Le traiettorie per non galleggiare

A dar voce alla visione della nuova generazione di titolari d’impresa è il Presidente dei Giovani Imprenditori di Confindustria Lombardia, Jacopo Moschini

‘‘C’è voglia di fare, di reagire, ma soprattutto di incidere”. Puntando su innovazione, competenze, accesso al credito: queste le priorità che i giovani imprenditori ritengono fondamentali per il futuro del sistema manifatturiero lombardo. Visioni e proposte emerse, quest’estate, nel corso del quarto Main Regional Summit organizzato dai Giovani Imprenditori di Confindustria Lombardia, in collaborazione con il Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Varese, nella cornice del Salone Estense del Comune di Varese. Un appuntamento ricco di spunti e confronti che Jacopo Moschini, Presidente dei Giovani Imprenditori di Confindustria Lombardia, ripercorre a freddo in questa intervista a Varesefocus.

Presidente Moschini, che clima si respira oggi tra i giovani imprenditori lombardi?
Abbiamo una consapevolezza forte: il contesto economico è fragile e limitarsi a restare a galla non basta più. Le nostre imprese hanno bisogno di visione: noi giovani imprenditori siamo resilienti e vogliamo essere parte attiva nel disegnare questa visione. Non accettiamo l’idea di sopravvivere in un sistema che galleggia: vogliamo decidere la rotta.

Ha parlato di un sistema economico “fragile”. In che senso?
I dati sono chiari. La Lombardia resta motore nazionale e la prima manifattura europea, ma la crescita è minima: lo 0,7% nel 2024, trainata dai servizi, mentre la manifattura arranca. Gli investimenti industriali sono in calo del 6,9% in un solo anno. Anche i fondi pubblici del Pnrr, quasi 14 miliardi, faticano a produrre risultati concreti e distribuiti. È un segnale che non possiamo ignorare. Il sistema mostra segni di logoramento e rischia di rallentare in modo strutturale.

E quali sono, invece, i segnali positivi da cui ripartire?
Nonostante le difficoltà, vediamo imprese che continuano a investire. Il 50% delle aziende lombarde ha avviato progetti legati a tecnologie digitali. Il 37% investe in efficienza energetica. E ci sono iniziative concrete sul territorio che dimostrano quanto sia viva la voglia di innovare. L’obiettivo ora è far sì che queste buone pratiche non restino isolate, ma diventino sistema.

Quali sono le priorità strategiche per il futuro, secondo i giovani imprenditori?
Tre parole chiave: innovazione, competenze, accesso al credito. Non possiamo parlare di competitività industriale senza parlare di tecnologia e sostenibilità. La meccatronica e le tecnologie avanzate sono oggi il cuore dell’innovazione manifatturiera. In Lombardia, il comparto meccatronico rappresenta oltre 100.000 addetti e un valore aggiunto pari a circa 9 miliardi di euro, con una crescita costante negli investimenti in automazione, robotica e digitalizzazione industriale. Per quanto riguarda le competenze, è urgente rafforzare la formazione STEM e colmare il gap di genere: meno del 25% degli studenti STEM sono donne e solo il 15% ricopre ruoli manageriali. Troppo spesso le donne restano sottorappresentate nei settori STEM, quelli che oggi e soprattutto domani determineranno lo sviluppo economico. Se non vogliamo lasciare indietro una parte importante del nostro potenziale umano e creativo, dobbiamo cambiare questo paradigma. E infine la finanza: servono strumenti che accompagnino davvero le imprese, soprattutto le più giovani.

Il nodo della finanza sembra centrale.
Lo è. Oggi la distanza tra il mondo bancario e l’economia reale è evidente. Nel 2023, meno del 30% delle Pmi ha ricevuto un supporto creditizio adeguato. Il credito alle imprese manifatturiere è diminuito dell’8,4% nell’ultimo anno e l’erogazione di finanziamenti per investimenti innovativi è calata del 12%. Dobbiamo invertire questa tendenza. Le banche devono tornare a credere nelle aziende e noi imprenditori abbiamo bisogno di strumenti anche alternativi per sostenere la crescita.

