Per arrivare a una meta sappiamo esserci tante strade, quello che cambia è il tempo che ci si impiega per raggiungerla. Strada a lento percorrimento o autostrada? Corsia di marcia o di sorpasso? è chiaramente una metafora, ma che ben si adatta anche alla scelta del percorso da intraprendere dopo il diploma. 

Potrebbe essere ribattezzata come la “terza via” della fase post diploma. Quella da percorrere in alternativa all’Università o alla ricerca di un’occupazione. È quella rappresentata dagli ITS, i corsi di Istruzione Tecnica Superiore

I percorsi di Istruzione Tecnica Superiore (cosiddetti ITS) rappresentano certamente una delle corsie preferenziali  per entrare nel mondo del lavoro. La formazione erogata in tali corsi post diploma permette l’acquisizione di competenze tecniche e tecnologiche strategiche richieste dalle imprese. Ed è proprio dall’esigenza espressa dal mondo aziendale che nascono gli ITS. 
I primi sono stati avviati nel 2011 attraverso la costituzione di Fondazioni di partecipazione che comprendono scuole, enti di formazione, imprese, università e enti locali. Un segmento di formazione terziaria non universitaria che rappresenta una novità nel panorama formativo nazionale. Gli ITS operano in sei aree tecnologiche, espressione di una formazione in sinergia con le aspirazioni dei ragazzi e con le esigenze produttive nazionali: efficienza energetica, mobilità sostenibile, nuove tecnologie della vita, nuove soluzioni per il Made in Italy, tecnologie innovative per i beni e le attività culturali - turismo e infine tecnologie dell’informazione e della comunicazione.

Il 79,1% degli studenti che frequenta gli Its trova impiego entro un anno

In Italia ci sono 93 ITS, la Lombardia detiene il primato con ben 18 fondazioni ed è una delle tre regioni, insieme ad Emilia Romagna e Piemonte ad avere almeno una Fondazione per ognuna delle sei aree tecnologiche. Dal 2011, anno di avvio dei percorsi ITS, sono stati attivati 705 corsi per un numero totale di iscritti che supera quota 16.000. Dati che dicono poco se non accompagnati da una chiave di lettura che evidenzia un continuo trend di crescita: nel 2011 gli iscritti erano 1.492, nel 2016 più di 4.000. Un numero certamente limitato, soprattutto se paragonato ai circa 270mila immatricolati all’Università, dovuto probabilmente a una scarsa conoscenza di tali percorsi, che rappresentano però una vera e propria nicchia eccellente di formazione.

Dal 2011, anno di avvio dei percorsi ITS, sono stati attivati 705 corsi per un numero totale di iscritti che supera quota 16.000

Le ragioni sono da ricercare soprattutto nei punti di forza, un costante incremento degli iscritti e un tasso molto basso di abbandono del percorso. Ad aumentare non sono stati solo i frequentanti ma anche le imprese che hanno ospitato in tirocinio e che hanno partecipato nel partenariato delle Fondazioni. Basti pensare che su 2.031 soggetti partner delle Fondazioni, 769 sono imprese e/o associazioni di imprese, questo a testimonianza di una massiccia presenza aziendale nella progettazione e gestione di tali percorsi.

Il trend in crescita è confermato anche da un monitoraggio che l’Istituto Nazionale Documentazione Innovazione Ricerca Educativa (INDIRE) ha effettuato nel corso del 2017 su 2.374 studenti iscritti ai percorsi ITS. Il 79,1% degli studenti ha trovato un lavoro entro un anno dalla fine del percorso, evidenziando un aspetto molto importante, il sistema ITS è quello con il più alto indice di occupazione a dodici mesi.
è spontaneo chiedersi chi può frequentare questi corsi? Sebbene sia importante  precisare che la provenienza degli iscritti evidenzi una prevalenza di diplomati tecnici, i percorsi sono accessibili anche a coloro che hanno conseguito un diploma liceale e ai laureati che intendono specializzarsi su temi ben specifici.

Per la coordinatrice della IX Commissione della Conferenza Stato-Regioni Cristina Grieco “la sfida del futuro è far crescere quantitativamente gli ITS, potenziando anche l’aspetto comunicativo e di promozione di questi percorsi, mantenendo la qualità. Sicuramente il dato più importante è l’ottima performance in termini di occupazione e di posizionamento coerente con il titolo di studio”.

E di coerenza parla anche il vice presidente di Confindustria con delega al Capitale Umano, Giovanni Brugnoli: “Sotto la spinta di Industria 4.0, la manifattura sta cambiando velocemente e c’è necessità di collaboratori in linea con i mutamenti in atto, nel disegnare l’offerta didattica non possiamo più permetterci una formazione slegata dalle reali necessità del mondo produttivo. I percorsi di Istruzione Tecnica sono, oggi, l’unico canale di formazione terziaria altamente professionalizzante e i profili che escono da queste super scuole sono coerenti alle richieste delle aziende”.

Una sfida aperta dunque quella degli ITS, una sfida che Varesefocus vuole raccontare attraverso un viaggio (per usare sempre una metafora) nei cinque percorsi di istruzione tecnica superiore presenti nella provincia di Varese. Un itinerario a tappe in cui in ogni numero racconteremo nel dettaglio le caratteristiche, gli attori e gli scenari che questi percorsi aprono sul territorio varesino e oltre.  

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I percorsi in provincia di Varese

ITS RED

  • Tecnico Superiore per il Risparmio Energetico nell’Edilizia sostenibile - Gestione Integrata del cantiere  (Sede corso: Varese)

ITS COSMO

  • Fashion Textile Coordinator - Tecnico Superiore di processo e prodotto per il disegno e la progettazione di articoli tessili-abbigliamento-moda (Sede corso: Como)
  • Tecnico superiore per il Coordinamento dei processi di progettazione, comunicazione e marketing del prodotto moda-calzatura e pelletteria (Sede corso: Milano)

ITS LOMBARDO MOBILITÀ SOSTENIBILE

  • Tecnico superiore in Supply Chain & Operations Management (Sede corso: Case Nuove di Somma Lombardo)
  • Tecnico superiore per la Manutenzione degli Aeromobili Cat. B1.1 EASA PARTE 66 (Sede corso: Case Nuove di Somma Lombardo)

ITS INCOM

  • Tecnico superiore per i metodi e le tecnologie per lo sviluppo di sistemi software (Sede corso: Busto Arsizio)

ITS LOMBARDIA MECCATRONICA

  • Automazione e sistemi meccatronici industriali (Sede corso: Milano-Sesto San Giovanni e Bergamo)
  • Automazione e sistemi meccatronici autoferrotranviari (Sede corso: Milano-Sesto San Giovanni)


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