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A Venegono Superiore è nata “Una biblioteca da paura”, un progetto voluto dalla Cooperativa Totem in collaborazione con l’ente librario cittadino per valorizzare il Fondo Sclavi.

Nel 1986 nelle edicole italiane usciva il primo numero di quello che sarebbe diventato un vero e proprio fenomeno di costume, nel panorama horror e non solo. Dylan Dog faceva così il suo ingresso nell’universo fumettistico italiano, di cui sarebbe diventato, di lì a pochi anni, uno dei principali protagonisti. Rendendo fama e gloria al suo inventore, lo scrittore e fumettista pavese Tiziano Sclavi. 

Ma a che punto di questa storia fa il suo ingresso la piccola biblioteca comunale di un paese della provincia varesina? Era il 2002 e il papà di Dylan Dog in persona donava all’ente librario di Venegono Superiore oltre 6.500 volumi (una piccola parte della sua immensa collezione privata), creando per l’appunto il Fondo Sclavi. Una vera e propria biblioteca nella biblioteca, dedicata al cinema e ovviamente al fumetto. Comprendente una rara collezione di testi degli anni ‘70 in lingua inglese, per non parlare poi di albi introvabili, a tiratura limitata oppure autografati da grandi personaggi dello spettacolo. 

Ma quando, di preciso, il fumetto ha preso casa nella provincia di Varese? Tre anni fa la Cooperativa Totem, realtà varesina che si occupa di iniziative di partecipazione culturale, si è aggiudicata il bando di Fondazione Cariplo per la valorizzazione di un ente librario, scegliendo di sviluppare il Fondo Sclavi della biblioteca di Venegono Superiore. È nato così il progetto “Una biblioteca da paura”, che ha preso il via a settembre 2015 e si concluderà a dicembre 2017. Obiettivo: la creazione di un Festival per il Fondo Sclavi, un’iniziativa di ampio richiamo che offra la giusta visibilità al patrimonio donato dall’inventore dell’indagatore dell’incubo e la costruzione di un gruppo di lavoro sinergico che prenda in carico la valorizzazione del Fondo.
“A gennaio 2017, in occasione dei 30 anni di Dylan Dog, abbiamo realizzato una giornata con disegnatori e sceneggiatori alla presenza di Tiziano Sclavi – spiega Massimo Lazzaroni, che insieme a Lucia Agostinelli si occupa di coordinare per Totem le attività del progetto ‘Una biblioteca da paura’ –.

Comprende una vera e propria collezione di testi sul cinema e sul mondo del fumetto... “terribilmente” rari e introvabili 

A luglio è andato in scena il Fondo Sclavi Festival, tre giorni dedicati alla cultura dell’orrore con concerti, workshop e proiezioni. Una serie di eventi che ha attirato a Venegono Superiore tanti appassionati da Varese, Milano e dalla vicina Svizzera. Inoltre le associazioni cittadine hanno realizzato un ‘Carnevale da paura’ con tanto di sfilata di carri a tema, caccia al tesoro e biciclettata”.

Ma l’evento clou è stato l’inaugurazione, avvenuta lo scorso 9 settembre, della rinnovata “Biblioteca da paura” di Venegono. “La banda del paese ha suonato per noi, c’è stato il taglio del nastro, un grande rinfresco, porte aperte per visitare i locali rinnovati”, racconta entusiasta la Bibliotecaria Roberta Lucato mentre ci scorta (è proprio il caso di dirlo) in una visita guidata al soppalco interamente adibito al Fondo Sclavi, chiuso e completo, realizzato appositamente per valorizzare la donazione del concittadino fumettista, che da qualche anno ha deciso di prendere casa a Venegono Superiore. “Abbiamo allargato gli spazi ed ottimizzando quelli già esistenti, spostando e ricollocando qualcosa come 56mila volumi”, prosegue Lucato nel racconto della metamorfosi che ha portato una “semplice” biblioteca di provincia a diventare luogo di ritrovo per gli appassionati e i collezionisti di tutta Italia. 

“Abbiamo scelto di puntare sulla cultura, destinando 80mila euro alla ristrutturazione della biblioteca, fiore all’occhiello e punto di riferimento per i paesi limitrofi e a livello regionale per il settore cinema/fumetti”, precisa il sindaco Ambrogio Crespi. D’altra parte non è da tutti poter vantare un repertorio di volumi che spaziano dall’occultissimo, passando per l’enigmistica e approdando alla psicologia, legato ad un personaggio vivente di cui documenta gli interessi, la cultura e la crescita letteraria. “Gli amanti del fumetto e i fan di Tiziano Sclavi vengono qui nella nostra biblioteca, anche da molto lontano e trascorrono pomeriggi interi in contemplazione. Sfogliano e leggono i libri del Fondo oppure semplicemente li ammirano, anche solo per il fatto che sono appartenuti a Sclavi”, racconta la bibliotecaria.

E se la fama del papà di Dylan Dog lo precede e attira orde di fumettofili da tutto lo Stivale, anche le donazioni librarie risentono positivamente di questo influsso, potremmo quasi dire magico.“Molti libri provenienti da altre biblioteche vengono destinati proprio a Venegono, perché sanno che qui si ritrovano gli appassionati e i volumi vengono richiesti ben al di fuori della provincia di Varese”, conclude Roberta Lucato. 
Insomma, come direbbe il buon “vecchio” Dylan Dog: “Giuda ballerino che collezione”. Da paura! 



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