“Wearable passion”: questo il motto della Alfredo Grassi, impresa attiva dal 1925 nel settore dell’abbigliamento da lavoro e antinfortunistico, con un ciclo di produzione verticalizzato, dalla tessitura e tintoria fino al taglio e alla confezione. A fare una vera e propria lezione di tessuto sono stati i ragazzi del #PmiDayVarese, in visita all’azienda di Lonate Pozzolo: “Attualmente è in atto il terzo cambio generazionale – spiega Daniela Ferroni, Responsabile Ricerca e Sviluppo in Alfredo Grassi –. Abbiamo identificato chi siamo e dove vogliamo andare”. Puntare sull’innovazione, prosegue di nuovo la guida dei 50 studenti in procinto di scegliere a quale scuola superiore iscriversi, è un asset strategico per la Grassi: “Cosa vuol dire per noi innovazione? Farsi contaminare da altri settori industriali, in grado di dare un valore aggiunto a una filiera tessile ormai consolidata. Pensate che abbiamo, di recente, sviluppato un’app in grado di rilevare la taglia e le misure anatomiche partendo da un paio di semplici scatti, fatti col cellulare”.

 

Eppure dal divano, alle tende, passando per i capi d’abbigliamento, attraverso fibre diverse, naturali o sintetiche, approdare alle divise dei Vigili del Fuoco, create per resistere ad elevate temperature, il passo non è per nulla scontato e semplice.

“Quanto è difficile gestire un’impresa così grande?”, chiedono i giovani reporter a Roberto Grassi, Presidente dell’azienda di Lonate e Presidente dell’Unione degli Industriali della Provincia di Varese. “La cosa importante è avere buoni collaboratori, persone preparate e motivate. Noi consideriamo l’ambiente di lavoro come l’estensione di quello familiare: la cosa migliore sarebbe fare di un hobby il vostro lavoro”.

 

Leggi anche:



Articolo precedente Articolo successivo
Edit