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Sono oltre 7 milioni le confezioni di Enterogermina che ogni anno vengono vendute in Italia a 6 milioni di persone. Un dato, quello nazionale, ormai costante negli anni, ma in forte crescita sui mercati esteri, dove nell’ultimo quinquennio si sono registrati balzi avanti a doppia cifra percentuale: tra il 13 e il 15%. Con un’espansione concentrata soprattutto in America Latina, Africa, Estremo Oriente. “Quelle in produzione in questo momento, per esempio, sono destinate al Vietnam”.

Con un investimento superiore ai 5 milioni di euro la multinazionale francese Sanofi inaugura negli stabilimenti di Origgio una nuova linea produttiva dedicata al famoso farmaco. Obiettivo: sostenere la forte crescita dell’export

Roberto Di Domenico, direttore dello stabilimento Sanofi di Origgio indica i flaconcini che una linea produttiva sta sfornando. Sì perché forse non tutti sanno che l’Enterogermina venduta in tutto il mondo viene prodotta proprio qui: in provincia di Varese. Parliamo di 350 milioni di flaconi all’anno per un valore di 160 milioni di euro, di cui il 40% destinato al mercato italiano e il 60% oltre confine. Ma quella che è già una notizia per la parte di opinione pubblica locale che fino ad oggi ignorava il fatto di poter vantare sul territorio la produzione di uno dei farmaci più diffusi nella cura quotidiana, non è l’unica chicca che Sanofi può offrire per la rubrica “forse non sapevi che…” Anzi, proprio sul fronte Enterogermina, la multinazionale francese raddoppia. Quei flaconi che Di Domenico ci spiega essere destinati al Vietnam sono realizzati da una linea produttiva nuova di pacca e appena inaugurata. Un investimento superiore ai 5 milioni di euro. Per la serie: ecco l’industria che riesce ad andare controcorrente rispetto alla crisi.

“Siamo orgogliosi - dichiara Di Domenico - del valore che Sanofi, anche attraverso il sito di Origgio, porta al nostro territorio. Il nostro stabilimento, fondato nel 1971, negli ultimi anni ha ricevuto importanti investimenti contribuendo in maniera decisiva allo sviluppo dell’economia locale. Oggi siamo un polo di eccellenza specializzato nella produzione di Enterogermina che da qui raggiunge tutto il mondo”.

Nel 2015 l’inaugurazione di un nuovo trigeneratore, nel 2016, appunto, l’avvio di una nuova linea di produzione: per Sanofi, presente in Italia con 6 siti produttivi, quella nel Varesotto sta diventando una presenza sempre più strategica. Di cui la società ha voluto misurare anche l’impatto a beneficio di tutta l’economia locale. Dati alla mano, certificati da Kpmg, il sito di Origgio genera direttamente un Pil pari a 34 milioni di euro, a cui bisogna aggiungere 3 milioni che prendono vita grazie all’attivazione della catena di fornitura e ad altri 3 milioni derivanti dagli stimoli dei consumi. In pratica tra impatto diretto, indiretto e indotto la presenza di Sanofi nella zona del saronnese comporta un Pil annuo di 40 milioni di euro e un valore della produzione totale di 57 milioni. Un patrimonio anche in termini occupazionali. Gli stabilimenti dell’impresa farmaceutica, infatti, non danno lavoro solo ai 151 addetti impiegati. Nel conteggio bisogna, infatti, prendere nota delle 40 persone occupate nella catena di fornitura e delle 39 che hanno un lavoro grazie ai consumi stimolati dall’attività industriale. In totale, dunque, 230 posti di lavoro che si traducono in un reddito distribuito direttamente alle famiglie di 10 milioni di euro e di 3 milioni per quanto riguarda il reddito creato con l’indotto. Totale 13 milioni di euro.

Ogni anno in Italia vengono vendute 7 milioni di confezioni di Enterogermina che finiscono nelle case di 6 milioni di pazienti

Ecco quanto vale la presenza sul territorio di un’azienda come Sanofi. Con benefici anche per le casse dell’erario. Locale e non. Anche qui i calcoli sono spacchettati in contributo fiscale pagato direttamente da Sanofi (che è pari a 15 milioni di euro), in tasse pagate dalla rete di fornitura (ossia 1 milione di euro) e imposte derivanti dallo stimolo dei consumi (che ammontano ad un altro milione). Il totale anche qui non è di poco conto: 12 milioni. Se il concetto non fosse chiaro ci pensa un’altra tabella a spiegare quale sia l’effetto moltiplicatore delle attività produttive di un’azienda farmaceutica come Sanofi. Per ogni euro che paga di tasse il sito di Origgio, attiva ulteriori entrate fiscali di 7 centesimi per la catena di fornitura e di altri 7 centesimi grazie ai consumi generati.

 

Che cos’è l’Eneterogermina

L’Enterogermina si usa per prevenire e curare i sintomi legati all’alterazione della flora intestinale. Viene inoltre somministrata per lenire i disturbi, sempre intestinali, derivanti dall’assunzione di antibiotici e medicinali chemioterapici.

 

L’industria farmaceutica in Italia

Sono circa 200 le aziende in Italia che producono farmaci e vaccini. Altre 100 quelle che realizzano principi attivi. È questa la consistenza del settore farmaceutico nel nostro Paese. Una realtà manifatturiera che dà lavoro a 63.500 addetti. Un numero assoluto non indifferente, ma che assume connotati di importanza ancora maggiori se si pensa che il dato è cresciuto di 1.200 unità rispetto ai livelli del 2013. Il tutto per un valore della produzione di 30 miliardi di euro all’anno. Il che pone l’Italia al secondo posto nella classifica dei produttori europei, dietro alla sola Germania, ma una spanna avanti a Francia, Gran Bretagna e Spagna. A trainare queste performance industriali e occupazionali è soprattutto l’export che rappresenta il 72% della produzione del settore.

Ma a fare del farmaceutico uno degli asset più strategici dell’economia italiana è anche l’importanza degli investimenti generati dalle aziende del comparto che sono pari a 2,6 miliardi l’anno. Di questi 1,4 miliardi sono destinata alla ricerca e allo sviluppo, mentre gli altri 1,2 miliardi in macchinari, come testimonia il recente investimento di Sanofi.

Un made in Italy, quello farmaceutico, che, inoltre, attrae sempre di più gli investimenti esteri. È, infatti, del 60% la quota di aziende in mano a multinazionali straniere.

 



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