La storia del futuro del tessile

La Tintoria Giovanni Clerici & Figli di Gallarate ha compiuto 150 anni. Una saga industriale orgogliosa delle proprie radici e dell’appartenenza al territorio capace di guardare sempre alle

La Tintoria Giovanni Clerici & Figli di Gallarate ha compiuto 150 anni. Una saga industriale orgogliosa delle proprie radici e dell’appartenenza al territorio capace di guardare sempre alle nuove sfide del mercato, senza mai dimenticare la “dimensione” familiare  

Le imprese a conduzione familiare sono un modello tipico e molto diffuso in provincia di Varese, ma quella della Tintoria industriale Giovanni Clerici & Figli è una storia che ve ben oltre gli schemi su cui siamo abituati a ragionare quando si parla di industria. A dimostrarlo sono i ben 150 anni di storia dell’azienda di Gallarate, fondata nel 1869, dove è già al lavoro la settima generazione. Parliamo sicuramente di un’altra epoca, ma non mancano i punti in comune, a partire dalla tipica “voglia di fare” che contraddistingue tuttora l’industria gallaratese e varesina in generale e che trae le prime origini proprio in quel contesto. Ripercorrendo la storia della Tintoria Giovanni Clerici & Figli si ripercorre nello stesso tempo quella del nostro territorio, che nella seconda metà dell’Ottocento, proprio a Gallarate vede svilupparsi l’industria cotoniera italiana. È in questo contesto che Giovanni Clerici decide di avviare un’attività di tintoria e finissaggio che si sviluppa a supporto delle importanti imprese cotoniere della zona. Oggi come allora, sono la qualità, la laboriosità e il saper guardare al futuro, le armi vincenti dell’azienda, che accomunano i primi passaggi generazionali, come anche il costante ingrandimento delle attività e la crescita del numero dei dipendenti. Superate le difficoltà legate alla Seconda Guerra Mondiale, la Tintoria continua a sviluppare il proprio business; una data importante è il 1960, quando, alla morte di Mario Clerici, diventano amministratori Giovanni Clerici e Carlo Montonati, genero di Mario. Sono i due rami della famiglia che tuttora guidano l’azienda. I tempi cambiano, ma la gestione famigliare continua ad essere il filo conduttore; dal boom economico degli anni ‘60, alla concorrenza dei tessuti provenienti dall’Asia o dall’Europa dell’Est. L’impresa gallaratese reagisce continuando ad investire e a puntare sulla qualità, superando così le crisi di mercato del tessile o quelle più in generale dell’economia mondiale come quelle degli anni ‘90 e del 2008, senza ridurre il personale, che da sempre rappresenta un altro punto di forza e un valore aggiunto della Giovanni Clerici & Figli. Lo spirito imprenditoriale viene tramandato di generazione in generazione, come conferma la presenza in azienda della settima, rappresentata da Alberto Montonati che affianca il padre Mario e il cugino Filippo Clerici, a loro volta subentrati ai rispettivi genitori, Carlo e Gianni. Una sorta di albero genealogico industriale pronto a raccogliere nuove sfide, consapevoli che l’azienda non è soltanto sinonimo di produzione, ma è prima di tutto luogo dove esprimere competenze e passione. Un insegnamento che Mario Montonati, Amministratore, con Filippo Clerici, della tintoria Giovanni Clerici & Figli Spa ricorda spesso, soprattutto agli studenti che vengono in visita alla Tintoria in occasioni come quelle rappresentate dal Pmi Day. È un insegnamento che non resta sulla carta ma che trova applicazione nel lavoro quotidiano che si svolge nello stabilimento di Gallarate, oggi come nel 1869. 

