Le pettorine verdi della Brevetti Montolit
L’azienda di Cantello, attiva nella produzione di attrezzature professionali per piastrellisti, mette i propri collaboratori a disposizione del Comune, per un totale di 200 ore lavorative da de
L’azienda di Cantello, attiva nella produzione di attrezzature professionali per piastrellisti, mette i propri collaboratori a disposizione del Comune, per un totale di 200 ore lavorative da dedicare a interventi di manutenzione ordinaria. Obiettivo: promuovere la sostenibilità sociale contribuendo al mantenimento e all’abbellimento dei luoghi di aggregazione pubblica come i parchi e la scuola del paese. Un esempio concreto di volontariato d’impresa al servizio della comunità, che nasce da un legame col territorio lungo 75 anni
Contribuire alla valorizzazione del territorio; promuovere il benessere all’interno ma anche al di fuori del perimetro aziendale; migliorare la percezione di collaboratori, clienti e fornitori con i relativi ritorni positivi in termini di reputazione, coesione aziendale e sostenibilità sociale. Questi gli obiettivi del volontariato d’impresa intrapreso dalla Brevetti Montolit Spa: l’azienda di Cantello presente sul territorio da tre generazioni e attiva nella produzione di attrezzature professionali per il taglio e la foratura dei materiali lapidei.
Un’attività manifatturiera che conta due stabilimenti produttivi, un hub dedicato alla logistica e una forza lavoro di circa 40 collaboratori per un fatturato che si aggira intorno ai 20 milioni di euro. Numeri di cui il 50% è frutto di quell’export destinato ad arrivare un po’ in tutto il mondo. Stati Uniti, Canada, Norvegia, Svezia, Grecia, Portogallo, Australia: questi i Paesi che raggiungono, tramite le vie del cielo ma anche per terra e per mare, i prodotti della Brevetti Montolit, i cui clienti sono i grossisti di attrezzature edili e la grande distribuzione specializzata, che a loro volta rivendono al posatore di ceramica. Questo, essenzialmente, l’utilizzatore finale delle attrezzature dell’impresa cantellese.
Riordino dei parchi del territorio; imbiancature e verniciature nelle scuole e in altri enti della zona; pulizia di griglie e tombini; manutenzione dei cestini dei rifiuti danneggiati, ma anche di strumenti comunali per la pulizia delle strade. Queste, invece, le mansioni che hanno visto all’opera, per un totale di 200 ore lavorative, i collaboratori dell’impresa attrezzati di tutto il materiale necessario per le attività di volontariato, compresa una pettorina verde realizzata appositamente per il progetto, con il marchio Montolit. Una vera e propria squadra al servizio della collettività e più precisamente del Comune di Cantello. “Si è trattato di una serie di azioni che sono state svolte all’interno dell’orario lavorativo, con regolare retribuzione e con copertura assicurativa e che soprattutto hanno visto la collaborazione dell’intera popolazione aziendale. Una cosa non da poco dato che non tutti vivono a Cantello”, precisa Stefano Montoli, membro del Cda della Brevetti Montolit.
Ebbene sì, “quello che abbiamo intrapreso è un progetto che non ha niente a che fare con la beneficenza – tiene a sottolineare il Presidente della Brevetti Montolit, Vichi Montoli –. In questo caso non è l’azienda che sceglie di dare un supporto economico, ma sono i nostri collaboratori ad essere, con la propria manodopera, i protagonisti dell’iniziativa. Questo perché siamo convinti che, se vogliamo crescere, dobbiamo condividere, con le nostre persone, le nostre priorità e i nostri valori. Quando abbiamo pensato a questa iniziativa, abbiamo valutato e preso in considerazione anche altre realtà da supportare per poi optare per la nostra amministrazione comunale. Una scelta che segue il forte legame che abbiamo da sempre col territorio. È da 75 anni che siamo a Cantello. Oltre ai dipendenti, crediamo fermamente che il nostro principale punto di riferimento sia la nostra comunità. Non è stato semplice avviare un’iniziativa di questo genere, ma ci abbiamo creduto perché vogliamo dare il nostro piccolo contributo per la valorizzazione del paese nel quale, oltre a lavorare, siamo anche cresciuti. Abbiamo iniziato a dedicare 200 ore lavorative a questo progetto di volontariato d’impresa ma speriamo sia un’attività continuativa”. E la probabilità che l’iniziativa prenda sempre più piede c’è già: “Abbiamo ricevuto dei feedback molto buoni, tanto che siamo stati contattati anche da altre realtà ma non per il solito supporto economico, bensì per una vera e propria mano per la manutenzione e riparazione di immobili e strutture”.
