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In Val Dumentina è possibile percorrere un sentiero, adatto a tutta la famiglia, nel bel mezzo di un bosco soleggiato, in grado di regalare panorami impareggiabili. In circa 40 minuti di camminata tranquilla (più o meno 3 chilometri), è possible andare alla scoperta della storia del Lago Maggiore e dei territori che lo circondano. Senza tralasciare, poi, la versione “ombrosa” del percorso, più intima e suggestiva e una visita al paesino circondato da suggestivi sentieri di trekking  

Immaginate una passeggiata semplice in mezzo ad un bosco scenografico, con tante soste affacciate su panorami mozzafiato sul Lago Maggiore, panchine su cui sostare per un pranzo al sacco nel bel mezzo della natura o per riposare prima di riprendere il cammino. Si tratta del Giro del Sole ad Agra, un magnifico sentiero panoramico adatto a tutta la famiglia, che in circa 40 minuti di camminata tranquilla (approssimativamente 3 chilometri), accompagna alla scoperta della storia del lago e dei territori che lo circondano. Agra è un piccolo comune della Val Dumentina, che si è unito ai paesi di Curiglia con Monteviasco, Dumenza e Tronzano Lago Maggiore, nell’Unione dei Comuni Lombarda Prealpi. Tutti fanno parte della Comunità Montana Valli del Verbano della provincia di Varese. Una serie di località note per la loro bellezza e per il loro patrimonio naturalistico. Immerse nei boschi, in una zona ancora poco abitata, regalano scorci e sentieri di rara bellezza e un’autenticità originale tutta da vivere. Il territorio comunale di Agra, inoltre, gode di una posizione privilegiata e può essere, a buon diritto, considerato una vera e propria terrazza assolata sul Lago Maggiore.

Il Giro del Sole

In questo contesto si snoda il percorso naturalistico Sentiero del Sole: un anello di circa 3 chilometri con un dislivello di poche decine di metri, di grandissima valenza paesaggistica, con scorci bellissimi e di grande respiro sul lago. Lungo il cammino, oltre la bellezza dei luoghi e i numerosi punti panoramici affacciati sull’acqua che si incontreranno, sono presenti anche alcuni cartelli esplicativi per approfondire direttamente sul luogo le particolarità di fauna e flora presenti e le origini dell’ecosistema locale, dagli antichi ghiacciai (ancora oggi qualche masso erratico lo ricorda) a oceani primordiali. Insomma, oltre al fascino del paesaggio, il territorio è anche ricco di storie avvincenti. Ad esempio, le rocce tuttora visibili durante il percorso hanno rappresentato, per un lungo periodo, il margine di un oceano che oggi non c’è più. Nelle giornate limpide si può osservare il Monte Rosa che costituiva un settore del bacino oceanico, mentre il Monte Bianco apparteneva al settore europeo a Nord dell’antico oceano. La passeggiata accompagna il visitatore attraverso un sentiero dolce, ampio e ben tenuto, circondato da alberi e con molte sorprese lungo il percorso. Da simpatiche fontanelle a cartelli che indicano la direzione, fino a panorami sbalorditivi. Tra questi, il primo che è possibile incontrare lungo il cammino è il Belvedere Mandelli, dal quale si può godere della vista su Agra e sulla parte Sud del Lago Maggiore e ammirare lo spettacolo direttamente dalle comode panchine. Continuando sul percorso, si raggiunge la scalinata che porta al Belvedere Augusto Zucoli, anche questo uno spettacolare balcone sul lago, con splendida vista sulla sponda piemontese del Verbano e sui monti che le fanno da corona. Qui il percorso prende a destra, per aggirare il Motto dei Ronchetti e prosegue nel bosco, affacciato sulla Valle Veddasca, con scorci sui paesi dell’opposto versante, fino a raggiungere il bivio per il Monte Formica (bella deviazione da provare quando il clima è mite e se si è allenati) e successivamente il bivio per il sentiero 152, che porta al santuario di Monte Venere e a Maccagno, che si lascia sulla sinistra. Percorrendo il Giro del Sole sarà facile capire il perché di questo nome: la passeggiata è interamente esposta al sole, nonostante la presenza del bosco permetta di non prenderlo mai direttamente. Un itinerario ricco di luce e bellezza, affiancato da un percorso vita con attrezzi per allenarsi e fare il pieno di ossigeno in mezzo alla natura. Il Giro del Sole (Sentiero 154) ha inizio da via Giro del Sole ad Agra, dove i cartelli segnalano anche il percorso ginnico. Ma ha anche un suo lato “lunare”.

Il Giro della Luna

Se il Giro del Sole è la passeggiata che si snoda attorno al colle detto dei Ronchetti, il Giro della Luna è un piacevole sentiero nei boschi intorno alla collina del Bedorè. Si possono percorrere entrambi visto che sono collegati, per un bel percorso ad anello con atmosfere differenti della lunghezza totale di circa 5 chilometri. Il Giro della Luna, come suggerisce il nome stesso, si trova in un ambiente più ombroso e ripido (ma mai faticoso). È presente qualche salita in più e bisogna prestare attenzione al manto di foglie che ricopre il sentiero, perché potrebbe risultare scivoloso. Se le giornate sono molto fredde, è consigliabile percorrere solo il Giro del Sole per evitare di rischiare di trovare ghiaccio lungo il cammino. Anche il paesaggio, in questa tratta di percorso, si fa più intimo. Gli assolati belvedere dell’itinerario precedente lasciano spazio ad alberi maestosi e ad un bosco affascinante, che rendono anche questo tracciato meritevole di essere percorso e vissuto. 

Una visita ad Agra

Il Giro del Sole e della Luna sono un’ottima occasione per scoprire questo piccolo centro della Val Dumentina. Non solo i sentieri di trekking che si snodano tra le montagne che lo lambiscono meritano una visita, ma anche il piccolo paesino stesso, con le sue casette caratteristiche in pieno stile “cottagecore” e i ristoranti in cui gustare i sapori autentici della montagna. Pochi locali, ma buoni. Poche persone in giro, ma molta cordialità e senso di comunità. Un luogo tranquillo ma non spento. Il centro storico di Agra nasconde piccoli tesori, tutti raccolti attorno alle piazze Pasquinelli, Giovanni XXIII, Italia e San Rocco e testimonia un’origine molto antica con risvolti inaspettati. Diversi edifici, ad esempio, come spiega la Pro Loco locale in uno studio di Silvio Panzini, presentano architravi di pietra o di legno con date che risalgono al XVII secolo. Ad esempio, in piazza Pasquinelli su un architrave di pietra, accanto all’immagine dell’Ostia raggiante (Jesus Hominum Salvator) e ad una scritta non ancora interpretata, è impressa la data 1616; in via Francesco Pasquinelli su un architrave in legno vi è la data 1681 e in via Alessandro Volta, su una pietra dell’arco sopra il portone, vi è la data 1641. Non solo, come riporta Panzini: “Interessante è la presenza in piazza Italia di un arco di pietra, sopra il quale era costruito un antico forno per il pane, che immette in uno slargo chiamato ‘Corte degli Ebrei’, ricordo della presenza in quella zona del ghetto di Agra”. Da segnare anche un passaggio al Parco Daini, in centro paese che, oltre ad essere un parco giochi con tante attrezzature per far divertire i bambini, ospita anche un’area dove è possibile trovare qualche daino e qualche capretta. 



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