TH2ICINO, Varese punta sull’idrogeno verde
Il territorio punta sulla Hydrogen Valley per attrarre investimenti, rafforzare la mobilità sostenibile e il ruolo di Malpensa nell’economia a zero emissioni
“Il ruolo di Confindustria Varese nel progetto TH2ICINO può essere riassunto in 3 macro obiettivi. Il primo obiettivo è identificare aziende sul territorio che possano diventare utilizzatori di idrogeno verde, modificando in parte il loro processo produttivo. Il secondo obiettivo è individuare aziende che possano diventare fornitori di prodotti o servizi per la filiera dell’idrogeno e l’ultimo obiettivo è creare momenti di incontro nei quali è possibile integrare progettualità differenti attive sul territorio, magnificandone i risultati”. Queste le parole di Luca Donelli, Vicepresidente di Confindustria Varese in apertura del primo workshop sul territorio di stakeholder engagement di TH2ICINO, progetto che ha l’obiettivo di creare una hydrogen valley in provincia di Varese, dando vita a una filiera di produzione e consumo di idrogeno verde a supporto della crescita sostenibile dell’aeroporto di Malpensa e del tessuto industriale. Al centro dell’evento, aperto a imprese, cittadini, istituzioni e investitori, aggiornamenti sullo stato di avanzamento del progetto, con dettagli sull’hub di Malpensa e la conversione a idrogeno dei veicoli, oltre alla presentazione di altre iniziative focalizzate sull’idrogeno.
Le sfide delle Hydrogen Valley europee
Le Hydrogen Valley in Europa stanno emergendo come un elemento chiave per la transizione energetica, ma il loro sviluppo incontra numerose sfide, tra cui processi complessi di permitting che rallentano la realizzazione degli impianti di produzione e distribuzione di idrogeno. Come spiegato da Bruno Sodiro di RINA Consulting: “Uno degli ostacoli più significativi riscontrati riguarda la complessità dei processi di autorizzazione, che coinvolgono diversi livelli normativi e numerose autorità competenti. Secondo le nostre analisi, il 70% dei progetti di Hydrogen Valley segnala il permitting come una delle principali barriere alla realizzazione”. I partner di TH2ICINO stanno attivando una strategia per far fronte a tali sfide che prevede collaborazioni con enti, organismi di certificazione e centri di ricerca per essere in conformità con il framework regolatorio.
Le Hydrogen Valley italiane
A dare un quadro della situazione italiana è stata Viviana Cigolotti di ENEA (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile), socio di ATENA, consorzio pubblico privato che si occupa di ricerca e sviluppo in ambito energetico. ATENA sarà coinvolta nel progetto TH2ICINO per il retrofitting dei mezzi di terra dell’aeroporto. “Le opportunità per la conversione dei mezzi a idrogeno oggi sono notevolissime, soprattutto considerando gli investimenti che sono già stati fatti sulle tecnologie a idrogeno sia a livello europeo sia a livello nazionale. Ci sono tanti progetti finanziati, specialmente per le Hydrogen Valley. I veicoli, soprattutto nelle aree che riguardano porti e aeroporti, rappresentano una prima applicazione che è quasi pronta, ovvero vicina alla possibilità di essere implementata in ambienti reali”.
Cigolotti ha poi precisato che “nei prossimi anni inizieranno ad essere completate le realizzazioni delle Hydrogen Valley e ci sarà idrogeno a disposizione; quindi, sarà molto importante avere delle applicazioni e la parte di mobilità e trasporto è una di queste. Sono diversi i progetti in essere, da Nord a Sud Italia: si tratta di progetti Pnrr finanziati dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, in cui le varie regioni hanno identificato i progetti più innovativi e quelli meritevoli di essere finanziati. Quindi ad oggi sono presenti in Italia diverse Hydrogen Valley. Sicuramente è necessario lavorare molto sulla parte che riguarda gli iter autorizzativi e anche su quelli che sono i supporti all’utilizzo dell’idrogeno stesso. Il costo dell’idrogeno, al momento, è ancora molto alto quindi si attendono delle misure di incentivazione su questo aspetto”.
