La società di brokeraggio Eramo & Associati è nata a Varese nel 2006 e serve principalmente un mercato corporate. Un lavoro, quello portato avanti negli uffici di Piazza S. Vittore, che sta soprattutto nel trovare, nella vasta offerta delle varie compagnie assicurative, italiane ed estere, quei prodotti che meglio si adattano alle specifiche esigenze di singoli cittadini e imprese in uno scenario dei rischi in profonda trasformazione
Il mondo sta cambiando e con esso i rischi a cui siamo esposti. Da una parte, il clima, con i relativi eventi estremi sempre meno rari. Dall’altra, la digitalizzazione, con il cyber crime che potrebbe colpire chiunque, Pmi comprese. In mezzo, l’invecchiamento della popolazione, con l’emergere di nuove richieste di tutela sul fronte del welfare. Solo alcuni esempi, questi, che danno il senso di come le esigenze di tutela si stiano modificando, coinvolgendo inevitabilmente anche il mondo delle assicurazioni, chiamato a dare nuove risposte. Ed è in questo panorama che gioca un ruolo importante, soprattutto per le imprese, la figura del broker assicurativo.
Lo spiega, dai suoi uffici in Piazza San Vittore a Varese, Giuseppe Eramo, fondatore di Eramo & Associati: la società di brokeraggio assicurativo nata nel 2006 dalla sua pluriennale esperienza nel settore e che oggi serve un portafoglio clienti, principalmente corporate.
“I rischi che possono essere coperti da un’assicurazione sono innumerevoli perché ogni giorno ne spunta uno nuovo, come il cyber attack o l’utilizzo malevolo dell’intelligenza artificiale. Il compito del broker, una volta analizzati i processi produttivi aziendali e acquisite le informazioni utili per tracciare un programma assicurativo su misura dell’impresa, è quello di sondare il mercato alla ricerca delle soluzioni più compatibili con le aspettative dell’assicurato”.
Quella che ha fondato Giuseppe Eramo non è dunque un’agenzia di assicurazioni, ma una società di brokeraggio assicurativo. Qual è la differenza? Quali sono i vantaggi che offre un broker? Perché affidarsi ad una società di brokeraggio che possa fare da mediatore con una Compagnia di assicurazioni? Come spiega lo stesso fondatore Giuseppe Eramo, “le soluzioni che può offrire un broker sono anche quelle di un agente di assicurazione, con la differenza che quest’ultimo ha a disposizione solo quelle che gli mette a disposizione la propria Compagnia di appartenenza. Ho fatto l’agente di assicurazione per oltre quarant’anni – continua Eramo – e, nonostante rappresentassi un brand di assoluto valore, quando competevo con un broker spesso ero in difficoltà. Il broker è, per sua natura, in grado di stringere un legame di fiducia più stretto con il cliente facendo esclusivamente i suoi interessi. Il banco di prova è, ad esempio, la gestione di un eventuale sinistro. Qui, la funzione del broker assume grande rilevanza”.
E se si tratta di un broker di nicchia, ancora meglio. Lo sottolinea così Giuseppe Eramo: “Le aziende che assistiamo sono prevalentemente a conduzione familiare e nella maggior parte dei casi parliamo direttamente con l’imprenditore, instaurando con lui un rapporto di fiducia. Il fatto di essere una società di nicchia è un vantaggio. Ci consente di muoverci con agilità e rapidità al fianco dei nostri clienti. Rispondiamo ai telefoni al secondo squillo e alle mail dopo qualche minuto, oltre che in qualsiasi giorno della settimana. Tutti noi siamo interessati al buon andamento della società e ciò deriva dalla soddisfazione delle imprese che si affidano a noi, molte delle quali le assistiamo da decenni”.
Il mercato delle assicurazioni, però, non è più quello di una decina di anni fa. È cambiato e continua a modificarsi insieme all’evolversi dei rischi. A confermarlo è uno specialista di Eramo & Associati, Maurizio Molinari: “I rischi a cui sono esposte le imprese dipendono dai periodi e dai settori. Sono un esempio gli attacchi cyber che possono comportare il fermo prolungato dell’attività con irrecuperabile perdita di profitto, soprattutto in quelle aziende in cui i processi produttivi sono altamente informatizzati, ma anche le costosissime campagne di recall che si verificano specialmente nel settore dell’automotive per difetti di fabbrica di qualche componente dell’auto. Senza dimenticare gli effetti del cambiamento climatico e le tensioni geopolitiche dovute alle guerre in corso”.
Inoltre, come aggiunge Susanna Scapolo di Eramo & Associati, “ci sono i timori di nuovi e vecchi virus con conseguenti pandemie e la paura che la sanità pubblica non riesca a sopperire alle richieste di assistenza costringendo chi ne avesse bisogno a erodere i propri risparmi rivolgendosi alla sanità privata. Le polizze per il rimborso delle spese mediche prevedono dei limiti, non vanno oltre una certa età, escludono delle patologie e operano dopo mesi. È vero anche che il mercato assicurativo propone qualche ritocco alle solite polizze, ma con prezzi maggiorati a causa di una crescita dei costi dei ricoveri nelle cliniche private e soprattutto delle prestazioni specialistiche e degli interventi chirurgici”. È qui che si inserisce l’azione di Eramo & Associati con una convenzione che garantisce di avere accesso ai migliori servizi e nel minor tempo possibile qualunque sia l’età e lo stato di salute.
Non solo polizze sanitarie. Tra i fronti coperti da Eramo & Associati anche quello del welfare aziendale: “Oltre ai soliti voucher erogati dalle aziende con i quali ottenere prodotti o servizi di immediato consumo, le aziende più lungimiranti ci chiedono strumenti assicurativi a protezione del dipendente ma anche della sua famiglia – aggiunge Andrea Nebuloni –. Strumenti, questi, che difficilmente il singolo potrebbe acquistare sul mercato assicurativo a prezzi calmierati come quelli previsti per le collettività aziendali. Si tratta di strumenti complementari e non alternativi ai fondi sanitari obbligatori, che godono di particolari vantaggi fiscali e contributivi. Questi sono solo alcuni degli impegni di un broker assicurativo il quale ricopre una funzione essenziale nell’interesse delle aziende e delle persone siano essi degli imprenditori, dei manager, dei professionisti o un qualsiasi cittadino”.