Premio Strega

STREGAti dal talento

Openjobmetis Spa è partner del Premio Strega con un contest dedicato agli studenti e alle studentesse delle scuole superiori di tutta Italia

Sostenere il talento significa accompagnare le persone nel loro percorso, offrire strumenti per comprendere e affrontare il domani”. Con queste parole Rosario Rasizza, Amministratore Delegato di Openjobmetis, commenta la decisione dell’azienda di collaborare con il Premio Strega per realizzare un progetto dedicato esclusivamente ai più giovani. Nello specifico, l’iniziativa ha visto la nascita di un contest inedito all’interno del ricco calendario del celebre premio letterario dal titolo “Mostra il tuo talento”. In pratica, una proposta rivolta ad un pubblico di studenti per valorizzare e, magari, alimentare la scoperta di attitudini, sogni e aspirazioni.

A raccontarcelo sono Chiara Forlin e Elisa Origi dell’Ufficio Comunicazione e Marketing dell’agenzia per il lavoro specializzata da oltre 20 anni in somministrazione, ricerca, ricollocazione e formazione del personale, con sede a Gallarate. L’entusiasmo di entrambe verso l’iniziativa è palpabile.

Come si è sviluppata questa collaborazione?

L’idea ci ha colpito fin da subito: ci abbiamo lavorato finché non è arrivata la “fumata bianca” e ne siamo stati felici. Il perché è evidente. Il Premio Strega non ha bisogno di presentazioni. Da sempre si tratta di un riferimento non solo letterario, ma anche della cultura nazionale in generale: i libri premiati annualmente raccontano il nostro Paese e la sua evoluzione, arricchendosi nel tempo anche di altre realtà come il Premio Strega Giovani e quello specifico per la Poesia. Una partnership con il Premio, e con la Fondazione Bellonci che lo promuove, è ovviamente prestigiosa: vedere il nostro logo accanto a quello dello Strega è un grande orgoglio. Ma non è solo questo: si tratta di un sostegno e di una collaborazione attiva che abbiamo voluto letteralmente riempire di un senso tutto nostro.

Cosa intendete?

Il talento è il nostro mestiere: quello per cui e con cui lavoriamo ogni giorno. La coerenza e l’allineamento di visione e valori con un progetto che va alla ricerca e promuove il talento è evidente. Ma il nostro obiettivo in questo caso è stato quello di parlare direttamente ai giovani attraverso la cultura, che è una enorme forza propulsiva di talento, ma anche di allenamento del pensiero critico. Elementi necessari a formare cittadini e professionisti consapevoli per una società e una comunità altrettanto consapevoli.


Per questo avete promosso un contest dedicato ai ragazzi. Un premio letterario nel premio letterario?

No. Abbiamo rotto gli schemi classici, perché il talento non passa solo dalla scrittura, ma si esprime in modi multiformi, soprattutto oggi. Il contest, aperto agli studenti e alle studentesse degli Istituti Superiori, prevedeva la possibilità di partecipare con racconti testuali o grafici, foto, brani musicali, video o altre forme d’espressione in linea con passioni e aspirazioni. E i ragazzi hanno risposto con entusiasmo. Abbiamo ricevuto quasi 100 elaborati da 60 istituti tra liceali e tecnici. La capacità espressiva che abbiamo riscontrato è andata oltre le nostre aspettative per qualità e creatività: dalla scultura ai podcast, dalla coreografia al punto croce!


Come è avvenuta la selezione?

La giuria era composta, oltre che dalla commissione della Fondazione Bellonci, dal nostro Ufficio Comunicazione. Un grande onore e una grande emozione per noi. Non è stato semplice, perché ci siamo trovati ad affrontare un viaggio nella sensibilità dei ragazzi che ha rappresentato una meravigliosa e stupefacente scoperta. Dopo una prima non facile scrematura, è stata individuata la rosa dei 10 finalisti e il 27 maggio scorso è stata annunciata la vincitrice, che ha ricevuto una gift card La Feltrinelli del valore di 500 euro. Alla sua scuola, invece, una donazione per un valore di 1.000 euro da spendere in attrezzature scolastiche. Per la classe, inoltre, abbiamo pensato a una Lezione d’autore con Margherita Schirmacher, autrice del progetto “Parole leggere in Camper” realizzato a bordo di un camper trasformato in studio mobile, che ha tenuto una masterclass sul mondo dei podcast. L’obiettivo di estendere il premio ai compagni è chiaro: ci sembrava giusto sostenere non solo il singolo, ma anche tutta la scuola con i suoi studenti.


E alla fine chi ha vinto?


A ricevere il premio è stata Elisabetta Carrano del Liceo Classico Umberto I di Napoli, che ha realizzato un podcast sul senso dell’esistenza. La sua opera, corale e ben costruita, si distingue per qualità della regia, ritmo ed equilibrio tra introspezione e leggerezza. Il progetto ha colpito la giuria per la capacità, anche autoironica, di unire emozione e riflessione, senza mai scivolare nella retorica. Data l’elevata qualità delle opere poi si è deciso di assegnare una menzione speciale a Salvatore Caricato del Liceo Artistico Ciardo Pellegrino di Lecce. Nel suo video di presentazione, ha offerto una riflessione personale e profonda sul significato del creare, raccontando il proprio talento come una necessità interiore prima ancora che un’abilità.

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