La LIUC formerà i nuovi manager della musica
Nell’offerta formativa per il prossimo anno accademico 2026/2027 l’ateneo di Castellanza introduce un percorso pensato per chi sogna di entrare come professionista nel settore musicale e dell’entertainment
Permettere ai giovani di entrare come manager e professionisti nell’industria della musica, dello spettacolo, degli eventi e delle performance artistiche con una solida preparazione gestionale. È questo l’obiettivo del nuovo percorso in Management della Musica e Entertainment che, a partire dall’anno accademico 2026/2027, andrà ad arricchire l’offerta formativa delle lauree triennali dell’Università LIUC. “La trasformazione digitale – spiegano dall’ateneo di Castellanza, nato 35 anni fa per volontà di Confindustria Varese e dei suoi imprenditori – sta ridisegnando i modelli di business anche di questo settore”. Distribuzione e fruizione di contenuti compresi. Da qui l’esigenza in termini di domanda da parte di aziende come le major musicali, ma non solo: “Servono sempre di più figure capaci di muoversi tra creatività, dati, contratti e strategie di mercato”. A fianco alle materie comuni con gli altri percorsi di economia e management, gli studenti e le studentesse potranno, a partire dal terzo anno di studi, cimentarsi con insegnamenti specifici di indirizzo volti a “fornire le conoscenze per comprendere e affrontare le problematiche e le criticità peculiari del settore musicale e dello spettacolo”.
Tra questi marketing della musica, management degli artisti e degli eventi, diritto d’autore e aspetti contrattuali nell’ambito della musica, economia dell’industria musicale nell’era digitale. Il metodo didattico che verrà adottato sarà quello classico che da sempre caratterizza la LIUC: learning by doing, imparare facendo. Alla teoria appresa sui libri e in aula, verranno affiancate esperienze pratiche, arricchite da testimonianze aziendali, visite a imprese e laboratori esperienziali. Obiettivo finale: fornire una formazione concreta e immediatamente spendibile sul mercato del lavoro. “Importanti aziende del settore – spiega Filippo Pavesi, docente della Scuola di Economia e Management e referente dell’indirizzo Management della Musica e Entertainment – si sono già dimostrate interessate a collaborare con il nostro percorso. Registriamo un crescente interesse delle imprese discografiche, tradizionalmente distanti dal mondo accademico, a interfacciarsi con le Università. Si aprono dunque opportunità di organizzare insieme a loro seminari e workshop, ad esempio”. Troppo presto per Pavesi fare nomi. Spoilerare non è al momento consentito. Di certo, però, sottolinea il professore “i numeri del settore, in termini di giro d’affari sono di estremo interesse e probabilmente non del tutto conosciuti. Parliamo, solo in Italia, di 4 miliardi di euro all’anno. Di questi il 30% deriva da concerti e live tour, il 30% dallo sfruttamento dei diritti d’autore, circa il 19% dalla discografia, anche quella fisica, ossia dalla vendita di dischi e cd. Uno specifico spaccato che mantiene ancora una sua quota significativa”.
Le competenze che verranno costruite lezione dopo lezione, laboratorio dopo laboratorio, sono quelle sempre più richieste dalle imprese di un settore in crescita e in continuo cambiamento. Chi uscirà dal corso sarà, dunque, in grado di operare nella produzione, distribuzione e promozione dei prodotti con skill nel marketing e nella monetizzazione della musica e delle performance sui canali sia tradizionali, sia digitali. “Basti pensare a come sono cambiate le regole del gioco nel lancio dei nuovi artisti dopo trasmissioni come X Factor”, spiega Pavesi. Anche lo sviluppo dell’audience sarà una capacità che verrà acquisita durante gli studi. In questo caso attraverso skill per l’impostazione di strategie e piani di lancio e posizionamento dei progetti artistici e musicali. Fondamentale sarà anche l’acquisizione di elementi per il management di artisti ed eventi: dalla pianificazione, all’organizzazione fino al coordinamento operativo per attività live e progetti di intrattenimento. Completeranno poi il know-how, la gestione dei contratti e dei diritti d’autore: in questo senso sarà fondamentale che i futuri professionisti sappiano dotarsi di capacità di lettura e gestione degli accordi, delle licenze e delle tutele di artisti e operatori. Tutti elementi fondamentali per realizzare il sogno di molti giovani di passare dall’altra parte dell’intrattenimento: da spettatori, a manager. Quelli che stanno sempre dietro all’affermazione di un artista, di una produzione, di una band, di un grande evento.
Anche lo spettacolo, infatti, è un’industria. La creatività è nulla senza la capacità di gestirla. E per farlo servono varie professioni. Quelle a cui il percorso in Management della Musica e Entertainment della LIUC preparerà i futuri frequentatori. “In Lombardia non c’è un indirizzo di laurea triennale di questo livello – afferma Pavesi –. Andiamo a coprire una nicchia specifica di un management che di solito i professionisti costruiscono sul campo e con l’esperienza, ma che le nuove dinamiche spingono verso una prima salda preparazione accademica”. Gli sbocchi professionali, laurea in mano, saranno diversi. Product manager per case discografiche ed editori musicali, artist manager, event e production manager per promoter, festival e location per concerti, conferenze o incontri sportivi. E poi ancora, digital marketing manager e pr per la gestione delle public relations di progetti musicali e di entertainment. Tutti ruoli che richiedono competenze economiche, di marketing e legali. Queste le conoscenze necessarie per pianificare il lancio di produzioni e di progetti artistici, così come per lo sviluppo di strategie marketing e di comunicazione per conto di case discografiche o artisti che sempre più si devono saper interfacciare con le piattaforme digitali e la valorizzazione dei dati. Senza contare il coordinamento delle produzioni e della logistica di eventi, live e tournée o la gestione di contratti, licenze e diritti. Manager a tutto campo, insomma. In grado di trasformare estro, creatività e talento in un’impresa. Letteralmente.


