, nome storico di riferimento nel settore tessile e, in particolare, tessile tecnico o come l’Aquatechnik Group, azienda di Magnago, in provincia di Milano, di sistemi per impianti idraulici o tecnici, specializzata nella lavorazione della plastica. I corsi, realizzati grazie a queste aziende, sono quest’anno alla seconda edizione”.

Silvana Marangoni (Società San Vincenzo De Paoli): “L’idea era di dare valore alle persone, con interventi precisi e mirati e grazie all’aiuto di una rete di collaborazioni con il Comune, l’ufficio di collocamento e con imprese del territorio”

E come si svolgono queste iniziative? “Nel nostro caso, l’azienda affida in comodato d’uso gratuito delle macchine da cucire industriali per la confezione e fornisce poi la formazione grazie alle competenze e alla passione dei volontari che fanno parte dell’Associazione senza scopo di lucro ‘Amici della Grassi 1925’”, spiega Gaetano Natoli, memoria storica dell’impresa Grassi e oggi anima del sodalizio. Una realtà alla quale dal 2019 aderiscono dipendenti ed ex dipendenti, dell’azienda tessile di Lonate Pozzolo, ma anche i loro amici e familiari, nata per mantenere nel tempo i rapporti consolidati durante l’esperienza lavorativa, anche celebrando la memoria e che, alle attività più ricreative, affianca impegni concreti a sostegno di progetti benefici. Ad esempio, raccolte fondi o progetti come quelli dell’Officina del Sapere di Busto Arsizio, appunto. Alla sua seconda edizione, il percorso strutturato dalla “Amici della Grassi 1925” vede un’attività formativa spalmata su un trimestre per 2 giorni a settimana e destinata a 5 donne di nazionalità diverse, per lo più Sudamericane. “In un periodo di tempo molto concentrato, l’obiettivo è quello di preparare le persone ad avere alcune competenze iniziali ma molto pratiche”, spiega Natoli. “Si parte dall’osservazione dei passaggi di un confezionamento tessile, dal tagliato al capo ultimato, per poi apprendere i rudimenti di un macchinario industriale e arrivare a realizzare un indumento finito vero e proprio. Lo scopo è fornire le competenze di base per favorire l’inserimento nel mondo del lavoro, ma non solo”.

“L’obiettivo finale è aiutare le persone a pensare e, in particolare, le donne ad essere autonome”, aggiunge Marangoni. “La formazione e il lavoro servono principalmente a questo: a far crescere la fiducia e a favorire un cambiamento culturale. Non possiamo nasconderci, ad esempio, che spesso dobbiamo lavorare anche per rinforzare la motivazione delle persone, che va oltre quelle che possono essere le problematiche oggettive. Questo è fondamentale perché possano essere effettivamente collocate. La nostra ambizione poi è che altre imprese, prendendo ad esempio la bella e generosa esperienza con l’azienda Grassi e i volontari della ‘Amici della Grassi 1925’, vogliano farsi avanti per realizzare con noi percorsi simili. In questo spazio noi puntiamo sulla concretezza. Cerchiamo persone che vogliano fare, sapendo che è giusto fare”, conclude Silvana Marangoni.   



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