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L’equità tra uomo e donna sul luogo di lavoro non è solo una questione quantitativa, ma anche qualitativa. Un esempio concreto è quello dell’ottenimento della Certificazione per la parità di genere dall’azienda di Buguggiate, attiva a livello internazionale nella progettazione e produzione di apparecchiature per la ricerca scientifica. Ecco le iniziative grazie a cui l’impresa ha raggiunto questo risultato nonostante una inevitabile disparità numerica tra le femmine e i maschi nei reparti produttivi

Raggiungere la Certificazione per la parità di genere, nonostante l’inevitabile disparità numerica tra uomini e donne nei reparti produttivi, puntando su quelle politiche di welfare volte ad una maggiore uguaglianza all’interno del capitale umano dell’azienda. Questa la sfida vinta della Tecniplast Spa: l’impresa attiva a livello internazionale nella progettazione e produzione di apparecchiature per la ricerca scientifica. Una realtà manifatturiera con head quarter sul territorio varesino, precisamente a Buguggiate e distaccamenti in tutto il mondo tra Regno Unito, Francia, Germania, Svizzera, Stati Uniti, Canada, Cina, Australia e Giappone. Per una forza lavoro totale di circa 1.500 persone. Una sfida sicuramente non facile, ma assolutamente superata. Infatti, tra le 450 persone che lavorano nella sede di Tecniplast in provincia di Varese, proprio per via dell’entità delle lavorazioni, le donne, nei reparti produttivi, rappresentano una fetta minoritaria di circa il 22% della popolazione aziendale. Una percentuale, questa, che però, coerentemente con le politiche di equità dell’impresa, aumenta negli uffici. Tanto che tra impiegati, quadri e dirigenti, le figure femminili rappresentano ben il 46% delle risorse umane. Ma non è tanto grazie ai numeri, seppur di valore, che l’impresa di Buguggiate ha accorciato la distanza tra i piatti sulla bilancia del gender equality e ottenuto, così, la Certificazione per la parità di genere da parte di Dnv, uno dei principali enti, a livello mondiale, attivi nella valutazione dei sistemi di gestione accreditati. Ad essere stati determinanti sono soprattutto gli impegni aziendali presi sul fronte della parità, tra azioni di welfare e progetti attenti alle quote rosa.

La tutela della genitorialità e della conciliazione vita-lavoro; l’inclusione per un contesto lavorativo libero da discriminazioni; la gestione delle diversità come punti di forza; la promozione di una rappresentanza femminile anche nelle posizioni apicali; la valorizzazione delle risorse umane lungo tutto il loro percorso lavorativo, dal reclutamento alla crescita di carriera. Queste le tematiche su cui si concentrano le azioni strategiche dell’azienda per un buon bilanciamento tra uomini e donne, non semplicemente in termini numerici, ma anche a livello di soddisfazione, benessere ed engagement degli stakeholder interni. Tra queste azioni, prima fra tutte, un’attività formativa dedicata all’intero organico, per condividere la direzione verso cui Tecniplast sta volgendo lo sguardo. Poi, l’attenzione verso eventuali discriminazioni e molestie. È su questo delicato fronte che l’azienda ha deciso di attivarsi creando un apposito meccanismo di comunicazione: più precisamente, delle vere e proprie cassette della posta, appese in diversi punti aziendali, accessibili alle risorse di tutti i livelli e reparti, dove poter depositare qualsiasi segnalazione di offesa, in forma anonima o palese. Tra i mezzi addottati da Tecniplast, in campo di supporto alle proprie persone, anche uno sportello psicologico come strumento di ascolto per chiunque ne avesse bisogno. Tra le azioni di tutela alla genitorialità e alle esigenze di natura familiare, invece, un’ampia flessibilità nella gestione dello smart working e degli orari lavorativi. 

