La plastica responsabile di LATI

L’impresa di Vedano Olona, attiva da sempre nella produzione di compound termoplastici ad alte prestazioni, quest’anno celebra il suo 80esimo anniversario

“Tutto è incominciato sul finire della Seconda Guerra Mondiale per mano, ma soprattutto idea e visione di nonno Cosimo. Un imprenditore brillante, come tanti tra quelli che hanno fatto la storia del nostro Paese, che hanno cavalcato il boom economico post-bellico e hanno visto un certo fermento in tanti settori. Lui aveva la capacità di intuire i bisogni del mercato e di circondarsi delle competenze chiave rispetto alle necessità. In quel periodo mancava tutto e capì che bisognava costruire con quello che c’era. È così che fondò una fabbrica tutta al femminile (perché gli uomini stavano tornando dalla Guerra), per fare cernita e riciclo di materiali plastici da residuati bellici”. È l’inizio della storia di LATI – Industria Termoplastici, l’azienda di Vedano Olona, dal 2022 Società Benefit, attiva da sempre nel settore dei compound termoplastici ad alte prestazioni. Materiali con proprietà tecniche tali da essere autoestinguenti, termicamente conduttivi, rinforzati o autolubrificanti.

Ad esempio. A raccontare la realtà manifatturiera vedanese è l’Amministratore Delegato Michela Conterno, terza generazione alla guida dell’impresa familiare che quest’anno celebra 80 anni. Di attività, ma anche di innovazione e di attenzione verso le persone e l’ambiente. “Siamo nati come riciclatori quindi portiamo con noi, da sempre, il cappello dell’economia circolare. E ancora oggi restiamo coerenti con quello che è il nostro business iniziato 80 anni fa: il compound termoplastico – continua Michela Conterno –. Siamo trasformatori di plastiche tecniche ad alto contenuto tecnologico per una clientela che porta con sé delle sfide importanti. Più precisamente, rispondiamo a dei requisiti tecnici di progetto per la sicurezza di ambienti, oggetti e persone. Quelli che produciamo sono materiali destinati a dispositivi che devono essere resistenti al fuoco, per esempio, che devono permettere alle persone di sopravvivere ad eventuali incendi e di non rimanere intossicati dai fumi”. I settori a cui si rivolge LATI, acronimo di Lavorazione Articoli Tecnici Industriali, sono, infatti, quelli dei beni durevoli: elettrico, elettrodomestico e automotive. Ma non solo.

“Trattiamo materiali speciali ad alto valore aggiunto, destinati anche a nicchie di mercato specifiche, dove la customizzazione risulta essere fondamentale – aggiunge –. Un esempio è il settore illuminotecnico. Ciascun materiale per ogni nostra commessa è studiato ad hoc per la sicurezza e le performance. È proprio questo il nostro vantaggio competitivo: saper formulare e customizzare i materiali sulla base delle esigenze dei vari clienti”. Quelli di cui parla Michela Conterno sono nomi importanti come ABB, Legrand, BTicino, Snider, Schneider, Hager ma anche Bosch e Miele. Una clientela internazionale dalla forte diversificazione di settori. LATI, infatti, esporta il 70% dei suoi prodotti. In Europa, ma non solo. La società è presente in tutto il mondo. Dalle branch europee in Francia, Germania, Slovacchia, Spagna e Svezia fino alle filiali in Regno Unito, Stati Uniti e Cina, LATI garantisce presenza globale e reattività ai mercati locali anche tramite diverse partnership produttive. Senza dimenticare la recente joint venture avviata in India: “Per quanto siamo ben radicati in provincia di Varese, dove vogliamo continuare a investire, dobbiamo anche guardare orizzonti più lontani e cercare la crescita dove maturano i potenziali di vendita per i nostri materiali. L’India, oggi, è il Paese che riteniamo maggiormente in grado di garantire uno sviluppo significativo. Lì si stanno registrando forti investimenti in infrastrutture e una crescente domanda interna, dunque, anche il consumo di beni durevoli è destinato ad aumentare. Per questo siamo andati alla ricerca di una piccola e dinamica realtà manifatturiera che potesse avere la nostra stessa tecnologia per produrre i nostri prodotti e abbiamo trovato LOXIM, un’impresa familiare attiva nella produzione di prodotti chimici”.

È nata così la LATI LOXIM Thermoplastics Private Limited, in cui il know-how di LATI si unisce alla produzione dell’azienda indiana: “Si tratta di una partnership basata sulla fiducia e su un allineamento valoriale volto ad una sinergia duratura in cui crescere insieme”, aggiunge Conterno. Un potenziale di produzione di circa 40.000 tonnellate annue, un fatturato che si aggira intorno ai 150 milioni di euro all’anno, una forza lavoro di circa 350 collaboratori. Numeri, questi, che unitamente alle competenze, hanno fatto di LATI una realtà riconosciuta nel settore a livello globale, tanto da diventare, proprio quest’anno, Marchio Storico di Interesse Nazionale: una certificazione che premia la continuità produttiva e il valore storico come imprese simbolo del made in Italy. “LATI è un’azienda di successo – tiene a precisare Michela Conterno –, ma non c’è un segreto per arrivare al traguardo di 80 anni di impresa. È fondamentale il dialogo intergenerazionale, rimboccarsi le maniche e non dare nulla per scontato. Quando il testimone è passato a me, c’era la necessità di rilanciare l’azienda e l’abbiamo fatto. Da un lato, valorizzando la tradizione, dall’altro, guardando avanti con coraggio e investendo sul nuovo e sul diverso”.

La sfida per il futuro: “Continuare a crescere. Cambiare non è facile, ma cercare alleanze può essere la strategia giusta per rimanere competitivi. Soprattutto in un contesto geopolitico incerto come quello odierno, con una crisi energetica importante a livello europeo, una forte marcia indietro sulla sostenibilità su cui, invece, noi non vogliamo virare e con un mercato che non dà sempre le risposte attese. È proprio qui che l’avventura indiana può rivelarsi un benchmark da replicare per crescere in altre piazze, ma anche in altri settori. Oggi il mercato non consente più di vivere di rendita. Bisogna uscire dalla propria comfort zone e innovare sempre. Creando valore sul territorio, progresso per la società e un vantaggio per tutta la filiera. L’obiettivo di LATI è creare profitto come mezzo e non come fine, perché il capitalismo tradizionale non ci rispecchia”.

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