La_vista_dalla_cima_della_collina_San_Quirico.jpg

Un percorso affascinante, di circa 10 chilometri, che si snoda intorno all’omonimo monte, tra boschi di castagni e robinie, vigneti locali e storia, con affaccio panoramico sul Lago Maggiore. Un itinerario, da affrontare a piedi oppure in bicicletta, adatto a tutte le stagioni, che parte e termina dalla località Uponne, una frazione del comune di Ranco. Interessante deviazione è il Sentiero delle Erbe e degli Alberi, un affascinante itinerario naturalistico situato ad Angera 

L’Anello di San Quirico è un itinerario escursionistico che si snoda intorno all’omonimo monte, tra i comuni di Ranco e Angera, in provincia di Varese. Questo trekking, che in totale conta una lunghezza di circa 10 chilometri, offre la possibilità di immergersi nella natura del Lago Maggiore, scoprendo al contempo luoghi ricchi di storia e tradizioni che riportano alle attività d’un tempo. Un percorso adatto a tutti, da godere in ogni periodo dell’anno. Si può fare anche in bicicletta, dove diventa terreno perfetto per chi ama pedalare fuoristrada con gravel, mountain bike o bici da downhill. Un itinerario oggi ancora più amato, sia da pedoni sia da ciclisti. Se da sempre infatti questa camminata, insieme a quella che accompagna verso la chiesetta di San Quirico, è la più apprezzata da chi abita nei dintorni, oggi lo è ancora maggiormente, dopo il disastroso incendio del 2022 che mise in ginocchio la zona. A distanza di 2 anni, l’area è stata riqualificata con interventi che negli scorsi mesi hanno visto il compimento. Un motivo in più per tornare a vivere l’area, nel rispetto della natura e dei suoi luoghi. 

Tra boschi e vigneti, con vista sul Verbano

Il punto di partenza e arrivo dell’Anello è la località Uponne, una frazione del comune di Ranco, facilmente raggiungibile e dotata di un piccolo parcheggio. Da qui ci si addentra subito in un verde bosco di castagni e robinie, seguendo il sentiero ben segnalato. La prima parte è in leggera salita, ma il fondo è agevole e l’ambiente fresco e ombroso. Si passeggia bene, tra il silenzio degli alberi. Qualche casetta e sorpresa lungo il percorso: una pila di sassi che testimoniano il passaggio di altri escursionisti, un tronco dipinto e man mano ci si immerge nel verde tra vecchie case di pietra in disuso e bosco fitto. Dopo circa 2 chilometri, una deviazione permette di raggiungere la cima del Monte San Quirico, a 408 metri di altitudine. Qui sorge l’antica chiesetta dedicata al santo bambino martire Quirico, risalente almeno al XIII secolo. Dalla sommità si gode di una vista spettacolare sul Lago Maggiore e sulla Rocca di Angera. Qui è stato di recente ripristinato l’ultimo tratto di strada, rendendolo di nuovo percorribile agevolmente dopo l’incendio di 2 anni fa. Si tratta di un punto panoramico suggestivo, con un piccolo pianoro dove fare una sosta e ammirare anche l’antica chiesetta. Questo è il punto di arrivo perfetto per i ciclisti amanti delle salite fuoristrada: c’è persino una tradizione, il primo dell’anno, di trovarsi proprio in quel punto, dopo una pedalata o una camminata, per brindare al nuovo anno che verrà. Ritornati sul percorso principale, si prosegue tra prati e vigneti, i caratteristici “ronchi” dove si produce il vino locale. Un tempo la produzione di vino in questa zona era più estesa, come testimonia anche l’antico torchio presente nella vicina Rocca Borromeo di Angera. Oggi, esistono cantine locali che si sono distinte per la qualità del vino prodotto proprio qui, tra le quali una ad Angera.
Il sentiero a mezza costa regala vedute panoramiche sul Verbano e sulle colline circostanti, in un susseguirsi di terrazze coltivate, muretti a secco e piccoli scorci rurali.

