Dal drone che pulisce la polvere anche nelle zone più difficili da raggiungere, alla doccia multisensoriale che ricicla l’acqua a costo zero. Tra sogni e realtà, le idee dei ragazzi che hanno affrontato la “giuria” di esperti di Quarry Up avevano tutte un minimo comune denominatore: altissimo livello di creatività e impronta digital. Insieme, i ragazzi portavano il loro entusiasmo, un aspetto che i professionisti dello Studio Volpi di Carnago, ideatori dell’iniziativa e di un innovativo progetto per avviare startup, non hanno affatto trascurato. Una giuria composta da professionisti di marchi internazionali ha messo sotto torchio, è il caso di dirlo, ragazzi da ogni parte d’Italia e non solo: tra gli iscritti due ragazze polacche che studiano in Italia. Colloquio in inglese per loro e per tutti quelli disposti a mettersi in gioco anche in questo campo. Numerosi gli iscritti al casting: tanto da spingere gli organizzatori a spostare l’evento, prima pensato per una giornata, su due. Moltissime le domande e le curiosità che i ragazzi hanno cercato di soddisfare in maniera più o meno sicura. L’esperienza infatti oltre ad essere una gara, è stata una sorta di contatto unico e privilegiato, sicuramente non facile, con il mondo delle imprese di punta: una bella prova anche per i più self confident. Se poi hai 22 anni e per la prima volta decidi di proporre al mondo la tua ispirazione, diventa tutto ancora più complicato.

Quando estro e creatività non hanno confini. Alla selezione di idee di Quarry Up hanno partecipato anche due giovani straniere che dalla Polonia sfidano la sorte a Carnago.

E se una doccia può riuscire (almeno nei progetti) a far risparmiare acqua ed energia, uno zaino può trasformarsi in un moderno apparecchio interattivo e connesso.

Noi restiamo in attesa di conoscere quali di questi progetti abbia convinto la giuria e intanto mandiamo un in bocca al lupo agli Archimedi digitali che si sono cimentati nella prova.

 

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