Iniziative, queste, che dimostrano come l’impresa di Buguggiate sia attenta al capitale umano, nel suo insieme. Questo perché, per dirla con le parole del Direttore delle Risorse Umane, Vincenzo Perego, “la forza di Tecniplast risiede nelle persone che ci lavorano. La certificazione che abbiamo ottenuto non rappresenta solo una valida opportunità per aumentare la nostra brand reputation, ma soprattutto un riconoscimento che premia tutte le iniziative intraprese dall’azienda su fronti ormai imprescindibili, come l’inclusione, il supporto alla genitorialità e alle pari opportunità. Ora, tra i nostri obiettivi, c’è la diffusione della cultura della leadership al femminile per sostenere ancora di più le donne nella loro crescita di carriera”. Come tiene a precisare Sara Catalani, Hr Generalist di Tecniplast, “è importante evidenziare quanto grazie a iniziative volte all’uguaglianza, tutte noi possiamo ambire a una crescita professionale e personale esattamente come i colleghi uomini. Un’azienda che ottiene la Certificazione sulla parità di genere è sicuramente una realtà attenta alle donne e all’empowerment femminile”. 

Tra le azioni adottate, il contrasto a eventuali discriminazioni e molestie con l’installazione di vere e proprie cassette della posta, accessibili alle risorse di tutti i livelli e reparti, dove poter depositare qualsiasi segnalazione di offesa, in forma anonima o palese

Un’attenzione a far progredire le donne di carriera, ma anche a non offendere in alcun modo le sensibilità di ciascuno che, in realtà, parte già dalla fase di recruiting. Lo spiega così, Cristina Meneghin, Hr Manager di Testori Spa, azienda controllata di Tecniplast, che ha seguito, step by step, il percorso di certificazione insieme all’Hr Sara Catalani: “Con l’analisi dei Kpi (Key Performance Indicators, di cui si compone la prassi di rifermento, da rispettare per ottenere la Certificazione, ndr), abbiamo scoperto che potevamo fare di più persino durante i nostri colloqui. Così, abbiamo iniziato a sottoporre, al termine degli incontri con i candidati, un questionario per oggettivare la correttezza dei nostri comportamenti”. All’interno del programma di miglioramento previsto per i prossimi anni, anche altri progetti come “l’erogazione di un gettone economico al fine di aiutare i neogenitori e la creazione di un mercatino dell’usato per incentivare la circolarità – aggiunge Chiara Vescovi, HR Manager di Tecniplast –. Senza dimenticare i progetti sul fronte dell’inclusione sociale, come l’isola formativa, all’interno di un reparto produttivo, dedicata ai ragazzi disabili e il coinvolgimento in azienda, ai sensi dell’Articolo 21, di quei detenuti pronti ad essere riammessi nel mondo del lavoro dopo aver scontato la loro pena”.

Ad aver accompagnato l’impresa in questo percorso volto al raggiungimento della Certificazione per la parità di genere, è stata Univa Servizi, la società di servizi di Confindustria Varese. “Tecniplast, ancor prima di consultarci, aveva già tantissime iniziative in atto e altrettanti progetti in tasca. Un punto di forza, questo, nel percorso di certificazione, non indifferente. L’analisi che abbiamo svolto ha permesso, da un lato, di dare valore ai progetti già avviati e, dall’altro, di crearne di nuovi”, precisa Irene Tamborini di Univa  Servizi. Praticamente, l’attestato di gender equality è stato senz’altro un riconoscimento per l’azienda ma prima di tutto un modo per migliorare il benessere delle persone. Lo spiega così Paolo Praderio, Direttore Operativo di Univa Servizi: “Lavoriamo ormai da tempo su temi come il benessere organizzativo, la sostenibilità e la gender equity. Oggi le richieste delle imprese sono sempre più focalizzate su questi temi ed è in questo contesto, al fianco di Confindustria Varese, che supportiamo le realtà come Tecniplast nella certificazione della parità di genere”.  



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