Che si tratti di voglia di sicurezza oppure di necessità di un contesto protetto o ancora di bisogno di convivialità, relax e divertimento per grandi e piccini, sono sempre di più le persone che scelgono di trascorrere le calde giornate estive a bordo vasca. A confermalo, i numeri di Assopiscine secondo cui il settore, a livello italiano, è arrivato a valere oltre 1,2 miliardi di euro. Le esperienze di alcuni operatori del Varesotto, da Nord a Sud della provincia
Oltre 1,2 miliardi di euro: questo il valore del fatturato aggregato del settore piscine, a livello italiano, nel 2022 (ultimi dati disponibili), rilevato da Assopiscine, Associazione che rappresenta una filiera produttiva di oltre 2.300 imprese progettatrici, costruttrici, installatrici e manutentrici di piscine, che impiegano un totale di più di 15mila addetti. Nello specifico, il 15% di questi 1,2 miliardi sarebbe generato dalla domanda di strutture ad uso pubblico, soprattutto turistiche. Negli ultimi 2 anni, sempre stando alle stime di Assopiscine, il comparto ha registrato un importante balzo in avanti di ordinativi, con un aumento del 13%, di gran lunga superiore alla media annuale del 5% rilevata nei 10 anni precedenti. La motivazione? Una sempre maggiore attenzione degli italiani alle tematiche legate al benessere, specialmente in seguito alle restrizioni del periodo Covid. L’Italia è il quarto mercato in Europa per volumi di vendite, con ordini principalmente da committenti privati, che rappresentano l’85% del totale. Le previsioni per il 2024 sono anch’esse positive: ci si aspetta una crescita dell’8% a livello complessivo e del 20% se riferita al solo comparto turistico. I dati di Assopiscine, in altre parole, sembrano delineare quello che può essere definito (con un gioco di parole) un vero e proprio fenomeno di costume. Che sta prendendo sempre più piede anche in provincia di Varese.
A confermare questo trend sono le parole di Paola, Responsabile del Club Villa Sant’Uberto di Busto Arsizio: “Le persone, secondo la nostra esperienza, hanno sempre più voglia di vivere l’ambiente della piscina, principalmente per socializzare e questo bisogno di socializzazione è letteralmente esploso dopo la pandemia. La piscina del nostro Club privato ha sempre rappresentato un posto sicuro in cui incontrarsi e una destinazione adatta in cui conoscersi ed interagire all’aria aperta”.
Tornare a stare insieme, in un luogo vicino a casa, ma lontano dal centro cittadino abitato e trafficato quanto basta per immergersi in una realtà vacanziera: questo l’obiettivo che accomuna un numero sempre più crescente di persone. “La piscina viene percepita come una meta di fuga, pur restando a portata di mano – precisano di nuovo da Villa Sant’Uberto –. Non è necessario, infatti, mettersi in auto e rischiare di rimanere bloccati in infiniti viaggi come quando si decide di trascorrere una giornata al mare. Molti hanno la sensazione di essere in vacanza quando sono in piscina, di poter respirare”. Ma non solo. “Un fenomeno curioso che abbiamo notato di recente, legato probabilmente all’aumento dello smart working, è la scelta di molti businessmen di lavorare a bordo piscina. In un ambiente rilassante, con musica di sottofondo, servizi di ristorazione e pool bar a disposizione, anche una comune giornata lavorativa può prendere una piega inaspettata”.
Non solo relax, convivialità e garanzia di sicurezza, ma anche igiene e un contesto protetto. “Chi sceglie la piscina lo fa per motivi ben presici, anche decidendo di spendere qualcosa in più rispetto ad una gita al lago che, nella maggior parte dei casi, risulta meno cara”, afferma Marcello Boerchi, Responsabile dello Stadiumfit di Besozzo. “Il controllo qualitativo delle acque che viene ripetuto più volte al giorno, unito alla presenza costante di assistenza e bagnini fanno sì che le famiglie, specialmente quelle con bambini, prediligano luoghi sorvegliati e riparati come le piscine, per le proprie ore di svago estivo. Noi, ad esempio, organizziamo diversi campus ogni anno, dedicati proprio ai più piccini”, precisa Boerchi. L’intrattenimento dei piccoli di casa è un altro fattore dirimente nelle scelte di molti genitori che, in una giornata di relax a bordo piscina, ricercano anche passatempi alternativi e sicuri per i propri figli. “Altra opportunità di divertimento in sicurezza nella nostra struttura – racconta di nuovo Marcello Boerchi – sono dei trampolini elastici che abbiamo installato all’interno di una vecchia piscina dismessa, trasformata per l’occasione in una palestra. Questo servizio, disponibile in abbinamento all’ingresso in piscina, offre ai genitori la possibilità di intrattenere i propri figli, affidandoli alle cure del centro”. Bambini felici, genitori felici, in altre parole. Ma a frequentare le vasche varesine non sono solamente i nuclei familiari. “Vendiamo moltissimi abbonamenti estivi, ad un target che va dai 18 agli 80 anni, principalmente perché, stando alla nostra esperienza, sempre più persone passano le ferie qui in provincia e non si spostano altrove per le proprie vacanze. Questo significa che molti, adolescenti e non solo, si presentano all’ingresso alle 9.00 del mattino e restano fino alle 19.00 di sera. Tra le diverse tipologie di abbonamenti che proponiamo, i più utilizzati sono sicuramente gli stagionali con sdraio riservata, un servizio molto simile a quello offerto dalle spiagge marittime”.
Anche gli amanti degli sport, del verde e della natura possono trovare nella piscina una valida alternativa al mare o agli specchi d’acqua lacustri. “Organizziamo diversi eventi, dalle feste di compleanno ai team building e delle volte anche matrimoni. Per i più sportivi ci sono campi da calcio, da paddle, da green e beach volley e anche un’area per il golf. La nostra offerta è molto variegata perché cerca di rispondere ai bisogni più diversi”, spiega Lorenzo Schapira, Titolare dell’Idea Village di Olgiate Olona. Il che significa pensare fuori dagli schemi e immaginare la piscina come un luogo di aggregazione, per ogni fascia d’età, capace di intercettare necessità e richieste di una clientela ampia e variegata. “Il nostro obiettivo era creare un locale unico nel suo genere: abbiamo perciò scelto di aggiungere, in affiancamento ai classici servizi, un qualcosa di innovativo, ossia una discoteca. Siamo stati una delle prime a cielo aperto in Lombardia ad attirare così tanti clienti – precisa Schapira –. La nostra volontà è offrire un’esperienza il più completa possibile. Potersi divertire senza doversi spostare da un luogo all’altro e senza doversi rinchiudere al chiuso, come succede nella maggior parte delle discoteche classiche. Abbiamo perciò esteso l’orario di apertura della piscina, allungano la giornata di svago e relax dei nostri clienti. I giovani, molto spesso, abbinano le due cose: si pagano due ingressi separati, uno dedicato solo alla piscina e uno per la serata in discoteca. Così dopo un giorno al sole e un aperitivo al tramonto, inizia il divertimento serale all’aperto immersi nel verde”.
Ad essere attratti da questa tipologia di svago sono anche molti stranieri. “Il mese di luglio è in assoluto quello maggiormente frequentato, da una clientela molto differenziata: si passa dagli stagionali, a pacchetti di ingressi multipli più flessibili, ma anche tante entrate singole, come ad esempio nel caso degli stranieri, per la maggior parte europei, che vengono da noi perché ci troviamo in una zona di passaggio e altamente trafficata, non molto distante dall’aeroporto di Malpensa”, chiosa Lorenzo Schapira.