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Una porta dentro una porta, un cielo verde acqua che si tuffa nel mare, un gruppo di navi al porto, il sogno di volare. Le strade del piccolo borgo antico di Maccagno Inferiore si tingono di mille sfumature artistiche, tornando agli antichi fasti di un tempo. Negli stretti ed angusti vicoli dello storico comune del Varesotto che si affaccia sulle sponde del Lago Maggiore, vita, arte e colori si ripresentano come protagonisti indiscussi grazie all’iniziativa dell’associazione milanese “Il Ponte degli Artisti”. “Per proporci alla popolazione abbiamo pensato di dipingere le porte del paese, riappropriarci delle vecchie botteghe, delle stallette e delle cantine abbandonate, per la maggior parte distrutte e non utilizzate, e di darle a 40 artisti. I portoni sono solo un pretesto per avvicinarci agli abitanti di Maccagno”, spiega l’artista Savi Arbola, Presidente dell’associazione promotrice del progetto “Porte dipinte per il Borgo – Camminando nell’Arte”.

Artisti da tutta Italia e dalla Svizzera hanno cominciato in questi mesi a trasformare usci, portoni, finestre in opere d’arte. Primo passo di un progetto che vuol fare di tutto il borgo sulle sponde del Lago Maggiore un museo a cielo aperto

Pennellate in armonia con il paesaggio, vere e proprie opere d’arte gratuite realizzate en plein air sotto gli occhi stupiti dei passanti e lasciate in dono agli abitanti di Maccagno. L’iniziativa estetica ha lo scopo di valorizzare alcuni degli angoli più suggestivi e dimenticati del paesino lacustre attraverso lo strumento dell’arte, puntando così a rendere le vecchie cantine dimenticate, veri centri artistico-artigianali, di nuovo vitali e funzionanti.

Nel corso della prima sessione di pittura, sono state dipinte 20 porte e finestre dalle ispirazioni e dalle provenienze più disparate. “Abbiamo coinvolto un gruppo di artisti, che sono in parte della zona e in parte di tutta la Lombardia, ma c’è chi è arrivato dalla Sicilia e alcuni performer hanno addirittura origini francesi oppure svizzere – racconta Arbola –. Non abbiamo dato un tema preciso, abbiamo lasciato ai pittori la libertà di interpretare quello che volevano, chiaramente chiedendo loro di realizzare opere con gusto, ma semplici da poter essere colte e comprese da chiunque”. È così che una logora porta di ferro arrugginita cambia pelle e si trasforma in una finestra su un paesaggio marittimo e l’ingresso di una vecchia macelleria lascia spazio a creatività ed immaginazione, tramutandosi in un bosco alberato popolato da volti femminili. Ma c’è stato un portone in particolare che ha dato il via a questa iniziativa, ispirandone il tema ‘anche i sogni volano’. Si tratta dell’opera “realizzata da un artista svizzero, che da bambino per le vacanze estive veniva in villeggiatura in un paesino di montagna vicino a Maccagno e da lontano vedeva il lago e sognava di volare. Da qui è iniziata tutta la nostra avventura con le porte dipinte”.

Ma se catturare l’attenzione dei maccagnesi non è stato poi così difficile per gli artisti all’opera, lo è stato sicuramente di più conquistarsi la loro approvazione e la loro fiducia. “Dopo un primo momento di diffidenza, in cui non sapevano bene cosa avremmo combinato, la popolazione ci ha stupito. Quando le persone hanno iniziato a capire realmente cosa stava succedendo per le vie del paese, si è creata una sorta di magia tra gli artisti e gli stessi abitanti: ci rincorrevano entusiasti per le vie del borgo chiedendo di poter avere anche loro una porta dipinta”.

L’iniziativa “Porte dipinte per Borgo – Camminando nell’Arte” ha lo scopo di valorizzare alcuni degli angoli più suggestivi e dimenticati del paesino lacustre attraverso lo strumento del dipinto

Ma l’arte chiama altra arte ed è così che è nata una collaborazione tra gli autori delle porte ed un gruppo di poeti. “Le porte stesse stanno diventando veicolo d’ispirazione – precisa il Presidente de ‘Il Ponte degli Artisti’ –, perché ad ogni opera è stato abbinato un poeta, che sta ideando dei versi dedicati alle singole porte. Quello che ne nascerà sarà un evento a metà strada tra arte e poesia, durante il quale gli artisti e i poeti si incontreranno a Maccagno per declamare e presentare le loro creazioni”. E tra usci interamente ricoperti da strati di lana variopinta, realizzati con la sempre più popolare forma d’arte di strada definita Urban Knitting, e bassorilievi applicati al legno sverniciato, non potevano mancare istallazioni itineranti disseminate negli angoli più impensati di Maccagno. “Nel 2017 abbiamo in programma, oltre al completamento delle restanti 20 porte dipinte e all’apertura delle prime botteghe, di portare l’esposizione di alcune sculture di artisti famosi e spargerle per il borgo per creare un museo a cielo aperto, di passaggio che ci permetterà di visitare il paese e riscoprirne le bellezze artistiche del passato”, rivela Savi Arbola.

 



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