Il legame di cui parla il Presidente Vichi Montoli, è confermato anche dal cugino Stefano: “Abbiamo sempre dato una mano, sia fisica, sia economica, al nostro territorio con diverse attività, ma non le abbiamo mai comunicate. Adesso, invece, abbiamo capito l’importanza di farle rientrare in un progetto più formale, rendicontandole in un vero e proprio report di sostenibilità. Un modo non solo per monitorare e misurare le azioni svolte, ma anche per darci sempre più obiettivi da raggiungere sul fronte della sostenibilità”. E non solo nella sua declinazione sociale. Per farlo, si parte dalla formazione e alla Brevetti Montolit lo sanno bene: “Ormai da un anno – aggiunge Stefano Montoli –, dedichiamo tre ore al mese a corsi formativi sul tema della sostenibilità, sia economica, sia sociale, sia ambientale. Lezioni che crediamo fondamentali per tutti i nostri collaboratori, a tutti i livelli. A questa formazione si aggiunge poi quella continua nell’ambito dell’Industria 4.0, che non necessariamente serve alle persone che lavorano da noi per la loro attività, ma può essere utile a livello di crescita personale, per conoscere nuove tematiche e capire i cambiamenti che le sfide moderne portano con sé, oltre ad essere un modo per prendere una pausa dal lavoro quotidiano”.
Al centro il sindaco del Comune di Cantello, Chiara Catella; ai lati, Giuseppe Rovera, Stefano Montoli, Barbara Montoli e Vichi Montoli della Brevetti Montolit
La riduzione dei consumi, sia di energia elettrica, sia di quella termica con impianti appositi, ma anche di quei materiali come gli imballaggi di cartone che si possono riutilizzare. Queste le azioni in cui è impegnata l’impresa di Cantello: “Abbiamo scelto di mettere in atto un sistema di circolarità degli imballi sfruttando il fatto che il 70% dei nostri fornitori si trovano in provincia di Varese, dunque territorialmente molto vicini a noi. Per cui i cartoni che ci arrivano per il trasporto dei nostri ordini, invece che finire impilati per lo smaltimento, tornano ai fornitori in modo che possano essere riutilizzati”. Questo perché, come precisa il Presidente Vichi Montoli, “non si può essere sostenibili se non si coinvolgono i propri collaboratori, clienti e fornitori. È così che si influenza e si porta tutta la filiera ad un comune senso di responsabilità sociale e ad una sempre più alta attenzione verso le tematiche di sostenibilità”.
Tra i prossimi obiettivi green dell’azienda, invece, c’è quello di “riuscire a produrre almeno un prodotto a impatto zero entro il 2026 – spiega Stefano Montoli –. Per avere una visione a lungo termine della nostra realtà, dobbiamo pensare al futuro e il futuro è anche questo: preparare il nostro territorio e la nostra impresa per i giovani che un domani potranno scegliere di lavorare qui. Le aziende vengono sempre più giudicate anche per i progetti di sostenibilità sia in campo ambientale, sia sociale. Per questo, adottare politiche sostenibili, oggi, è una prerogativa di ogni realtà imprenditoriale al passo con i tempi. Senza il rispetto per il pianeta, per le sue risorse e per le generazioni future non è possibile immaginare un domani sostenibile. Ecco perché ci siamo impegnati a dare vita ad un modello di business che non solo permetta il sostentamento della nostra attività, ma che sia attento anche all’ambiente, al benessere sociale e a una governance equa e lungimirante”.