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Varesefocus era presente nello spazio di Varese Dischi per l’uscita del nuovo album “Tarantelle” del rapper napoletano Clementino

Dopo due anni difficili, torna nello spazio di Varese Dischi per presentare il nuovo disco “Tarantelle”, il rapper napoletano Clementino. Ad accoglierlo, tra cori, calorose strette di mano e abbracci centinaia di fan che non hanno mai smesso di seguire la “Iena” e hanno atteso per lungo tempo il tanto desiderato album.

Dopo il periodo che hai passato, come stai? Sei soddisfatto di come stanno andando le cose?

Sto molto bene, sono molto contento di come stanno andando le cose, tanto è vero che oggi la mia canzone “Chi vuol essere milionario?” con Fabri Fibra è prima in tendenza su YouTube. Inoltre, tutti mi stanno dicendo che è il miglior album della mia carriera, ho avuto molto tempo per scriverlo e mi sono concentrato tanto.

La musica per te è stata salvifica?

La musica è la prima cosa, la metto al pari della mia famiglia.

Nell’album ci sono tracce molto intime, a tratti malinconiche, come “Mare di notte” o “Versi di te”: com’è stato esplorare quest’altra tua “anima”?

Tutti mi conoscono come un rapper molto ironico e solare, ma proprio per questo ho avuto bisogno di scrivere canzoni introspettive e black, le quali hanno tirato fuori la mia anima triste. In questo modo le altre persone hanno potuto percepire anche quest’altro Clementino.

Per quanto riguarda le collaborazioni: com’è stato lavorare con un artista come Caparezza e come mai tra i vari rapper emergenti hai scelto Nayt?

Ho un rispetto enorme per Caparezza, è tra le icone della musica italiana e ci tenevo a fare un pezzo con lui. Il brano realizzato con lui, “Babylon” è una bomba.

Nayt tra i giovani rapper credo sia tra quelli che “spaccano” di più, è tra i più forti. Spero in futuro di vedere rapper nuovi come lui, con il suo stile e la sua mentalità.

“Un palmo dal cielo” è una traccia molto particolare nella quale c’è anche una trascrizione dei sogni che hai fatto in comunità: quale sogno hai ora che vorresti trasformare in realtà?

Quello che sto vivendo: di essere felice, di vivere una vita da cantante, avere sempre più fan che sotto al palco cantano le mie canzoni. Vorrei fare altri trenta, quaranta album, forse farò un film.

Cosa diresti oggi al Clementino di 16 anni che hai messo sulla copertina dell’album?

Continua a fare come stai facendo che i risultati arrivano; però molte volte metti le mani avanti, non ti lasciar prendere dalle cose così facilmente, perché all’improvviso, mentre stai camminando, potresti cadere: rialzati subito Clemè.

 



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