“Il percorso per un'evoluzione di successo si affronta in 7 step: mappare la propria strategia 4.0, creare progetti pilota per iniziare, definire azioni e skill necessarie, diventare virtuosi nei data analitics, trasformarsi in un'impresa digitale, pianificare l'intero ecosistema.” Luca Cremona, Assistant Professor of Information Systems di LabID della LIUC – Università Cattaneo introduce così il tema della trasformazione digitale per le imprese. A monte, però, una certezza che deve essere premessa per ogni realtà industriale ma non solo: è necessario comprendere bene da dove si parte. Conoscere il contesto dunque per strutturare un progetto che non può essere uguale per tutti ma va mirato non solo sugli obiettivi strategici dell'azienda e i desiderata, ma soprattutto sulla fattibilità anche economica per evitare di introdurre tecnologie avanzate ma assolutamente inutili.

Sartorie Digitali è un nuovo programma formativo ideato da Copying e Cepar, insieme a LIUC e SPI

“Perché il vantaggio acquisito con la digitalizzazione possa essere competitivo - spiega Cremona - è necessario che sia sostenibile.” Un percorso personalizzato dunque. Come un vestito su misura. La digitalizzazione, infatti, è faccenda sartoriale: ne sono ben convinti gli esperti di Copying e Cepar Digital Agency che, insieme alla LIUC e a SPI – Sevizi & Promozioni Industriali Srl, hanno pensato di chiamare proprio Sartorie digitali il loro programma formativo. Si inserisce all'interno di questo programma, il workshop gratuito “Digital Transformation: modelli e tecnologie abilitanti per la gestione dei processi”, un viaggio alla scoperta dell'Internet of Things condotto da Cremona che ha raccontato l'approccio concreto e collaudato dell'Università, supportato da esperienze progettuali prestigiose con Tenaris Dalmine e Bulgari.

Entro il 2020 si stima che le aziende europee investiranno 140 miliardi di applicazioni industriali Internet based

Dall'Rfid agli oculos, passando per realtà aumentata e Google Glass e tenendo conto di big ata e geolocalizzazione: solo alcuni, affascinanti, esempi di come possano cambiare la progettazione e la produzione di un oggetto, il modo di lavorare e la narrazione di un prodotto e dell'impresa stessa. Le possibilità per un'impresa derivanti da nuove tecnologie, più o meno note, più o meno nuove, sono infinite. “Tenuto conto, però -  spiega bene il professore - che la società è più veloce dell'impresa. Questa, tuttavia, deve stare sul pezzo perché il mondo cambia e in fretta: entro il 2020 si stima che le aziende europee investiranno 140 miliardi di applicazioni industriali Internet based e oltre l'80 % avrà digitalizzato la propria valued chain con un aumento di efficienza del 18% e per il settore 110 miliardi extra annui generati.”

 

Per saperne di più:

https://www.sartoriedigitali.it

 



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