Sulle tracce della storia, fino alla Rocca Borromea

L’Anello di San Quirico ricalca in parte l’antica strada che collegava un tempo Ranco e Angera, permettendo così di riscoprire testimonianze del passato. Oltre alla già citata chiesa sulla cima del monte, lungo il tragitto si incontrano cappelle votive, vecchie cascine e la settecentesca Chiesa della Madonna della Riva a Ranco. Ma è soprattutto deviando per la maestosa Rocca Borromea di Angera che si fa un vero e proprio tuffo nella storia. Questo castello medievale, che domina il lago dall’alto di un promontorio, merita senz’altro una visita. Dall’Anello è facilmente raggiungibile, allungando il percorso di circa 3 chilometri tra andata e ritorno.

Un trekking per tutte le stagioni

Percorribile tutto l’anno, l’Anello di San Quirico sa regalare emozioni diverse in ogni stagione. In primavera è un’esplosione di verde e di fioriture nei prati e il bosco si risveglia con tenere foglie. In estate offre refrigerio tra le fronde degli alberi e invita a un tuffo nelle acque del lago al termine della passeggiata. Con l’autunno scoppiano i colori caldi dei vigneti e dei castagni, in un foliage spettacolare (per cui attenzione, a chi pedala, al fondo scivoloso per via del tappeto di foglie). E in inverno, con un po’ di fortuna, si potrà ammirare il paesaggio imbiancato dalla neve, in un silenzio ovattato. L’assenza di foglie permette anche una più ampia veduta dei panorami sul lago dall’alto.

Consigli per pedoni e ciclisti

Qualche consiglio pratico: il percorso è ben segnalato, ma sono comunque consigliati scarpe da trekking, un abbigliamento adeguato alla stagione e kit antiforatura per i ciclisti. Per gli amanti della fotografia, l’alba e il tramonto regalano luci magiche sul lago e sui vigneti ma è necessario calcolare bene i tempi, soprattutto del ritorno, per non ritrovarsi nel bosco al buio.
L’Anello di San Quirico è un concentrato di natura, storia e panorami: è bene non lasciare traccia del proprio passaggio e se si è in bicicletta, ricordarsi sempre che lungo il sentiero potrebbero esserci pedoni. Non uscire dai sentieri, per non danneggiare il bosco e i suoi abitanti è una buona regola.  

 

 

Il Sentiero delle Erbe e degli Alberi
Possono delle piante raccontare la storia plurimillenaria di Angera e il suo Museo Diffuso? Da questa domanda ha preso origine un percorso interessante che coinvolge i 5 sensi: vista, udito, olfatto, accompagnano alla scoperta della flora del Colle di San Quirico, intrecciando archeologia e botanica, medicina e magia, arte, cucina e devozione popolare. Questo è il Sentiero delle Erbe e degli Alberi: un affascinante itinerario naturalistico situato ad Angera, per cicloturisti e amanti delle passeggiate che si snoda tra il lungolago, il borgo e le pendici della collina di San Quirico. La passeggiata è alla portata di tutti e presenta un dislivello di soli 50 metri, comoda anche per chi ama pedalare a livello amatoriale. Il percorso inizia da Piazza della Vittoria e prosegue verso Sud, lungo viale Repubblica. Dopo aver superato il Palazzo Comunale, si imbocca via Marconi sulla sinistra, dove al numero 2 si incontra il Civico Museo Archeologico, il sito numero 1 del Museo Diffuso di Angera. Vale la pena fare una visita.
Continuando lungo via Achille Piazzi e via Monte Rosa, si arriva all’incrocio con via Cervino. Da qui si imbocca via S. Quirico fino a raggiungere via Prato Fiorito e via ai Ronchi, arrivando, infine, alla zona Carée. La particolarità di questo sentiero è che incrocia proprio l’Anello di San Quirico e si possono quindi percorrere entrambi, anche in due momenti diversi. Il Sentiero delle Erbe e degli Alberi è stato mappato ed è entrato a far parte della rete di tracciati riconosciuti sia da Regione Lombardia (con il codice 614E) sia dal Club Alpino Italiano (CAI). La mappa si può scaricare sul sito del turismo della città di Angera.
Un’esperienza rilassante tra storia e natura, per una giornata all’insegna del benessere e della scoperta: dalla saponaria all’artemisia, dalla semplice ortica al tarassaco, fino alla verbena, al luppolo selvatico e all’iperico, erbe semplici da scoprire passeggiando.



Articolo precedente Articolo successivo
Edit