L’esperienza di SEA Milan Airports
Tra i partner italiani del progetto TH2ICINO, insieme a Confindustria Varese, RINA, Air Pullman e Comune di Busto Arsizio, gioca un ruolo strategico SEA Milan Airports. “La partecipazione di SEA Aeroporti di Milano al progetto TH2ICINO è stata la naturale evoluzione delle prime esperienze fatte con altri progetti finanziati, come ad esempio il progetto OLGA, dove noi andiamo a produrre, a partire da quest’anno, idrogeno per autotrazione per attività e per scopi che sono legati ai processi aeroportuali, al trasporto passeggeri – spiega Giorgio Medici, Director Environment and Funded Initiatives di SEA Aeroporti di Milano –. TH2ICINO affronta quello che è un tema chiave rispetto all’utilizzo dell’idrogeno anche in ambito aeroportuale. La domanda e la gestione dell’idrogeno non possono concentrarsi su un unico utilizzatore finale: anche con la prospettiva importante di domanda di idrogeno da parte dell’aeroporto, affinché si giustifichi lo sviluppo delle infrastrutture necessarie al trasporto, alla trasformazione, alla distribuzione dell’idrogeno, anche l’aeroporto stesso deve inserirsi in un ecosistema. Nel caso dell’idrogeno, questo ecosistema si chiama Hydrogen Valley. Ciò significa coinvolgere il territorio, vuol dire coinvolgere l’industria del territorio e il trasporto, insieme ai produttori di idrogeno. Perché nasca una catena completa, da una parte di utilizzo e di sfruttamento di questo vettore energetico sostenibile di idrogeno verde, questa è la sfida, e dall’altra parte riuscire a mettere in pratica e a progettare il modello di gestione che parte attraverso TH2ICINO per un ambiente circoscritto e locale, intorno al territorio dell’aeroporto Malpensa, ma è destinato ad essere riprodotto e integrato in modelli più grandi di gestione di questo vettore energetico”.
Il legame pubblico-privato
In questo scenario, fondamentale risulta la collaborazione tra pubblico e privato, come sottolineato da Luca Folegani, Vicesindaco del Comune di Busto Arsizio. “Per la città di Busto Arsizio è stato un onore ospitare un evento così importante sul delicato tema dell’idrogeno che sarà la fonte energetica per il futuro. È importante soprattutto che in questa partita, innanzitutto, il nostro territorio sia protagonista e soprattutto che prenda avvio una partnership, una collaborazione ed una sinergia tra amministrazioni, imprese e cittadini. È una bella opportunità: dobbiamo coglierla al meglio”.
La piattaforma Lhyfe Heroes
Il partner francese Lhyfe, produttore e fornitore di idrogeno verde, ha presentato esempi di impianti già sviluppati in 3 regioni europee come modelli a cui si ispirerà il caso di Malpensa. Ha inoltre illustrato le potenzialità della piattaforma digitale Lhyfe Heroes che mette in contatto domanda e offerta, presenta servizi e tecnologie per l’idrogeno verde e sensibilizza gli utenti creando un ecosistema connesso e collaborativo. Con questa rete di impianti e la piattaforma digitale, Lhyfe punta a rendere l’idrogeno verde una realtà concreta per l’industria e la mobilità sostenibile.
Altre iniziative nel contesto nazionale: la testimonianza di Edison
Oltre ai partner di TH2ICINO, è intervenuta Edison con una panoramica approfondita sulle nuove stazioni di rifornimento di idrogeno, evidenziando il loro ruolo strategico all’interno della transizione energetica e della mobilità sostenibile. Edison ha illustrato il piano di sviluppo di una rete capillare di stazioni di rifornimento lungo le principali direttrici della rete TEN-T, con l’obiettivo di garantire un punto di ricarica ogni 200 km. Questo progetto rappresenta un tassello fondamentale per favorire la diffusione dell’idrogeno nel settore della mobilità pesante e del trasporto pubblico, consentendo di ridurre progressivamente la dipendenza dai combustibili fossili. Una delle sfide che la mobilità a idrogeno deve superare è quella del costo elevato: per renderlo competitivo rispetto ai combustibili tradizionali occorre prevedere una politica di incentivi pubblici.
