Armata-di-moda

Il marchio varesino conosciuto in tutto il mondo guarda al futuro tra nuovi progetti e partnership prestigiose

‘Tradizione, innovazione, pionierismo e l’amore per il mare”, sono queste le parole usate per descrivere il brand Armata di Mare, da parte di Massimo Cortesi, Ceo di Facib Spa, azienda di abbigliamento bustese proprietaria del noto marchio di moda. Nato nel 1959, Armata di Mare, continua Cortesi, “è un brand total look maschile che vuole parlare all’uomo di età compresa fra i 30 e i 40 anni, attivo, amante dello sport e allo stesso tempo del comfort e dell’eleganza, in pratica uno sportwear raffinato. Oggi è un marchio di punta dell’azienda ed è conosciuto e apprezzato non solo in Italia, da dove proviene il 70% del fatturato, ma anche all’estero, soprattutto in Cina, Francia, Spagna, Taiwan ed Emirati Arabi”.

Facib è stata fondata nello stesso anno di Armata di Mare da Luigi Cortesi, attuale Presidente, e gestisce 3 business units: oltre ad Armata di Mare, brand di proprietà con 5 licenze al suo attivo, anche Abbigliamento e Calzature Invicta Uomo-Donna-Bambino in licenza Worldwide da Seven Spa e l’area retails, comprendente Facibaplanet, Fashion maxistore di 1.800 metri quadri a Solbiate Olona, i monomarca ed i corner Armata di Mare di Coin e di altri grandi clienti. I segreti e i punti di forza che da 60 anni confermano il successo di questo brand, guidato saldamente dalla famiglia Cortesi, afferma il Ceo sono “la grande esperienza di nostro padre, nonché fondatore e attuale Presidente, fonte di grande expertise e credibilità sia tra i fornitori che tra i clienti; ad essa si aggiunge inoltre un team preparato, motivato e molto fidelizzato. Gli ingredienti che hanno permesso il successo di questo brand sono sicuramente la tradizionalità sartoriale, la classicità, l’attenzione ai dettagli, affiancate alla capacità di stare al passo con i tempi e di rinnovarsi, mantenendo sempre come elemento identitario l’amore per il mare”.

È proprio l’amore per l’universo marino il fil rouge sempre presente, come elemento caratteristico nel DNA del brand, sin dagli inizi, quando, continua Cortesi: “I primi anni di attività di Armata di Mare sono stati caratterizzati da un forte legame con la Marina Militare, da cui avevamo anche in licenza il segno grafico”. Successivamente l’azienda ha intrapreso un percorso alternativo di posizionamento del brand grazie ad un restyling del marchio più personale e legato ancora di più al mare: il risultato è uno scudetto con al suo interno le iniziali araldiche del brand, un’ancora, la bandiera italiana ed una corona, ai quali non possono mancare delle onde marine stilizzate. Oltre a questo, l’azienda ha voluto fortemente impegnarsi a livello ambientale. Lo ha fatto intraprendendo una nuova mission per liberare mari e oceani dalla plastica, identificata con l’hashtag #FIGHT4SEA. L’attenzione all’innovazione, con un occhio di riguardo all’ambiente si rispecchia anche nei valori di un altro marchio con la quale Facib collabora, ovvero KLM Royals Dutch Airlines. Oltre ad essere, infatti, la più antica compagnia aerea europea, che proprio quest’anno compie 100 anni, è anche la più attiva in campo ecologico sia nell’utilizzo di ecofuel, che nel risparmio di anidride carbonica e nella salvaguardia dei mari.

