La porta di accesso alle Olimpiadi
L’aeroporto di Malpensa si appresta ad accogliere atleti, Capi di Stato e migliaia di tifosi con investimenti pari a 30 milioni di euro che ridisegnano il Terminal 1
Dalle porte automatiche fino alla cura del verde: al Terminal 1 dell’aeroporto di Malpensa il cambiamento è la parola d’ordine in vista delle Olimpiadi e Paralimpiadi Invernali di Milano Cortina 2026. Con un investimento previsto pari a 30 milioni di euro sono tante le migliorie che resteranno come eredità per il futuro.
Il restyling è visibile già all’esterno, dove la nuova area di sosta per gli autobus, adiacente alla stazione ferroviaria, promette di liberare la facciata principale dello scalo, rendendola più fluida e meno congestionata. Ma è dentro che si percepisce il cambio di passo: varcato l’ingresso, i passeggeri troveranno sedute più confortevoli, materiali innovativi e un design che mescola tecnologia e accoglienza. Nel cuore della sala del Cerimoniale, legno e tinte naturali richiamano le origini del primo nucleo aeroportuale, sorto nel 1910 in località Cascina Malpensa. Non mancherà anche una sorpresa: i dettagli sono ancora da svelare, ma a Malpensa, nei mesi scorsi, è stato visto al lavoro nientemeno che il fotografo statunitense Steve McCurry, celeberrimo autore del ritratto “Ragazza afgana” e la sorpresa potrebbe essere legata proprio ai suoi scatti.
Come si diventa Primary Olympic Airport?
Malpensa è ufficialmente Primary Olympic Airport: sarà, infatti, la porta d’ingresso in Italia per le sedi di Milano e le località della Valtellina, oltre che per gli atleti provenienti dagli altri siti olimpici che sceglieranno collegamenti senza scali. Il 73% delle nazioni che parteciperanno ai Giochi è infatti collegato a Malpensa con voli diretti. Nella settimana precedente la cerimonia di apertura si stima l’arrivo a Malpensa di oltre 15.500 stakeholder e di più di 150.000 spettatori (pari al 75% del totale). Da qui passeranno atleti, tecnici, accompagnatori, Capi di Stato e pubblico.
“La mole di traffico prevista nelle settimane dei Giochi Invernali – spiega Alessandro Fidato, Chief Operating Officer di SEA Aeroporti di Milano – sarà simile a quella dei picchi estivi, con l’aggravante di un’eccezionale movimentazione di bagagli ingombranti e fuori misura”. Le stime parlano di circa 340mila passeggeri in 60 giorni. “Per questo – prosegue Fidato – anche dal punto di vista organizzativo avremo lo stesso dispiegamento di personale che impieghiamo in alta stagione, con l’ausilio però di facilitatori volontari e team dedicati, appositamente preparati per l’evento”.
Per gestire l’ondata olimpica, SEA ha mandato una delegazione a Parigi per studiare da vicino l’organizzazione dei colleghi francesi durante le Olimpiadi del luglio 2024. Dalla capitale francese sono arrivati anche i carrelli speciali di seconda mano per i bagagli oversize, in un’ottica di riuso e sostenibilità. Da Parigi è stato mutuato anche il modello di gestione “a doppio canale”, che prevede la separazione dal traffico passeggeri del flusso di atleti e relativi bagagli, sia in partenza sia in arrivo.
Tra gli stress test più significativi? Sicuramente c’è quello relativo al rischio neve: “In questo caso – spiega Fidato – abbiamo protocolli già rodati per l’inverno, tarati sui picchi delle festività, che prevedono un preciso richiamo di uomini e mezzi”.
Sfide: bagagli e Capi di Stato
Il capitolo bagagli si preannuncia cruciale. Una nuova area dedicata ospiterà il deposito e la gestione dei colli fuori misura, con scaffalature e sistemi automatizzati pensati per affrontare volumi record. Uno sciatore olimpico porta con sé in media 20–25 sacche e circa 30 paia di sci. Nel giorno di picco, stimato per il 23 febbraio 2026, si prevedono a Malpensa fino a 80 sciatori, per un totale di oltre 1.600 sacche da sci, 1.500 valigie extra-large e un afflusso di circa 4.000 bagagli fuori misura, dalle sacche da sci alpino lunghe oltre 210 cm a quelle da salto che raggiungono i 270 cm. Un numero straordinario, se si considera che in una giornata ordinaria l’aeroporto gestisce mediamente circa 300 bagagli fuori misura.
“I bagagli con le attrezzature avranno una gestione del tutto particolare – spiega ancora lo Chief Operating Officer di SEA Aeroporti di Milano – garantita dalla Fondazione Milano Cortina attraverso un sistema di etichette dedicate che permetteranno di organizzare il trasporto verso i campi gara, ricongiungendo direttamente attrezzature e atleti”.
La gestione dei Capi di Stato sarà, invece, coordinata con il Ministero dell’Interno: per la cerimonia di apertura sono previsti 46 arrivi in appena due giorni. “Una sfida ulteriore – sottolinea Fidato – perché dovremo gestire aerei wide body (aeromobili di grandi dimensioni, caratterizzati da una fusoliera larga, ndr) che richiedono spazi e protocolli di sicurezza specifici. Abbiamo previsto un’area riservata per accoglierli in sicurezza. L’obiettivo è continuare a ripensare Malpensa e rilanciarla sempre più come hub internazionale all’altezza del suo futuro. Le Olimpiadi sono solo l’inizio”.
A luglio è stata inaugurata anche la zona luxury con le boutique Dior e Louis Vuitton, mentre è in programma una importante ristrutturazione anche dell’area Duty Free. Malpensa, insomma, cambia volto anche per i passeggeri abituali. Il restyling del Terminal 1 prevede nuove aree esterne per arrivi e partenze, totem digitali, una biglietteria centralizzata presso la stazione ferroviaria e la riqualificazione del satellite sud e della piazza dove si affaccia il ristorante Obicà.
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