“Le nuove stazioni saranno dotate di tecnologie avanzate per il rifornimento rapido e opereranno con standard elevati di sicurezza ed efficienza. Saranno inoltre integrate in un più ampio ecosistema energetico, con possibilità di alimentazione da fonti rinnovabili per garantire un idrogeno green e a basso impatto ambientale”, ha specificato Lavinia Biffi, Direzione Idrogeno Edison. Un focus particolare è stato dedicato all’integrazione delle stazioni con gli hub logistici e industriali di Malpensa Cargo City e Varese. Malpensa, uno degli snodi cargo più importanti d’Italia, potrà beneficiare direttamente delle nuove infrastrutture per supportare la decarbonizzazione del trasporto merci. L’obiettivo è incentivare l’adozione di veicoli a idrogeno nel settore logistico, riducendo le emissioni e migliorando l’efficienza operativa dell’aeroporto.
Anche Varese, grazie alla sua posizione strategica e al suo tessuto industriale innovativo, sarà un punto chiave per la distribuzione dell’idrogeno. Le aziende locali avranno accesso a una fonte di energia pulita per alimentare le proprie attività, favorendo la creazione di un ecosistema basato sull’idrogeno che possa attrarre nuovi investimenti e promuovere la sostenibilità economica e ambientale.
Idrogeno per l’industria siderurgica: il progetto HyTecHeat
È stato, inoltre, presentato, nel corso del workshop, il progetto HyTecHeat (HYbrid TEChnologies for sustainable steel reHEATing), focalizzato sull’innovazione nella produzione siderurgica mediante l’utilizzo di idrogeno. Il progetto si inserisce nel più ampio quadro della decarbonizzazione dell’industria siderurgica, con l’obiettivo di ridurre le emissioni di CO2 attraverso l’uso di idrogeno nei processi di riscaldamento dell’acciaio. Si tratta di un’iniziativa finanziata nell’ambito del programma Horizon Europe – Clean Steel Partnership, con il coinvolgimento di importanti partner industriali come Tenova, Snam e De Nora. HyTecHeat si propone di sviluppare e testare tecnologie di riscaldamento ibride e modulari, integrando l’idrogeno come combustibile alternativo ai fossili nei forni industriali. Il progetto HyTecHeat rappresenta un passo fondamentale verso un’acciaieria più sostenibile, in linea con gli obiettivi europei di neutralità carbonica. Tuttavia, per una diffusione su larga scala delle tecnologie a idrogeno, saranno cruciali investimenti in infrastrutture, una maggiore disponibilità di idrogeno verde a costi competitivi e una regolamentazione chiara a livello europeo.
Il primo workshop sul territorio del progetto TH2ICINO ha rappresentato un importante momento di confronto e sensibilizzazione sul potenziale dell’idrogeno verde per la transizione energetica della provincia di Varese. L’incontro ha messo in luce opportunità e sfide, sottolineando l’importanza di costruire un ecosistema collaborativo tra imprese, istituzioni e cittadini. Come emerso dagli interventi dei partner, la realizzazione di una Hydrogen Valley nel Varesotto passa attraverso il coinvolgimento attivo del tessuto produttivo locale, la sinergia tra pubblico e privato e lo sviluppo di infrastrutture e competenze condivise. Il workshop ha rappresentato solo il primo passo di un percorso che proseguirà con nuove iniziative per coinvolgere gli stakeholder del territorio, con particolare attenzione al mondo delle imprese, chiamate a giocare un ruolo chiave sia come utilizzatrici sia come protagoniste della futura filiera dell’idrogeno.