Sono le persone ad essere, ieri come oggi, al centro del progetto industriale della Giovanni Clerici & Figli.  
“Tutti i macchinari hanno bisogno di persone in grado di farle funzionare e per questo motivo bisogna avere le competenze giuste” sottolineano Mario Montonati e Filippo Clerici. Solo con l’apporto decisivo delle persone, si può ottenere quella qualità del prodotto che è la stella polare dell’attività dell’impresa che ha da sempre il suo quartier generale in viale Milano. Il ciclo di lavorazione approda alla realizzazione di un tessuto semilavorato destinato a stamperie e confezionisti o a prodotti tinti e finiti per la moda e l’accessorio. 

Un altro caposaldo della Tintoria è il rispetto dell’ambiente; l’azienda anche sotto questo aspetto è riuscita a precorrere i tempi, dotandosi, già a metà degli anni ‘70, di un impianto di depurazione interno che tratta le acque utilizzate nella produzione. 
“Consumiamo molta energia e molta acqua, che stiamo riducendo facendo continua ricerca, per risparmiare il più possibile e rispettare sempre di più l’ambiente”, spiegano i due Amministratori: “Nel settore tessile, la chimica è indispensabile; la differenza, come sempre, la fa il come viene applicata, il rispetto dell’ambiente per noi è fondamentale. I nostri fanghi derivanti dalla depurazione biologica vengono riutilizzati come fertilizzanti in agricoltura”.

Il fatto di avere radici così profonde non significa perdere di vista il futuro e le sfide che esso mette davanti. 
“Il presente è il passato del nostro futuro – ama ricordare Montonati agli studenti che vengono a visitare lo stabilimento dell’impresa – l’istruzione e la formazione sono importanti e per questo bisogna studiare, perché quello che si semina oggi lo si raccoglierà domani. Fare il proprio dovere è sicuramente essenziale, ma sono la passione e l’impegno a fare la differenza. In azienda, all’io si deve sostituire il noi, che alimenta il senso di appartenenza”. 

Alla Tintoria Giovanni Clerici & Figli sono quattro i cicli produttivi del tessuto: bruciapelati, candeggio, tintura e finissaggio. Il concetto di gestione famigliare si estende agli oltre 50 dipendenti, come dimostrano il pochissimo turnover e il fatto che il lavoro si tramandi di padre in figlio, anche tra i collaboratori e non solo quindi al vertice. 
“L’ambiente di lavoro non deve essere soltanto sicuro ma anche confortevole; tramite il lavoro si costruisce la propria vita e quella dei propri figli”, continuano Montonati e Clerici. 

Oggi, come 150 anni fa, nonostante i difficili momenti congiunturali, la provincia di Varese continua ad essere una zona ad altissima vocazione industriale.
“Il nostro è un territorio ideale per sviluppare attività produttive – commentano gli imprenditori – abbiamo molta acqua e una via di comunicazione importante come l’asse del Sempione, senza dimenticare quella voglia di fare impresa che ti porta a ‘seminare’. In provincia di Varese siamo bravi, altrimenti non sarebbero nati tutti questi distretti produttivi. Le prospettive di un’impresa, che non è un’isola ma una realtà immersa nel contesto in cui opera, vanno sempre valutate nel medio periodo e non sul domani”.

A proposito di futuro, cosa ci dobbiamo aspettare dal settore tessile e dalla Giovanni Clerici & Figli per i prossimi anni?
“Vedo grande fermento – afferma Montonati – soprattutto nella direzione del tessuto tecnico, ma la nostra azienda non trascurerà mai la lavorazione dei tessuti per l’abbigliamento; il tessile italiano è un’eccellenza riconosciuta in tutto il mondo ed è per questo che ci copiano. La filiera del tessile italiano continua ad essere un valore aggiunto, anche se purtroppo il mercato si sta impoverendo e tante azienda hanno chiuso. Nei prossimi anni, il settore avrà bisogno di circa 50mila persone da assumere, che dovranno essere adeguatamente formate e preparate”. 

Alla Giovanni Clerici & Figli è palpabile il sentimento di orgoglio delle proprie radici familiari e territoriali, capaci di orientare ogni giorno lo sguardo verso il futuro. 

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