Quali esempi concreti mostrano che la spinta all’innovazione è più viva che mai nel territorio lombardo?
All’interno del nostro territorio abbiamo già tanti progetti che testimoniano quanto i giovani imprenditori rifiutino l’idea di galleggiare. Due esempi su tutti? Il progetto Meet Your Future, realizzato in partnership con University BOX (tra le principali student marketing agency italiane) nato con l’obiettivo di rispondere alla sfida di rendere le aziende più attrattive per le nuove generazioni. Questo progetto si propone di parlare ai giovani in modo nuovo, utilizzando linguaggi e canali di comunicazione a loro più vicini. Un altro esempio è il Piano Strategico #Varese2050 di Confindustria Varese che, tra le 5 linee di azione tracciate per incrementare la competitività del territorio, punta molto sulla costruzione di Mill, una fabbrica del sapere e del saper fare per talenti, giovani, startup, imprese e cluster industriali che sorgerà a Castellanza a fianco dell’Università LIUC.

In sintesi: cosa distingue oggi un giovane imprenditore lombardo?
La concretezza. Non vogliamo raccontarci storie, vogliamo portare risultati. Ci muoviamo con visione, ma con i piedi ben piantati nella realtà. Vogliamo innovare, non per moda, ma perché è l’unico modo per garantire futuro al nostro sistema produttivo. E crediamo nella collaborazione tra imprese, istituzioni, Università. È lì che si gioca il futuro della Lombardia.

Il premio “Startup Your Ideas” fa il bis

“Oggi più che mai siamo chiamati a guardare al futuro con coraggio. Ed è proprio in questo contesto che il ruolo di noi giovani imprenditori è fondamentale, non solo perché raccogliamo il testimone di un ‘saper fare impresa’ storico e radicato, ma soprattutto perché siamo, già in questo momento, costruttori di nuove traiettorie di crescita che stanno cambiando il volto delle nostre aziende singolarmente e del sistema produttivo nel suo complesso. Con il fine ultimo di garantire progresso sociale per tutti”. Queste le parole di Pietro Conti, Presidente del Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Varese nel corso del Main Regional Summit dei Giovani Imprenditori di Confindustria Lombardia, andato in scena a Varese nel mese di luglio.

“Come Movimento, a livello territoriale, stiamo contribuendo alla costruzione di un ecosistema dell’innovazione nell’ambito del Piano Strategico #Varese2050 lanciato da Confindustria Varese. E lo facciamo promuovendo, anche in stretta collaborazione con la nostra Università LIUC, progetti e percorsi per supportare la nascita di startup e metterle in connessione con le imprese già radicate”, spiega di nuovo Conti. È proprio in questo contesto che ha preso il via la seconda edizione del premio “Startup Your Ideas”, l’iniziativa lanciata da Confindustria Varese, insieme al proprio Gruppo Giovani Imprenditori, per stimolare intuizioni d’impresa e fornire agli startupper esperienze e occasioni di networking per concretizzare i propri progetti. Il concorso si rivolge a tutte le startup della Lombardia e vuole premiare le migliori idee imprenditoriali maggiormente innovative e tecnologiche (per ogni informazione www.confindustriavarese.it).
“La scelta di riproporre anche per quest’anno un’edizione del concorso è la dimostrazione dell’impegno attivo che, come Movimento, stiamo portando avanti nella costruzione e nello sviluppo di un ecosistema dell’innovazione – afferma di nuovo Pietro Conti –. Promuoviamo connessioni tra startup e aziende già avviate o storiche, puntando sull’implementazione dell’Intelligenza Artificiale e di processi di open innovation all’interno delle aziende. Un impegno che vuole rendere il territorio varesino sempre più attrattivo, puntando su capitale umano, competenze e nuovi investimenti. È anche da iniziative come questa che passa la costruzione della #Varese2050”.

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