A passo d’Irlanda

Gens d’Ys, l’accademia che dalla provincia di Varese, ma non solo, porta in giro per il mondo la cultura, la tradizione e l’innovazione della danza irlandese

Molte volte volte, alcune grandi imprese accadono per caso. È quello che è successo a Umberto Crespi, uno dei fondatori e Presidente di Gens d’Ys, l’accademia che dalla provincia di Varese, ma non solo, porta in giro per il mondo la cultura, la tradizione e l’innovazione della danza irlandese. “Ero in trasferta in Irlanda, per motivi molto distanti dalla danza e, quasi per caso, ho scoperto una passione per i balli di quella terra, tanto da decidere di portare a casa con me delle videocassette per imparare qualche figura da autodidatta – racconta Crespi –. Di ritorno da quel viaggio, ho iniziato a muovere i primi passi per poi insegnarli ad alcuni amici: è iniziata così la storia di quella che è oggi una vera e propria scuola di ballo”. Si tratta di un Gruppo che nasce a Varese nel 1993, ma poi si sviluppa presto a Busto Arsizio in un’accademia con i primi corsi nella sede di Comunità Giovanile per poi crescere e diventare quella che è oggi: una scuola presente in 28 città con 35 sedi, più di 30 insegnanti per oltre 650 allievi. Centinaia di persone che per passione si trovano, provano, organizzano, pianificano eventi, ma soprattutto ballano. “Fondamentale nella nostra impresa – tiene a ricordare Umberto Crespi –, è stato l’incontro con l’insegnante irlandese Michael Dillon e con l’ex campionessa mondiale Sinead Venables. È grazie al loro contributo che la formazione è iniziata a diventare più importante e tecnica. Oggi, a distanza di 30 anni, siamo più grandi, ma a muovere tutte le nostre attività sono sempre rimasti due ingredienti: la passione e lo spirito di sacrificio con l’obiettivo, non tanto di svolgere il nostro lavoro, ma di divulgare e trasmettere questa tradizione che porta con sé valori positivi, come la gioia, la voglia di vivere, il piacere di trascorrere del tempo all’interno di una collettività”.

Per il primo livello, i corsi di danze irlandesi, bretoni e scozzesi, per gli anni successivi, invece, le specializzazioni in danze soliste e di gruppo, esclusivamente irlandesi. Questa la proposta formativa della scuola. Senza dimenticare le lezioni specifiche per le competizioni internazionali in cui non mancano i risultati: “Molti allievi – sottolinea di nuovo Crespi – si sono distinti nei Feiseanna, le gare ufficiali europee, arrivando ai vertici delle classifiche, ma anche ai Campionati del mondo, come quelli di Dublino nel 2017 e di Glasgow nel 2018”. Lombardia, Piemonte, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Trentino Alto-Adige, Emilia-Romagna, Lazio, Marche e Sicilia. Queste, invece, le regioni in cui la scuola ha almeno una sede e un insegnante. “Una diffusione capillare – precisa il Presidente di Gens d’Ys –, che permette a un numero sempre maggiore di appassionati di avvicinarsi alla danza irlandese. Il tutto sotto la guida di un’insegnante certificata, Cristina Pini, responsabile della didattica dell’intera accademia”. Indipendentemente dalla posizione geografica, quindi, ma anche dall’età, la scuola si rivolge a tutti. Dai piccoli agli adulti. “La nostra allieva più giovane ha 6 anni, mentre quello più grande ne ha 83. La vera forza di questa danza è che non fa differenze”.

D’accordo con Umberto, Roberta Farè, Responsabile della comunicazione e del management dell’accademia: “È molto gratificante vedere come persone di età diverse siano unite dalla nostra scuola, ma soprattutto dalla stessa passione, che li spinge a fare gruppo per la medesima causa. Durante i corsi si crea un contesto familiare ed è da questo clima che nascono diverse idee, tanto che gli allievi diventano volontari degli stessi progetti. Praticamente fanno della nostra missione, la loro missione. Per la buona riuscita di uno spettacolo, ad esempio, ma anche per l’organizzazione di un’iniziativa o, semplicemente, per portare in giro per l’Italia, e non solo, la tradizione irlandese. Crediamo fermamente che il valore di quello che facciamo sia proprio questo. La sua potenzialità di creare il senso di comunità. Ecco perché ogni volta che organizziamo un evento, cerchiamo sempre di coinvolgere più realtà possibili e differenti tra loro così da creare un momento dedicato a tutti”. È un esempio il Busto Folk, il festival che ha come scopo far conoscere la musica, la danza, la storia e l’artigianato della tradizione irlandese, bretone e scozzese, che tradizionalmente si svolge al Museo del Tessile di Busto Arsizio.

“Città, questa, che non è solo il teatro della nostra festa interceltica, ma anche tappa della competizione che vuole ricreare l’atmosfera degli antichi Feiseanna. Da qui il nome ‘Busto Feis’ – aggiunge Umberto Crespi –. Una giornata che, lo scorso 1° marzo, ha visto più di 200 ballerini arrivare da tutto il mondo. Dalla Romania, da Israele, dalla Repubblica Ceca, ma anche dall’America e dalla Finlandia, ad esempio. L’abbiamo portata in provincia, ma solitamente si tratta di una serie di competizioni che si svolgono nelle capitali europee. Senza dimenticare l’indotto di migliaia di persone che porta con sé il Saint Patrick’s Day, la festa di San Patrizio, il patrono di Irlanda, che si celebra il 17 marzo e per cui collaboriamo con il Ministro del Turismo irlandese. È anche dalla sinergia con istituzioni pubbliche e private, Associazioni e aziende, che ampliamo il nostro raggio d’azione per diffondere sempre di più la passione per questa cultura”. Dal 2011, infatti, Gens d’Ys è testimonial ufficiale dell’Ente nazionale del Turismo irlandese e gode del patrocinio dell’Ambasciata irlandese in Italia. “Si tratta di riconoscimenti di cui andiamo fieri in quanto attestano l’importanza del nostro ruolo nella promozione della cultura irlandese nel nostro Paese”, conclude Crespi.

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