Motore Lombardia
“Il posizionamento competitivo del sistema economico della Lombardia: questo il tema centrale del nuovo numero, post estivo, del nostro magazine”
Varesefocus alza lo sguardo sullo scenario industriale e sul posizionamento competitivo del sistema economico della Lombardia. È questo il tema centrale del nuovo numero, post estivo, del nostro magazine. Andiamo oltre i confini provinciali di Varese per fare il punto sulle sfide che stanno affrontando le imprese della nostra regione nel suo complesso, partendo da analisi, studi, eventi che hanno caratterizzato gli ultimi mesi. Tutti spunti che ci ha offerto il ricco e intenso calendario di attività di Confindustria Lombardia e che abbiamo trasformato in un approfondimento per rispondere ad alcune domande. La Lombardia è ancora uno dei motori economici e industriali del nostro continente? Risposta: sì lo siamo, negli ultimi anni abbiamo anche rafforzato alcune nostre posizioni, ma non possiamo dare per scontato questo ruolo nel sistema produttivo e sociale europeo. La sfida va affrontata giorno per giorno, su diversi fronti di impegno. Come stanno incidendo le tensioni geopolitiche e le incertezze dello scenario commerciale internazionale sull’export delle aziende lombarde? Risposta: l’industria guarda a nuovi mercati (come, ad esempio, l’India) e riposiziona le proprie catene di approvvigionamento che si stanno facendo sempre più corte. Qual è la fotografia del mercato del lavoro regionale? Risposta: le industrie ridisegnano strategie e modelli organizzativi per attrarre e trattenere talenti, la disoccupazione è su livelli minimi e il bisogno di conciliazione tra vita e impiego suggerisce nuove forme di flessibilità. Qual è la visione dei giovani imprenditori lombardi sul futuro della manifattura? Risposta: le leve della crescita per le nuove generazioni stanno nell’innovazione, nelle competenze, nell’accesso al credito, nella nascita di startup.
Tutti temi che affrontiamo con voci, dati e ricostruzioni di un quadro competitivo complesso in cui la Lombardia e, con essa, la provincia di Varese rappresentano la punta avanzata di un sistema industriale nazionale di fronte a trasformazioni epocali e a sistemi industriali di altri Paesi, Cina in primis, che si pongono sempre di più in stretta concorrenza con i nostri cluster industriali. Come dimostra in maniera plastica un’infografica che pubblichiamo all’interno del focus di apertura, realizzata su elaborazioni minuziose del Centro studi di Confindustria Varese. Non dobbiamo farci distrarre da falsi problemi. Serve, continuiamo a ribadirlo su queste pagine in qualità di rappresentanti dell’industria varesina, una politica industriale nazionale strettamente coordinata con una politica industriale europea. Entrambe basate su poche ma precise priorità: industria, energia (torniamo a parlare di nucleare di nuova generazione in questa edizione), sburocratizzazione, ripensamento delle politiche di transizione ecologica, digitalizzazione.
Ma dobbiamo sapere impostare, come Lombardia, anche una politica industriale regionale. A partire da maggiori e più efficaci politiche di finanziamento delle imprese per accompagnare le transizioni in atto. Soprattutto serve un approccio strategico per filiere e cluster in senso allargato, non limitando il sostegno ai territori per singole specializzazioni. Dell’industria varesina, ad esempio, deve essere valorizzata la sua multi-distrettualità. Bene l’aerospazio, ma anche tessile, packaging, occhialeria, meccanica strumentale, gomma, chimica, platica.
Altro elemento da cui ripartire è la valorizzazione delle best practice territoriali su temi cruciali come quello dell’economia circolare. In questo senso Varese può mettere, ad esempio, sul tavolo i progetti di CentroCot (Centro Tessile Cotoniero di Busto Arsizio) e del suo Multilab, centro di eccellenza sulla sostenibilità applicata alla produzione manifatturiera. E poi bisogna tornare con forza sul tema del potenziamento infrastrutturale. Con investimenti nella nuova Strada Statale 341 (Novara-Varese), il completamento della Pedemontana, l’ampliamento dell’area cargo di Malpensa, la valorizzazione del trasporto intermodale.
Il motore Lombardia è in grado di continuare a trainare Italia ed Europa, ma serve saperlo alimentare con il carburante giusto. L’impegno delle imprese (come dimostrano molte delle storie che trovate anche in questo numero) rimane fondamentale, ma non basta.