“Gli ingredienti che hanno permesso il successo di questo brand sono sicuramente la tradizionalità sartoriale, la classicità, l’attenzione ai dettagli, affiancate alla capacità di stare al passo con i tempi e di rinnovarsi, mantenendo sempre come elemento identitario l’amore per il mare”

“Proprio con loro – spiega il Ceo Cortesi – abbiamo creato l’operazione #perunmarepulito, grazie alla quale, con l’aiuto anche di Lifegate, abbiamo installato 5 Seabin, ovvero cestini di raccolta dei rifiuti che galleggiano in acqua in grado di catturare un chilo e mezzo di detriti al giorno e più di 500 chili in un anno, comprese le microplastiche e le microfibre. Dopo Napoli e Genova, questo progetto è arrivato anche a Venezia, in Darsena a Milano ed ha oltrepassato i confini nazionali raggiungendo anche Atene”. 
A riguardo, Cortesi ha voluto inoltre specificare che “l’assurdo, purtroppo, è che l’uomo abbia utilizzato un materiale eterno, come la plastica appunto, per creare degli oggetti ‘usa e getta’. Per evitare, quindi, che i nostri figli vivano in un mondo di totale plastica, dobbiamo cercare di eliminare quella esistente e riciclarla. Armata di Mare con questo progetto è attiva su entrambi i fronti: raccoglie le plastiche grazie ai Seabin e le riutilizza in capi recycled. In più, l’obiettivo è di sensibilizzare e avvicinare a queste politiche e iniziative ecosostenibili anche tutti gli stakeholder che fanno parte della filiera di Armata di Mare e Facib: dai fornitori, ai negozianti, ma anche i clienti finali che si relazionano con questi brand”.

Per quanto riguarda gli aspetti più innovativi legati all’avvento dell’era digitale, Armata di Mare ha instaurato una partnership con Samsung Italia, partecipando attivamente al Samsung Innovation Camp all’Università Bocconi di Milano come ci spiega di nuovo il Ceo: “Sono 600 gli studenti che hanno studiato la case history del nostro brand per creare un progetto digitale e innovativo, volto a integrare sito web, e-commerce, pagine social e negozi fisici in una strategia integrata di vendita B2B2C”. “Crediamo molto nelle sinergie e nelle idee che vengono dai giovani, appassionati e nativi digitali – ha continuato Cortesi – per questo insieme ad una giuria di tecnici e professori abbiamo valutato i progetti creati dai ragazzi e in particolare uno di questi verrà lavorato in simbiosi tra noi, Samsung e gli studenti stessi, in modo da renderlo operativo sul mercato da gennaio 2020”.

“Armata di Mare manterrà il suo impegno per salvaguardare i nostri mari e continuerà queste missioni ecologiche, gli investimenti vedranno una concentrazione nell’utilizzo di materiali riciclati”

Armata di Mare con i suoi capi è finita in televisione grazie ad uno dei volti più noti della tv che più apprezza i vestiti di questo brand, stiamo parlando dello chef nonché giudice di MasterChef Italia, Antonino Cannavacciuolo. “Siamo stati contattati dalla sua costumista – ci spiega Massimo Cortesi – in quanto lo chef comprava i nostri capi in negozio e, trovandosi bene come comfort e vestibilità, voleva utilizzarli anche in trasmissione”. È nata così una collaborazione che ha portato prima alla produzione di giubbotti per le riprese esterne del programma di MasterChef, e poi, in un secondo momento uno dei partner di Facib, Innovatessile, ha creato pantaloni e giacche su misura, da indossare in studio. “Umberto Cristiano, il Ceo di Innovatessile, è andato personalmente a far provare i capi allo chef Cannavacciuolo e ci ha raccontato di aver ricevuto la sua famosa e tanto temuta ‘pacca sulla schiena’”, ha precisato sorridendo Massimo Cortesi.

In 60 anni di attività molto è cambiato tra innovazione e tradizione, ma non è mutato l’amore per il mare, “per questo, guardando verso il futuro, Armata di Mare manterrà il suo impegno per salvaguardare i nostri mari e continuerà queste missioni ecologiche, gli investimenti vedranno una concentrazione nell’utilizzo di materiali riciclati e nell’implementazione digitale. Senza dimenticare il mondo dei capi e dei tessuti; già nella collezione Primavera-Estate 2020 abbiamo inserito una linea glamour nella collezione: t-shirt, felpe e maglioni che parlano proprio di mare in modo più simpatico e diretto. Perché – conclude il Ceo di Armata di Mare – in un mare pulito tutto è più bello e divertente”. 

      

Patrizia, Luigi e Massimo Cortesi   



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