I giardini di Villa Panza.jpg

La collezione d’arte moderna di Varese, patrimonio del Fai, ha superato quest’anno le 70mila visite. Un successo di pubblico e critica trainato dalla mostra di Robert Wilson e dall’attenzione che ha raccolto la raffinata esposizione “Amori di Isella”

La mostra “Robert Wilson per Villa Panza.Tales”, curata da Anna Bernardini e da Noah Khoshbin è stata un gran successo per la Collezione Guggenheim di Biumo. Va detto che, ancor prima della pausa natalizia, le visite avevano già superato il numero di 70.000 registrando un enorme successo di pubblico, ma anche di critica. A sottolinearne l’eccellenza del risultato é stato di recente non solo il direttore Anna Bernardini, ma anche lo sponsor di Villa Panza, la Jti (Japan Tobacco International), munifico esempio di imprenditoria votata al bene e al bello, che sulla villa (ma non solo qui) sta investendo da anni, permettendo tra l’altro la realizzazione di percorsi strutturati, destinati a quanti, per varie disabilità, potrebbero incontrare difficoltà nel visitare il percorso museale, ideato dal Fai (Fondo Ambiente Italiano).

L’artista, scrittore, attore e regista Bob Wilson, che all’inaugurazione della mostra aveva già aggiunto alla collezione di opere la piccola casa in larice “A House for Giuseppe Panza”, omaggio al padrone, collocata nel parco, ha concesso tempo fa un ulteriore regalo: un’opera site specific, illustrante la favola di Calvino dedicata alla volpe e al lupo. È proprio questa la più recente novità dell’intero percorso della villa. Che si potrà ammirare, accanto ai suggestivi Video Portraits, impersonati da Lady Gaga, ancora qui fino a marzo, già presentati anche al Louvre e ispirati fedelmente a Ingres, Louis David e Andrea Solari.  
Il recente successo di pubblico per la mostra di Wilson, sottolineato anche da Marco Magnifico, vicedirettore esecutivo Fai, che da sempre tiene particolarmente alla proprietà di Biumo, ha suscitato l’entusiasmo dei varesini già affezionati alla villa e di tutti coloro che tengono all’immagine del museo quale punto d’eccellenza artistica, rinomato in campo internazionale. 

Ma la novità, che ancora più scalda i cuori, è venuta all’attenzione di tutti in occasione della recente, raffinata mostra “Amori di Isella, Arte Letteratura Milano Varese”, realizzata nello spazio delle carrozze della villa: un primo, seppur contenuto, omaggio al filologo varesino Dante Isella, allievo di Contini, a dieci anni dalla morte. Nel corso della presentazione sono state rievocate tante care figure di varesini illustri - quali Chiara, Guttuso, Tavernari - uomini di spicco della cultura, non solo locale, che col notaio Bepi Bortoluzzi, presente all’inaugurazione, avevano veleggiato insieme nell’avventura del Portico e delle grandi mostre di scultura allestite nei giardini di Villa Mirabello, iniziativa che chissà mai un giorno qualcuno abbia voglia di replicare (il nostro è sempre stato, e continua ad essere, un territorio di picasass, e di diffusa e grande scultura).  

La rassegna, realizzata a tempo di record da Anna Bernardini e da Giovanni Agosti, spronati e sorretti dall’entusiasmo per il personaggio - e che ha fornito l’occasione per osservare opere secentesche del Cerano, di Morazzone, di Guadenzio Ferrari, collezionate dallo stesso Isella - ha visto la collaborazione congiunta del Fai e del Comune di Varese. Nel nome dello studioso varesino si è dunque rafforzata quella fondamentale liaison tra Villa Panza e la Città, già avviata in occasione della settimana dedicata in settembre a Nature Urbane: non è un caso che il racconto del Barone rampante, iniziatosi nel felice scenario del parco di Biumo, fosse stato concluso dalla viva voce di Gioele Dix, in una magica serata conclusasi ai Giardini Estensi. 

L’artista, scrittore, attore e regista Bob Wilson ha concesso un ulteriore regalo: un’opera site specific, illustrante la favola di Calvino dedicata alla volpe e al lupo. È proprio questa la più recente novità dell’intero percorso della villa di Biumo

Questa volta si è invece riportato in auge un nome, accanto ad altri nomi importanti - e un mondo - del quale non si parlava più da anni. Bello che tale concreto “azzardo” di memoria sia partito da un luogo di arte contemporanea, amatissimo da molti, ma poco frequentato da altri che, a torto, ritengono di non riuscire a condividere un’arte che sembra a volte lontana e difficile da capire, per di più inserita in un circuito collezionistico, quello del Guggenheim, che dall’Italia porta fino in America. 
Soprattutto si sono aperte nuove intese tra la municipalità, il Fai e il maggior luogo d’eccellenza artistica e culturale del nostro territorio. La strada verso il colle biumense sembra insomma meno erta, e il sogno del conte collezionista, scopritore di talenti americani - portare la sua arte a sempre più visitatori - si sta concretizzando in pieno, a dimostrazione che nei sogni bisogna sempre credere. 

Varesefocus fin dal 2000, anno della sua nascita - ma anche dell’apertura della villa al pubblico - ne ha seguito passo passo la bella avventura. Ci sia dunque consentito un particolare entusiasmo, dovuto al cammino percorso insieme, oltre che al godimento del senso di pace e armonia che dalle sale s’irradia nel cuore di chi la visita. Ora che anche i varesini se ne sentono partecipi, e possono figurarsi nuovi progetti e nuove intese tra Villa Panza e Palazzo Estense, il pensiero corre a un’importante realtà culturale del nostro territorio, appena fuori porta. Parliamo del MA*GA, luogo dell’anima per chi ama l’arte contemporanea, e altra punta di eccellenza, con una splendida mostra di inediti di Kerouac in corso che guarda, anche qui, all’America. 

L’America di Kerouac, dello scrittore ma soprattutto dell’artista, quello che Jack avrebbe voluto essere e di cui raccontiamo sempre da queste pagine. Tutto questo a significare che il percorso dell’arte e della cultura può, e deve essere, infinito incontro e abbraccio verso il sogno di qualcuno che per primo l’ha inseguito. 



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