Alla conquista dell’aerospazio

Si è affermata in un settore storicamente maschile, come quello dell’industria meccanica e aerospaziale, partendo da un background professionale lontano dai motori e dalle tecnologie ava

Si è affermata in un settore storicamente maschile, come quello dell’industria meccanica e aerospaziale, partendo da un background professionale lontano dai motori e dalle tecnologie avanzate. Contribuendo, al fianco del fratello, a trasformare l’azienda di famiglia in un attore competitivo su scala nazionale. Sabrina Merletti, Sales and Quality Director della Merletti Aerospace di Arsago Seprio, rappresenta un esempio di evoluzione professionale costruito su formazione continua e determinazione, che ha saputo sfidare stereotipi di genere e superare barriere culturali radicate

Affermarsi in un settore come l’aerospace richiede a chiunque visione strategica, capacità di adattamento e determinazione. Specialmente, però, per una donna chiamata ad affermarsi in comparto storicamente caratterizzato da una forte presenza maschile. Partendo da un background apparentemente distante dal mondo aerospaziale, la protagonista di questa storia ha saputo trasformare un’azienda familiare in una realtà competitiva a livello nazionale, superando barriere culturali e dimostrando che impegno e leadership non hanno genere. L’esperienza di Sabrina Merletti, Sales and Quality Director di Merletti Aerospace, rappresenta un esempio concreto di come la trasformazione personale possa guidare il cambiamento aziendale e, allo stesso tempo, aprire nuove strade per la parità nel mondo dell’industria. 

Come è iniziato il suo percorso in un settore così tecnico e dominato dagli uomini?
In modo del tutto inconsueto. Ero un’insegnante elementare di ruolo, con un futuro stabile e già tracciato. Poi, mio fratello ed io abbiamo deciso di unirci ai nostri genitori nella gestione dell’azienda di famiglia specializzata in meccanica di precisione. Non sapevamo nulla di quel settore, ma ci siamo formati studiando, lavorando duramente e imparando sul campo. Il nostro obiettivo era ambizioso: fare del comparto aerospace, all’epoca per noi di secondo e terzo livello, il nostro core business. Non è stato semplice, ma la nostra perseveranza ha fatto la differenza.

Qual è stata la sua più grande difficoltà all’inizio di questa transizione?
Il salto culturale. Venivo da un ambiente in cui le donne erano la maggioranza, mentre nel settore della meccanica, e dell’aerospace ancora di più, 30 anni fa, le donne erano rarissime. Dovevo costantemente dimostrare di essere all’altezza e, spesso, fare di più di quanto ci si aspettasse da un uomo. C’è un episodio che non dimenticherò mai: ero agli inizi e durante un audit di certificazione, mi sono ritrovata ad affrontare un gruppo di militari che non si aspettavano di discutere con una donna argomenti tecnici, specifiche e procedure di qualità. In breve, si aspettavano un uomo. In quel momento ho capito che non potevo sbagliare, dovevo sorprenderli e farli ricredere, così ho raccolto il coraggio e ho affrontato la situazione. 

Risultato? 
Il mio primo audit è andato bene, ho dimostrato loro di essere preparata e questo ha cambiato il modo in cui mi percepivano. Oggi, situazioni del genere accadono sempre meno: è un segno che le cose sono decisamente migliorate, le donne possono fare tutto, anche meglio in alcuni casi, ma c’è ancora molta strada da fare.

Quanto ha influito il fatto di essere una donna nel raggiungimento di questi traguardi?
Sicuramente essere una donna ha significato dover lottare un po’ di più per ottenere credibilità. Tuttavia, credo che il mio successo e quello della mia azienda siano dovuti alla costanza, alla curiosità e alla volontà di non fermarmi mai. Ho imparato a “rubare con gli occhi”, come diceva mio padre e ad assorbire conoscenze da ogni situazione. Il nostro settore premia chi è bravo, indipendentemente dal genere, ma è innegabile che per una donna possa essere più complicato, specialmente nel momento in cui si trova a dover gestire anche famiglia e figli. 

Qual è stato il traguardo professionale di cui va più orgogliosa?
Sicuramente l’evoluzione e la trasformazione della nostra azienda, che nel 2022 ha compiuto 50 anni, in una realtà riconosciuta a livello nazionale e non solo, con certificazioni, qualifiche e innovazioni tecnologiche che ci hanno permesso di rimanere competitivi nel tempo. Ma non avrei potuto fare tutto questo da sola: è stato il frutto di un lavoro di squadra con mio fratello Ruggero e con il supporto di un team che ha condiviso la nostra stessa visione e ogni giorno si mette in gioco per raggiungere obiettivi sempre più ambiziosi.

Come descriverebbe la situazione attuale della parità di genere nel settore aerospaziale italiano?
In 30 anni è cambiato molto: oggi diverse donne ricoprono posizioni tecniche, amministrative e commerciali. Tuttavia, ai vertici aziendali la situazione non è cambiata a sufficienza. Le donne hanno le competenze per ricoprire ruoli importanti, ma il vero ostacolo è la difficoltà nel bilanciare la carriera con la vita privata. Non è un problema solo del nostro settore: è una difficoltà culturale che va affrontata a livello di sistema.

Che consiglio darebbe ad una giovane che vuole intraprendere una carriera simile alla sua?
Di non avere paura delle responsabilità e di puntare sempre a fare meglio. La passione deve essere il motore di tutto. Nel nostro settore, che è in continua evoluzione, non puoi mai fermarti: devi studiare, essere curiosa e non accontentarti mai. 

Merletti Aerospace, tra impegno sociale e innovazione 

Merletti Aerospace entra ufficialmente a far parte delle Fabbriche Vetrina, il progetto promosso da Confindustria e dalla rete dei Digital Innovation Hub (tra cui il Digital Innovation Hub Lombardia) per favorire la trasformazione digitale. Le Fabbriche Vetrina sono imprese orientate all’innovazione che hanno introdotto e integrato nei propri impianti produttivi soluzioni avanzate e visibili, utilizzando una o più tecnologie abilitanti tipiche dell’Industria 4.0. Si tratta principalmente di Pmi disponibili ad aprirsi verso le altre imprese per consentire loro di “toccare con mano” l’innovazione. L’impresa di Arsago Seprio, dal 1972 eccellenza della meccanica di precisione nel settore aerospazio e difesa, ha inoltre inaugurato il 2025 con il primo Report di Sostenibilità, un passo importante che segna il concreto impegno dell’azienda verso un futuro più responsabile e sostenibile. “Questo documento non è solo una raccolta di dati e risultati, ma rappresenta una visione chiara del nostro percorso: dal nostro contributo alla crescita delle persone e delle comunità locali, fino alla valorizzazione del patrimonio industriale e alla riduzione del nostro impatto ambientale. All’interno del report non vi sono solo le nostre iniziative per la sostenibilità ambientale, sociale e di governance (Esg), ma anche i progetti che ci legano al territorio e alle nuove generazioni, come le collaborazioni con scuole tecniche e Università”, commenta la Sales and Quality Director, Sabrina Merletti.

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