Tre stabilimenti produttivi a Meda, Cassano Magnago e Ormelle, 130 dipendenti, 30 milioni di euro di fatturato consolidato, di cui il 70% da export. Numeri importanti quelli del Gruppo di illuminazione Penta, guidato dall’Amministratore Delegato Andrea Citterio, che a luglio 2020 ha incorporato la Castaldi Lighting Spa. Una storica azienda varesina, con sede produttiva a Cassano Magnago, specializzata nel lighting tecnico indoor e outdoor di alta gamma.
Un grande passo quello del Gruppo Penta, “che permetterà all’impresa di amplierà a 360° l'offerta made in Italy nel mondo della luce: dal design e contemporaneità di Penta, alle grandi firme di Arredoluce, all’illuminazione tecnica di Castaldi” si legge nel comunicato stampa di annuncio dell’azienda.
“Castaldi rappresenta per il Gruppo Penta una straordinaria opportunità per ampliare ulteriormente i propri confini nel comparto del lighting tecnico-architetturale di alta fascia – commenta il Ceo Andrea Citterio - portando in dote un patrimonio di competenze consolidate e riconosciute in tale ambito”.
Fin da quando fu fondata, nel 1938, dall’ingegner Enrico Castaldi, “l’azienda ha sempre espresso in modo eccellente il perfetto connubio tra innovazione, qualità del prodotto e design, tipici del made in Italy”.
Le ambizioni del Gruppo Penta sono alte. “Nei prossimi mesi è previsto un significativo progetto di rinnovo e rilancio dell’azienda: l’obiettivo dichiarato è quello di portare Castaldi ad essere punto di riferimento per il mondo dell’illuminazione tecnica di alta gamma in Italia e nel mondo”, dichiara Walter Camarda, attuale CEO di Castaldi, che continuerà a rimanere coinvolto nel progetto.
L’obiettivo, infatti, è quello di raddoppiare il fatturato di Castaldi nei prossimi 3 anni. “La strategia di crescita prevede in primis di sfruttare a pieno le sinergie di Gruppo, un importante restyling sia di immagine che di prodotto e il rafforzamento e consolidamento della propria posizione sui mercati internazionali, nel rispetto della tradizione e dei valori dell’azienda” conclude Citterio.
