Dopo una partenza d’anno incerta, il secondo trimestre del 2016 ha visto una stabilizzazione e un progressivo miglioramento della congiuntura locale. Questo il risultato che emerge dall’Indagine Congiunturale dell’Ufficio Studi dell’Unione degli Industriali della Provincia di Varese. Alla base di questa evoluzione vi è una tenuta del mercato interno, a fronte invece di alcune difficoltà registrate negli scambi con l’estero, come mostrano i dati sugli ordinativi e sulle esportazioni (fermi però questi ultimi al primo trimestre). Vi è, quindi, la conferma che le imprese del campione hanno “ingranato” la giusta marcia dopo la frenata momentanea osservata nei primi tre mesi dell’anno e anche le previsioni per il breve termine sono di un mantenimento di questo trend. Nel medio-lungo termine vi sono, invece, timori di un possibile rallentamento nella crescita legati a Brexit e al peggioramento dello scenario internazionale. Gli effetti ad oggi sono difficilmente quantificabili nell’immediato e l’impatto maggiore si avrà nel 2017. A livello locale potrebbero esserci delle conseguenze connesse soprattutto ai flussi di commercio estero, dal momento che il Regno Unito rappresenta uno dei principali partner commerciali (nel 2015 era il quarto mercato di sbocco per le imprese varesine e il sesto di approvvigionamento).

La maggior parte delle imprese intervistate (57%) ha registrato livelli produttivi in linea con il primo trimestre, il 23% in crescita e il 20% in riduzione

PRODUZIONE
Sotto il profilo della produzione il secondo trimestre 2016 mostra un miglioramento rispetto al trimestre precedente e una stabilizzazione dei livelli produttivi. Il saldo complessivo nelle risposte delle imprese intervistate (pari alla differenza tra le segnalazioni di crescita e riduzione nei livelli produttivi) torna ad essere positivo (+3) dopo la frenata di inizio anno. La maggior parte delle imprese intervistate (57%) ha registrato livelli produttivi stabili, il 23% in crescita e il 20% in riduzione. Le previsioni a breve termine sono orientate ad una stabilità di scenario ed incorporano solo marginalmente le preoccupazioni legate al peggioramento del contesto internazionale e al rischio Brexit, i cui effetti reali ad oggi sono difficilmente stimabili e avranno maggior impatto nel medio-lungo termine più che nel breve. Per il terzo trimestre del 2016, infatti, la maggior parte delle imprese analizzate (56%) prevede un mantenimento dei livelli produttivi attuali, a fronte del 23% che si attende un moderato miglioramento e del 21% che ha una visione negativa per il breve termine. Il grado di utilizzo degli impianti è stato pari all’80,4%.

ORDINI
La dinamica del portafoglio ordini mantiene un saldo nelle risposte ancora positivo (+10) e mostra un rafforzamento nella tenuta nel mercato interno rispetto a quello estero. Con riferimento agli ordinativi complessivi il 34% delle imprese intervistate ha segnalato una crescita, il 42% in linea con il trimestre precedente e il 24% in riduzione.

Autorizzate 1.267.057 ore di cassa integrazione guadagni ordinaria nel comparto industriale, in riduzione del 66,4% rispetto allo stesso periodo del 2015

MERCATO DEL LAVORO
Nel secondo trimestre 2016 sono state autorizzate 1.267.057 ore di cassa integrazione guadagni ordinaria nel comparto industriale, in riduzione del 66,4% rispetto allo stesso periodo del 2015 e in aumento del 63,4% rispetto ai primi tre mesi dell’anno. Va, però, evidenziato come il primo trimestre 2016 sia stato ancora interessato dal momentaneo rallentamento nell’autorizzazione delle ore di cassa integrazione ordinaria, dovuto al progressivo aggiornamento delle procedure per adeguarle all'intervenuta modifica della normativa di riferimento (in particolare nel mese di gennaio non sono state autorizzate ore). Tenendo conto di questo rallentamento e guardando all’intero periodo gennaio-giugno 2016, sono state complessivamente autorizzate 6.375.638 ore di cassa integrazione (ordinaria, straordinaria ed in deroga) nel comparto industriale, in riduzione del 50% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. La riduzione delle ore autorizzate si è registrata nelle procedure di cassa ordinaria (2.042.307 ore nel semestre, -70,8% rispetto allo stesso periodo del 2014) e straordinaria (4.244.069, -25,6%); mentre sono in aumento le ore autorizzate di cassa in deroga (89.262, +43,7%).
(Per maggiori dettagli leggi anche “Andamento Cassa Integrazione Guadagni”. Link per scaricare il file).

L’export nel primo trimestre del 2016 ha raggiunto 2.251 milioni di euro, in riduzione del 6,1% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno

MERCATI ESTERI
Gli ultimi dati ufficiali dell’Istat disponibili sul commercio estero varesino sono relativi al primo trimestre del 2016 e mostrano una riduzione degli scambi commerciali rispetto ai primi tre mesi dell’anno precedente. Si tratta comunque di dati ancora provvisori e riferiti a un breve lasso temporale, quello di inizio anno sempre molto variabile e condizionato dalla precedente chiusura d’anno. L’export nel primo trimestre del 2016 ha raggiunto 2.251 milioni di euro, in riduzione del 6,1% rispetto allo stesso periodo del 2015. Anche le importazioni nello stesso intervallo di tempo hanno registrato una contrazione dell’8,6%, risultando pari a 1.406 milioni di euro. Il saldo commerciale rimane ancora positivo (+845 milioni di euro) ma in calo rispetto al primo trimestre 2015 (-1,5%). Questo peggioramento negli scambi commerciali non è, però, generalizzato e a fronte di settori e comparti con esportazioni in netto calo, ve ne sono altri che confermano una buona tenuta o una crescita (tra cui i comparti del farmaceutico, delle materie plastiche e dei macchinari).

Leggi l'indagine congiunturale completa con l'andamento dei settori sul sito dell'Unione degli Industriali della Provincia di Varese

Leggi l'indagine congiunturale di Confindustria sul II trimestre 2016



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