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Il Bilancio di Sostenibilità è il risultato di un processo di rendicontazione pubblicato da un'organizzazione per rendere consapevoli i suoi stakeholder degli impatti che l'azienda genera sul piano economico, ambientale e sociale. Ma, in parole povere, cosa significa essere sostenibili nel quotidiano e come può esserlo un’azienda che produce birra? “La sostenibilità è il cuore del nostro business – spiega Alberto Frausin, Amministratore Delegato di Carlsberg Italia alla presentazione del Bilancio di Sostenibilità 2015 –. Significa sostenibilità nei confronti del territorio, dei consumatori, quindi creare prodotti di grande qualità con bassi impatti sull’ambiente e con responsabilità nei confronti dei nostri dipendenti”. Per il Gruppo Carlsberg, attualmente terzo produttore italiano di birra, che opera nel Varesotto con la sua presenza negli storici stabilimenti liberty di Induno Olona, il 2015 è stato segnato da grandi numeri, tante soddisfazioni ed un costante lavoro di miglioramento. Il brand Birrificio Angelo Poretti, tornato ad Expo dopo 134 anni, è stato scelto per rappresentare l’eccellenza birraria nostrana al Padiglione Italia, totalizzando più di 1 milione di visitatori totali e 35 mila birre spillate.

Nel corso di tutto il 2015 Carlsberg Italia ha contribuito alla non immissione nell’ambiente di una quantità di CO2 equivalente a 1.200 campi da calcio

Un ottimo risultato per l’azienda, ma una buona notizia anche per l’ambiente. Le birre Poretti sono state spillate ad Expo col metodo innovativo DraughtMaster™, brevettato dal gruppo Carlsberg. Cosa ha significato questo in termini di politica green? Un “risparmio” equivalente a 25 mila kg di CO2 non immessa nell’ambiente. “Prima il prodotto alla spina girava in fusti che pesavano 10 kg – chiarisce Frausin –, oggi noi invece ci spostiamo con un fusto in PET che pesa 200 grammi. Il che ha un grande impatto sui trasporti di minore immissione di CO2 nell’atmosfera, oltre al fatto che il fusto in PET è riciclabile, il tutto nell’ottica di un’economia circolare”. I 25 mila kg di anidride carbonica risparmiati durante l’Esposizione Universale, sono stati poi “riconvertiti” in 1.150 alberi (calcolati secondo la formula certificata 3 fusti = 1 albero), piantumati in Lombardia. Ma nel corso di tutto il 2015, Expo a parte, Carlsberg Italia ha contribuito alla non immissione nell’ambiente di 9 milioni di kg di CO2, equivalenti a 500 piazze Duomo di Milano e ben 1.200 campi da calcio.

Per il quarto anno consecutivo Carlsberg Italia ha visto aumentare la produzione di birra: +8%

E ancora: per il quarto anno consecutivo Carlsberg Italia ha visto aumentare la produzione di birra (+20% rispetto al 2011 e +8% rispetto al 2014), l’impatto ambientale è migliorato, grazie al recupero del 100% dei rifiuti prodotti e al risparmio energetico (-13% di energia termica e -2% di elettrica rispetto al 2014 per 1 hl di birra prodotto). Dallo slogan “SustainaBEERity” si è passati poi a “ResponsiBEERity”: “Lo spostamento da sostenibilità a responsabilità nasce dal fatto che, nella cultura aziendale, non vorrei che la sostenibilità venisse percepita come una cosa che riguardi solamente un gruppo di poche persone”, commenta l’Amministratore Delegato di Carlsberg Italia. “Ognuno di noi è responsabile di dare un contributo sui temi della sostenibilità. Questo è il salto di qualità che vede coinvolti tutti i dipendenti, insieme a tutti i nostri partner”.



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