A Lati batte il cuore a mille

L’azienda di Vedano Olona del settore della plastica ha dimostrato la propria vicinanza alla Fondazione Piatti coinvolgendo i propri collaboratori nel progetto di sensibilizzazione sul tema del

L’azienda di Vedano Olona del settore della plastica ha dimostrato la propria vicinanza alla Fondazione Piatti coinvolgendo i propri collaboratori nel progetto di sensibilizzazione sul tema della disabilità e dell’autismo

“Farsi battere il cuore a mille”. Questo il nome dell’iniziativa che Fondazione Piatti ha lanciato insieme a Lati Industria Termoplastici. Un progetto sociale dalla triplice sfida che ha necessitato del coinvolgimento di tutti i collaboratori aziendali, con l’obiettivo di sensibilizzare sul tema della disabilità e dell’autismo. Una camminata lungo la Schiranna con le persone fragili di cui Fondazione Piatti si prende cura; una camminata in solitaria per promuovere l’attenzione alla salute psico-fisica di ognuno e contribuire con le proprie gambe a totalizzare il risultato di un milione di passi; un evento online durante il quale gli esperti della Onlus hanno risposto alle domande, ai dubbi e alle curiosità della popolazione Lati sul tema dell’autismo. Queste le tre iniziative intraprese dalle due realtà per fare team-building, approfondire la reciproca conoscenza e sensibilizzare nel guardare l’autismo come una modalità diversa di affrontare e conoscere il mondo “né giusta, né sbagliata, ma unica”.

Gli spunti raccolti dal Progetto, il più grande in ambito sociale previsto dall’azienda per il 2022, sono poi confluiti nel Manifesto dell’Autismo secondo Lati. L’impresa di Vedano Olona, fondata nel 1945 dalla famiglia Conterno, tra i principali produttori europei di termoplastici tecnici per uso ingegneristico, affianca Fondazione Piatti ormai dal 2018. La Onlus opera in Lombardia in ambito sanitario, socio-sanitario integrato e socio-assistenziale attraverso 16 unità presenti nelle province di Milano e Varese, tra centri diurni, residenziali e centri riabilitativi per l’infanzia e l’adolescenza. 600 circa le persone con disabilità complesse e autismo di età compresa tra i 2 e gli 84 anni seguite dalla Onlus. L’approccio tenuto dalla Fondazione è quello fondato sul riconoscimento della persona in quanto tale secondo il paradigma “persona con disabilità, non disabile”.

 

 

L’obiettivo della sinergia tra le due realtà è quello di creare “bene comune” e avere delle ricadute positive sulla comunità. Per Lati essere un family business significa essere anche socialmente responsabili e avere una visione di lungo periodo. “Aiutare chi aiuta arricchisce. È con questo spirito che Lati è ormai da anni vicina a Fondazione Piatti. Con il progetto ‘Cuore a mille challenge’ abbiamo declinato molti valori di Lati. Benessere, partecipazione e sostenibilità sociale. Abbiamo, inoltre, lavorato su una competenza che riteniamo sempre più necessaria: abbracciare la diversità, anzi l’unicità, scoprendo persone che ci hanno fatto battere forte il cuore! La collaborazione tra Lati e Fondazione Piatti è preziosa e all’insegna della reciprocità. Avanti così!” ha affermato Michela Conterno, Amministratore delegato di Lati Industria Termoplastici Spa.

Per premiare l’impegno dei collaboratori, Lati ha poi donato 270 ore di terapia in acqua a favore dei bimbi con autismo e disabilità gravi del Centro Riabilitativo Semiresidenziale di Besozzo: “Aver fatto un’esperienza di vita comune che permette di camminare, passo dopo passo, insieme alla comunità di Lati e alcuni dei nostri beneficiari, rende concreta la nostra missione, perché la disabilità non è un tema privato delle famiglie che la vivono e Lati ha saputo cogliere il nostro invito. Grazie alla sensibilità di Michela Conterno abbiamo raggiunto un pezzo di territorio importante, aumentando la consapevolezza sui temi della disabilità e dell’autismo” ha sottolineato Franco Radaelli, Direttore Generale di Fondazione Renato Piatti Onlus.

Articoli correlati