Bavette al sapore di mare
Ingredienti (per 4 persone) 320 gr linguine ricche di amido 200 gr calamari Patagonia C4L (puliti con le loro teste) 32 cozze 32 vongole 12 code di gambero sgusciate 16 pomodori datterini 1 sp
Ingredienti (per 4 persone)
320 gr linguine ricche di amido
200 gr calamari Patagonia C4L (puliti con le loro teste)
32 cozze
32 vongole
12 code di gambero sgusciate
16 pomodori datterini
1 spicchio di aglio
40 gr olio evo
12 foglie di basilico
Procedimento
In una padella versare l’olio, l’aglio, le cozze e le vongole ed a fuoco lento far aprire i frutti di mare, cercando di non far evaporare la loro acqua. Sgusciare i frutti di mare e nel frattempo mettere a cuocere le linguine. Tagliare a pezzi, non troppo piccoli, i calamari e i gamberi e aggiungerli ai frutti di mare con un mestolo di acqua di bollitura. Quando le linguine saranno a metà cottura, scolarle e tenere un po’ di acqua per terminare in seguito la cottura nella padella insieme al pesce. A questo punto, unire le linguine con il pesce e versare dell’acqua tenuta da parte precedentemente per terminare la cottura. Un paio di minuti prima di concludere la cottura, aggiungere i pomodori tagliati in quattro, il basilico tagliato a julienne e se occorre correggere con un po’ di sale. Amalgamare il tutto con un forchettone da cucina facendo si che si crei un’emulsione tra acqua, olio e amido della pasta, prestando attenzione che non si asciughi troppo rilasciando olio. Appena si crea un sughetto denso, spegnere il fuoco e saltare in padella in modo che l’emulsione creata si leghi con la pasta. Dividere in quattro piatti e servire ben caldi.
Ricetta dello chef Alessandro Daniele, Trattoria del Lago (Ghirla)
Riserva Mach, lo spumante trentino mai banale

Da sempre la missione dell’attuale Fondazione Edmund Mach è di formare personale specializzato in tutti i rami dell’agricoltura e dell’enologia con assistenza costante a centri di ricerca ed enti sperimentali. La produzione di vino della Fondazione è improntata, per statuto, sulle varietà autoctone del Trentino e sui suoi vini tipici, tra cui lo spumante Trento Doc, dedicato proprio al suo fondatore. Tra il 1987 ed il 2000 è stato messo a dimora il vigneto di Pinot Nero e Chardonnay con cui si produce la Riserva Mach, che riposa minimo 48 mesi sui lieviti e viene prodotta solo nella versione millesimata. Nel calice si presenta di colore giallo paglierino verdognolo molto scarico, il perlage è fine e persistente con bolle piccole e numerose. Al naso prevale una nota minerale dettata dalla natura marnosa-calcarea del suolo da cui proviene che lo caratterizzano con note di pietra focaia, fiori bianchi e mandorla. In bocca le bollicine sono eleganti e lasciano una sensazione cremosa, lunga e sapida con una acidità equilibrata che pulisce bene la bocca e invita a bere un altro sorso. Eccellente con primi piatti a base di pesce o carni bianche, ma anche con formaggi o per un aperitivo non banale.
Sommelier Bruno Bottazzi
Rubrica in collaborazione con Enoteca Bottazzi 1957, Besozzo, info@bottazzi1957.com


