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L’emergenza sociosanitaria da Covid-19, tutt’ora in corso, ha spinto (e in molti casi costretto) persone e processi a diventare necessariamente più digitali. E in questa transazione verso un nuovo modo di lavorare, le applicazioni informatiche sono state le più richieste da chi si è trovato a dover reinventare una quotidianità lavorativa del tutto inaspettata. Ma come sono cambiate, grazie o per colpa dell’emergenza, le società fornitrici di questi servizi sempre più richiesti? Quali soluzioni innovative sono state messe in campo per affrontare ed agevolare il cambiamento? Ce lo ha spiegato Barbara Mentasti, Responsabile commerciale e marketing della software house varesina ASSI Srl.

Come è cambiata e sta cambiando una realtà fornitrice di servizi digitali come ASSI con il Coronavirus?
In ASSI abbiamo risposto alle esigenze dettate dalle circostanze senza perdere inefficienza. Siamo i primi ad aver adottato, da tempo, gli strumenti che proponiamo ai clienti, che sono poi quelli che consentono lo smart working in modo efficiente e in sicurezza per quanto riguarda i dati. Riorganizzare la nostra attività e il nostro team in forma di telelavoro è stato pressoché immediato. Per quanto riguarda, invece, clienti e nuovi contatti abbiamo avuto una prima fase con numerose richieste di avvio di postazioni di smart working e una successiva, ancora in corso, con richieste di realizzazione di progetti per la conversione delle attività in forma digitale. Si parla, ad esempio, di sviluppo di e-commerce per chi non l’aveva, di piattaforme di e-learning, della creazione di cataloghi e presentazioni con realtà virtuale aumentata. È molto richiesto il passaggio da forme di attività tradizionali a quelle tecnologiche.   

Come cambia lo smart working durante un’emergenza come quella da Covid-19?
Più che cambiare, con l’emergenza da Covid-19, lo smart working ha preso piede. Questa emergenza ha accelerato un processo: la stessa espressione “smart working” è diventata di uso comune, mentre fino a qualche mese fa lavorare da casa era una soluzione per imprese particolarmente flessibili, startup o per datori di lavoro disposti ad accogliere specifiche esigenze del personale.

Ascolta "Come cambiano i servizi digitali durante l'emergenza" su Spreaker.

Quali sono i principali interventi di assistenza che ASSI ha fornito alle aziende in questo periodo?
Per il nostro gestionale, SisinfoWeb 4.0, abbiamo fornito la consueta assistenza, che nella sua formula in cloud ha garantito la continuità operativa di sempre. I principali interventi sono stati in area sistemistica, acquistando, installando e configurando notebook o supportando i clienti nell’utilizzo di propri device personali per accedere alle applicazioni aziendali. Abbiamo quindi attivato VPN, connessioni protette, servizi cloud e fornito assistenza telefonica per tutte le soluzioni avviate.

Come hanno reagito le imprese a questa digitalizzazione improvvisa e forzata?
In generale, direi che i fatti degli ultimi mesi hanno imposto una familiarizzazione con il digitale a tutti i livelli. Penso principalmente al lavoro, ma anche alla scuola e al nostro modo di relazionarci. Le imprese hanno ben chiaro che fermare l’investimento tecnologico oggi significa fermarsi davvero. Tuttavia, cambiamenti sostanziali e duraturi ci saranno se l’informatica verrà guardata con fiducia e con la volontà di farne non solo un investimento finanziario, ma anche di formazione e di cultura.



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