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Appena superato il cavalcavia dell’autostrada che separa Gazzada Schianno da Brunello non puoi fare a meno di notarlo. Quel grande edificio in cemento armato con la facciata  gialla e nera, interrotta dalle grandi vetrate che avvolgono il vano scale, è il data center di Elmec Informatica Spa, una delle più importanti infrastrutture d’Europa per facilities e tecnologie che garantisce standard di efficienza energetica altissimi.
 

"In termini energetici risparmiamo quanto la città di Assago consuma in un anno”

Quest’anno il gruppo industriale di Brunello, fondato nel 1971 da Cesare Corti e Clemente Ballerio, è stato tra le 16 grandi imprese lombarde premiate da Regione Lombardia e Unioncamere per le buone prassi di responsabilità sociale. Elmec può vantare un vero e proprio en plein perché ha ricevuto il riconoscimento in tutti i capitoli trattati: progetti di sostenibilità ambientale, qualità del lavoro e relazioni con il personale, iniziative nei confronti della società civile e del territorio, qualità delle relazioni con i fornitori, governo e gestione responsabile dell’azienda. “L’energia che non viene consumata è quella in assoluto più pulita - spiega Marco Maroni, Hr manager di Elmec Spa -. Il paradigma della sostenibilità non può essere separato dall’innovazione ecco perché il nostro data center offre i massimi standard di efficienza tecnologica e lo fa riducendo in modo significativo l’impatto ambientale. In termini energetici risparmia quanto la città di Assago consuma in un anno”.
 

"E' la consapevolezza che può sostenere il cambiamento culturale”

Investire nella sostenibilità in tutte le sue declinazioni significa aumentare la propria competitività. In qualunque settore è diventata parte centrale del business perché si vendono prodotti e servizi anche grazie alle scelte fatte per salvaguardare l’ambiente, sostenere la comunità locale o una buona causa perché i clienti spesso condividono gli stessi valori messi al centro dell'azione.“La ragione d’essere di tanta attenzione alla sostenibilità - conclude Maroni - è nella cultura di origine della proprietà che viene condivisa con i collaboratori a tutti i livelli. L’evidenza delle ricadute interne ed esterne crea un allineamento quasi automatico, ma è solo la consapevolezza che può sostenere il cambiamento culturale”.

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